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Chiedo aiuto per identificare una penna sconosciuta

Inviato: giovedì 21 febbraio 2019, 17:25
da Medromus
Un saluto a voi tutti, amici appassionati di penne stilografiche, sono un nuovo utente, fresco di presentazione (se vi va, potete leggere il mio papiro d'introduzione qui: http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=6&t=18254).

Mi sono iscritto al forum - tra le altre cose - anche per chiedere un vostro prezioso aiuto nell'identificazione di una penna che ho ritrovato in casa, nel fondo di un cassetto, ed è stata quindi la prima mia penna stilografica inchiostrata, al principio di quella che sta diventando un'autentica e genuina passione (nel post di presentazione l'ho ribattezzata penna "esca").

La penna di per sé non ha alcun valore economico, è plasticosa, ma avrei tanta curiosità di sapere - se possibile - di che modello si tratti e a quale marca appartenga. Mi sembra molto strano il fatto che non ci siano stampigliate sulla penna o loghi o scritte riconducibili all'azienda: nessuna traccia né sulla clip, né sul fusto, né sul cappuccio... qualcuno dovrà averla pur prodotta, no?! :think:

La penna ricorda vagamente una Parker 51 in versione "poveracci" :lol: (mi si passi la battuta) ed è leggerissima, pesa circa 8 grammi, per questo credo sia indirizzata a piccoli "studenti" e anche il colore naif del cappuccio me lo fa pensare.

Tutto sommato scrive bene, con un tratto fine e davvero scorrevole, senza graffi né grattate di alcun genere su carta. Secondo me la penna appartiene agli anni '80-'90, ricordo di aver visto girare in casa fin da bambino la penna dal buffo colore del cappuccio, ma chiedendo ora ai miei familiari, nessuno dice di averla mai usata o di sapere perché sia in casa. Un mistero, insomma! :wtf:

Chiedo a voi - se magari ne avete o avete avuto un esemplare - di identificarne la marca e magari pure il modello. So già che sarà difficile ma ripongo la speranza nel fatto che, essendo una penna dozzinale, molte persone l'abbiano acquistata. Per me vorrebbe dire molto, come ho già avuto modo di dire la considero alla stregua della monetina Numero Uno di zio Paperone.
Qui sotto allego alcune immagini della penna.

Grazie a tutti quanti per l'aiuto che saprete darmi.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2019, 17:45
da Arenaldiel
quel periodo è al di fuori della mia "comfort zone" (che è piccolissima)
se riesci a svitare senza danni la copertura del pennino puoi vedere se reca qualche scritta.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2019, 17:55
da Medromus
Arenaldiel ha scritto: giovedì 21 febbraio 2019, 17:45 quel periodo è al di fuori della mia "comfort zone" (che è piccolissima)
Sono un nativo degli anni '90 e questa penna me la ricordo circolare in casa già da piccolissimo, perciò come ipotesi ho scritto potesse essere degli anni '80-'90, ma non ne ho certezza, potrebbe essere tranquillamente pure di un periodo precedente.
Arenaldiel ha scritto: giovedì 21 febbraio 2019, 17:45 se riesci a svitare senza danni la copertura del pennino puoi vedere se reca qualche scritta.
Ci ho provato ma la plastica è tanto sottile e ho già fatto dei piccoli danni alla plastica sul retro del pennino. Non riesco a estrarre né pennino né alimentatore.

Grazie comunque per la gentile risposta.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2019, 19:53
da zoniale
Visto lo scarso spessore della plastica ed il pennino con le punte ricavate ripiegando il metallo, direi trattarsi di scolastica/economica max anni 60, se con caricamento a siringa; max anni '70 se a cartucce.

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Inviato: giovedì 21 febbraio 2019, 20:21
da Medromus
zoniale ha scritto: giovedì 21 febbraio 2019, 19:53 Visto lo scarso spessore della plastica ed il pennino con le punte ricavate ripiegando il metallo, direi trattarsi di scolastica/economica max anni 60, se con caricamento a siringa; max anni '70 se a cartucce.
Informazioni molto molto interessanti e preziose, grazie zoniale! Le punte dei rebbi in effetti sono un po' strane, non hanno materiale di riporto ma sembrano piuttosto ripiegate, perlomeno non le ho mai trovate siffatte nelle altre mie penne che sono tutte quante più moderne.
Io la sto usando con le cartucce, ma se abbia avuto un convertitore, e questo poi sia stato smarrito, non saprei dirlo.

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Inviato: venerdì 22 febbraio 2019, 9:07
da Pettirosso
Zionale, come sempre, è stato precisissimo, e la tua risposta ha ulteriormente aiutato la datazione.
Direi anni '70 (caricamento a cartuccia), forse una tedesca Staedtler (pura supposizione basata sull'accostamento cromatico cappuccio/fusto).
Un paio di precisazioni:
1) Il pennino a punte ripiegate era tipico delle produzioni economiche, e si contrappone a quello con riporto di iridio (che poi non è propriamente iridio, ma tale continua a venire comunemente chiamato) per evidenti ragioni di economia produttiva. Se ben fatto ed a posto scrive altrettanto bene, forse solo un pelino meno scorrevole (se ci pensi, i pennini da intinzione non hanno il riporto di iridio);
2) Zionale non intendeva converter, ma siringa (leggi qui: http://www.fountainpen.it/Sistemi_di_ca ... nge_filler, ti interessa la voce 7.2). Quel sistema (fisso, quindi non potevi usare le cartucce) era adottato sulle scolastice nel decennio antecedente ('60).
Comunque sia, complimenti per la Numero Uno! :thumbup:

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Inviato: venerdì 22 febbraio 2019, 13:12
da Medromus
Pettirosso ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 9:07 Direi anni '70 (caricamento a cartuccia), forse una tedesca Staedtler (pura supposizione basata sull'accostamento cromatico cappuccio/fusto).
Grazie anche a te Pettirosso per l'indicazione ipotetica della marca Staedtler, farò delle ricerche tra le scolastiche prodotte intorno agli anni '70 da quella casa tedesca.
Ora ho capito cosa s'intende per sistema a siringa, ne ho anche visto qualche esemplare, solo non riconducevo il nome al meccanismo corretto.