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Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 10:30
da maxpop 55
Anche se si è subito portati a pensare al gioco, in questo caso si tratta di una stilografica.
Purtroppo le uniche notizie che sono riuscito a reperire è che la "Domino" fosse solo un distributore e che questi modelli in stile "Duofold flat top" vennero prodotti dai tardi anni '20 in belle celluloidi colorate .
Il modello in mio possesso che voglio condividere ha queste misure:

Chiusa con cappuccio è 13 cm.
Aperta con cappuccio calzato posteriormente 15,5 cm.
Il cappuccio misura 5,5 cm.
Aperta senza cappuccio 12,5 cm
Il fusto ha un diametro di 1,3 cm
Il cappuccio ha un diametro di 1,5 cm.

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 10:36
da LucaC
Ciao, queste celluloidi verdi sono veramente belle, l' hai trovata con quel pennino?

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 10:50
da maxpop 55
LucaC ha scritto: lunedì 25 febbraio 2019, 10:36 Ciao, queste celluloidi verdi sono veramente belle, l' hai trovata con quel pennino?
Si, penso anch'io che sia un bel colore di celluloide, per quel che riguarda il pennino, no, è un pennino Duchessa che avevo.

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 12:09
da rolex hunter
Max, mi aggiungo al coro: magnifico colore e, globalmente, bella penna :thumbup:

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 13:03
da Placo
Grazie Max! Ogni volta proponi contenuti interessanti e particolari! :clap:

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 17:02
da maxpop 55
Ringrazio tutti, anche essendo un marchio minore è una bella penna con una bella celluloide, chissa' chi le produceva.

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 17:26
da piccardi
maxpop 55 ha scritto: lunedì 25 febbraio 2019, 17:02 Ringrazio tutti, anche essendo un marchio minore è una bella penna con una bella celluloide, chissa' chi le produceva.
Montegrappa.

E per certo (vedi https://www.fountainpen.it/File:Domino-Trademark.jpg), non per le affinità costruttive, stilistiche & C per cui finisce tutto per essere produzione Aurora/Omas/o altra ditta più famosa).

Simone

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 17:37
da maxpop 55
piccardi ha scritto: lunedì 25 febbraio 2019, 17:26
maxpop 55 ha scritto: lunedì 25 febbraio 2019, 17:02 Ringrazio tutti, anche essendo un marchio minore è una bella penna con una bella celluloide, chissa' chi le produceva.
Montegrappa.

E per certo (vedi https://www.fountainpen.it/File:Domino-Trademark.jpg), non per le affinità costruttive, stilistiche & C per cui finisce tutto per essere produzione Aurora/Omas/o altra ditta più famosa).

Simone
Simone, grazie per il tuo contributo, ma da quello che ho letto sul libro della Jacopini, la Montegrappa produceva per la "Domino" le rientranti in ebanite negli anni 30-40, queste in celluloide stile "Duofold", sono d'incerta produzione.

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 18:48
da piccardi
maxpop 55 ha scritto: lunedì 25 febbraio 2019, 17:37 Simone, grazie per il tuo contributo, ma da quello che ho letto sul libro della Jacopini, la Montegrappa produceva per la "Domino" le rientranti in ebanite negli anni 30-40, queste in celluloide stile "Duofold", sono d'incerta produzione.
Nonostante sia una preziosissima fonte di informazioni, il libro di Letizia si basava sui dati e le informazioni disponibili al momento, l'archivio dei Marchi Italiani è stato pubblicato dopo la sua uscita, e si sono scoperte molte cose che prima non si sapevano, e che han dimostrato che quel che si riteneva fino a quel momento era sbagliato. Questo è uno di quei casi in cui le carte han dimostrato che quanto si riteneva non era giusto. Anche se è possibile che la Montegrappa abbia ceduto il marchio a qualche piccolo produttore sconosciuto negli anni 30/40, mi pare comunque una ipotesi poco probabile visto che nel 46 l'hanno pure rinnovato (se lo sarebbero dovuto ricomprare), e comunque fintanto che non è suffragata da evidenze documentali, l'unica certezza resta quella della proprietà del marchio da parte della Montegrappa.

Il libro della Jacopini ed il wiki non sono verità rivelate, per cui rinnovo a tutti l'invito a prenderli con il dovuto spirito critico e verificare le fonti. Il vantaggio del wiki è che quando si scopre un errore si corregge, sul libro, se non riesci a fare una seconda edizione, invece resta quel c'era stampato sulla prima.

Simone

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 21:56
da edo68
Ciao Max,
complimenti, un altro bel pezzo :thumbup:

Buona serata

Edo

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 22:47
da Spiller84
Bella questa penna, il colore mi da l'idea di "camouflage" 🤔

Domino

Inviato: lunedì 25 febbraio 2019, 23:03
da francoiacc
Un altro bellissimo pezzo Massimo, questa celluloide è veramente bella. :wave:

Domino

Inviato: martedì 26 febbraio 2019, 20:25
da maxpop 55
piccardi ha scritto: lunedì 25 febbraio 2019, 18:48 Nonostante sia una preziosissima fonte di informazioni, il libro di Letizia si basava sui dati e le informazioni disponibili al momento, l'archivio dei Marchi Italiani è stato pubblicato dopo la sua uscita, e si sono scoperte molte cose che prima non si sapevano, e che han dimostrato che quel che si riteneva fino a quel momento era sbagliato. Questo è uno di quei casi in cui le carte han dimostrato che quanto si riteneva non era giusto. Anche se è possibile che la Montegrappa abbia ceduto il marchio a qualche piccolo produttore sconosciuto negli anni 30/40, mi pare comunque una ipotesi poco probabile visto che nel 46 l'hanno pure rinnovato (se lo sarebbero dovuto ricomprare), e comunque fintanto che non è suffragata da evidenze documentali, l'unica certezza resta quella della proprietà del marchio da parte della Montegrappa.

Il libro della Jacopini ed il wiki non sono verità rivelate, per cui rinnovo a tutti l'invito a prenderli con il dovuto spirito critico e verificare le fonti. Il vantaggio del wiki è che quando si scopre un errore si corregge, sul libro, se non riesci a fare una seconda edizione, invece resta quel c'era stampato sulla prima.

Simone
Grazie Simone, sei sempre un inesauribile fonte di informazioni. :thumbup: