Questa è la premessa per spiegare che, per me, la parola FURORE era, nell'ordine: un sentimento violento, un libro di Steinbeck, e ultimamente anche una penna di Leonardo Officina Italiana.
Tra l'altro, una penna gentile, dalle forme regolari e di misura media, in vari colori: insomma, niente che mi suggerisse una sensazione così negativa e forte da chiamarla Furore.
Poi, ho avuto l'illuminazione.


Vi rimando al mio blog per continuare
http://blog.giardino.it/2019/02/il-mist ... a-un-nome/