FountainPen.it Forum

Salve a tutti,
da un po' di tempo a questa parte sono attanagliato da un dubbio che vi riporto.

Utilizzo principalmente tre inchiostri (sia a casa che a lavoro): blu nuit per redazione e compilazione di documenti formali, verde brillante per segnare gli appuntamenti in agenda, affinché balzino prontamente all'occhio(lierre sauvage) e...un inchiostro un po' piu estroso, con il quale carico la penna da taschino che porto sempre con me, incluse le trasferte di lavoro (montblanc Mozart).

Su quest'ultima ho per lungo tempo utilizzato il poussiere de lune di Herbin, colore che mi piace tanto e che trovo di grande personalità.

Per variare, però, qualche tempo fa l'ho sostituito con il vert Empire, colore molto piu sobrio e discreto, che trovo comunque molto elegante e mi piace parecchio.

Arrivo al punto: siccome mi capita di usare la mozart anche per compilazioni e appunti, mi interrogavo su due aspetti.

Quale secondo voi può considerarsi un colore più riposante, ai fini della lettura, dato che spesso mi trovo a dover lasciare degli scritti anche per altre persone? Sono piu confortevoli per gli occhi i colori chiari o quelli scuri?

Infine, sovente mi è capitato di avere appresso solo la mozart con il poussiere e di indugiare davanti alla compilazione di un modulo o l'apposizione della firma su alcuni documenti, per timore di poter essere redarguito visto il colore troppo estroso.

Il vert empire, invece, lo trovo molto piu discreto e- ad una prima occhiata - può sembrare persino un nero slavato.

Vi siete mai posti un problema simile?

frontista ha scritto: ↑martedì 5 marzo 2019, 13:50 Quale secondo voi può considerarsi un colore più riposante, ai fini della lettura, dato che spesso mi trovo a dover lasciare degli scritti anche per altre persone? Sono piu confortevoli per gli occhi i colori chiari o quelli scuri?

Una volta si riteneva che il verde fosse il colore più riposante, cioè quello più facile da mettere a fuoco, poiché è il colore centrale nello spettro del visibile. Infatti i monitor monocromatici di quando eravamo giovani, avevano i fosfori verdi.

Grazie mille per la risposta!

Un tempo si riteneva... ora non più?

Il Vert Empire, secondo me. Non so se la cosa abbia fondamento scientifico, ma dicono che il verde riposi gli occhi...

siccome per lavoro mi relaziono con clienti, la mia preoccupazione è se possa essere percepito come apatico o smorto.

Tendenzialmente utilizzo il blu, ma spesso mi capita di incontrarli non nel mio ufficio, per cui mi trovo ad utilizzare l'inchiostro colorato

Per cui avevo anche il timore che questo verde dal sapore vintage e anticato, seppur molto bello, potesse essere mal percepito.


Lo so, sono pazzo.

Il verde è un colore normalmente utilizzato per far risaltare lo scritto ma è considerato anche riposante.

Di Palmiro Togliatti (non sto parlando di politica ma di persone) si diceva che lo usava (però in contesti informali) perchè aveva problemi di vista.

Io lo uso per i miei appunti ma non disdegno di usarlo anche in contesti formali (anche io ho problemi di vista).

Prova a dover firmare una cinquantina di documenti e a dover controllare e velocemente che tutti siano stati firmati: con il verde il controllo è più celere.

Insomma il verde è mooolto snob.

Io uso Pelikan Edelstein Aventurine e ne sono soddisfatto.

Cordialità

Grazie per il tuo contributo.

Ero al corrente dell'abitudine (peraltro necessitata!) gramsciana.

Quanto all'evidenza garantita dal verde, però, va detto che comunque il vert empire di Herbin è molto tenue, per cui non si ha l'effetto evidenziatore che si potrebbe avere invece con un qualsiasi altro "brilliant green".

Di stilografiche ne capisco poco purtroppo, ma per i colori ho un certo interesse.
Il verde è il colore centrale dello spettro per cui l'occhio umano è sensibile, perciò è anche il colore per la quale il nostro occhio ha una maggiore sensibilità.
Nei vecchi monitor i fosfori erano ciano, verde o ambra. Ho vissuto quell'epoca. Probabilmente i migliori e i più diffusi erano quelli con i fosfori verdi. C'è però da dire che il carattere era verde su sfondo nero, ora con la carta la situazione è differente. Ricordo che i primi computer paper-white che uscirono avevano i font neri.
Anche i libri oltre agli e-libri (o e-book) puntano sul contrasto bianco nero.
Ho fatto qualche prova, scrivendo in rosso, verde, blu, viola (con il poussiere de lune), bordeaux e nero. A mio giudizio il colore meno affaticante alla lunga è il nero con un tratto non troppo spesso. Sarà un colore banale, ma mi sembra che la natura dica questo.

C'è un colore che non affatica la vista ed è il rosso, proprio perchè il nostro occhio è meno sensibile a quella parte dello spettro.
Tutte le luci delle persone che lavorano al buio e hanno bisogno solo di una illuminazione minima sono di colore rosso, per non infastidire l'occhio.
Negli osservatori astronomici per esempio, le luci sono rosse, lo stesso per i sommergibili.
Questo se consideriamo la cosa solo da un aspetto della vista e dell'occhio, quindi se lo valutiamo ai fini "riposanti" tutte le tinte che tendono al rosso dovrebbero infastidire meno.
Può sembrare paradossale ma seguo la tua richiesta su che colore può essere più riposante per la vista.
Certo che leggere, in rosso...

Io sono per le tinte rosse. Il mio occhio reagisce meglio alle tonalità rosse. Al secondo posto i blu. Seguono i Viola. Colori che evito : nero, grigio e tonalità chiare/pastello. I Verdi mi danno ai nervi dopo poco tempo e mi affaticano la lettura.

I miei preferiti:

MB Winter Glow
MB encre du desert
NOODLER’S Black Swan in Australian Roses
Herbin Poussiére de lune

Sono un amante del Poussiere De Lune, è stato il mio primo Herbin. Lo adoro su penne vintage di razza, come la 146 in Celluloloide anni '50, i verdi non li preferisco, potrei considerare in futuro un verde/nero, ma non potrei mai immaginare di leggere una pagina scritta in verde, mi darebbe sui nervi!

Alla fine sono tornato anche io al poussiere de lune. C'è poco da fare, quella sua intensità piena lo rende - ai miei occhi - molto piu appagante.


Il vert empire è molto bello ma, a seconda dei fogli usati, rischia di impallidire troppo.

francoiacc ha scritto: ↑giovedì 7 marzo 2019, 22:02 Sono un amante del Poussiere De Lune, è stato il mio primo Herbin. Lo adoro su penne vintage di razza, come la 146 in Celluloloide anni '50, i verdi non li preferisco, potrei considerare in futuro un verde/nero, ma non potrei mai immaginare di leggere una pagina scritta in verde, mi darebbe sui nervi!

Allora devi provare l'Olivine di Pelikan e il Verdgris di RK. Due soluzioni differenti ma di gusto:-)

zoniale ha scritto: ↑martedì 5 marzo 2019, 14:08

frontista ha scritto: ↑martedì 5 marzo 2019, 13:50 Quale secondo voi può considerarsi un colore più riposante, ai fini della lettura, dato che spesso mi trovo a dover lasciare degli scritti anche per altre persone? Sono piu confortevoli per gli occhi i colori chiari o quelli scuri?

Una volta si riteneva che il verde fosse il colore più riposante, cioè quello più facile da mettere a fuoco, poiché è il colore centrale nello spettro del visibile. Infatti i monitor monocromatici di quando eravamo giovani, avevano i fosfori verdi.

E' vero ma avevano sfondo nero.
Credo che un certo contrasto con la carta bianca sia necessario, per garantire leggibilità. IMHO

Questi giorni ho sperimentato un po' e per me, alla fine vince il Bordeaux! (io ho il MB) Nel senso che è il colore che garantisce a mio avviso un maggior confort, seguito dalla Polvere di Luna.
Perciò probabilmente la tonalità verde era ottima su sfondo nero, mentre la tonalità rossa vince su sfondo bianco.
Anche statisticamente, nonostante abbia caricate le penne con il blu (Lamy), verde (Diamine), nero (Aurora), alla fine vado ad usare più frequentemente i due citati e lo Scarlatto (Diamine) quando mi serve del brio.