Aurora Optima Auroloide Blue
Inviato: domenica 20 gennaio 2019, 17:19
La Optima è stata una idea fissa nella mia testa fin da quando mi sono avvicinato al mondo delle stilografiche, ma non ero interessato ad una Optima qualsiasi ma a una specifica, una di nuova generazione in Auroloide Blu e accenti dorati, possibilmente con pennino stub. Finalmente l'occasione giusta è arrivata ma mi sono dovuto accontentare di uno pennino medio. Siccome la penna l'ho presa nuova ed immacolata ho provato a contattare Aurora per chiedere se, al pari di altri marchi altrettanto blasonati, offrissero la sostituzione gratuita del primo pennino, a mio malincuore mi sono visto rispondere, dopo 5 giorni lavorativi, che lo stub è un pennino particolare dal costo superiore del 15% e l'operazione costerebbe 90€
Visto il costo di questa penna mi sarei aspettato qualcosa di meglio, vabbè sarà colpa di Montegrappa che mi ha coccolato troppo.
Vengo ora alla penna, aperta la generosa confezione la penna si è presentata in tutta la sua bellezza, non so esattamente che roba è l'auroloide blue ma è meravigliosa, specialmente vista alla luce, grazie alla sua particolare semitrasparenza particolarmente visibile nel tappo. La cosa strana per me è che non è una penna dalle misure importanti, è lunga appena 12,7 cm chiusa e 15,4 aperta con cappuccio inserito, il fusto è soli 10,3 cm e pesa 22 grammi in tutto, ma tra le mani non sembra di avere una "piccoletta", è comoda sia usata senza cappuccio che con cappuccio e ha una linea piacevolmente proporzionata con una circonferenza di 14mm nel punto maggiore, mentre al centro della sezione il diametro è di circa 11mm. Rispetto alle prime serie in auroloide mi piace molto la veretta con la greca sopra e sotto e la scritta Aurora Italy. L'altra chicca è l'incisione sul fusto "Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio" con il logo "Aurora Italia" al centro.
Il sistema di caricamento è identico a quello della 88 Big, un ottimo sistema a pistone ben scorrevole e con la famosa riserva magica, che consente di spremere qualche goccia di inchiostro di più quando si scarica. Alla base del fusto ha una comoda finestrelle trasparente per controllare il livello di inchiostro.
Il gruppo scrittura è composto da un alimentatore in ebanite di colore rossiccio e da un bel pennino 14K monocolore, di misura M nel mio esemplare. Il gruppo scrittura si smonta facilmente, come sulle Pelikan, rendendo la pulizia della penna estremamente confortevole e dando la possibilità di cambiare facilmente gruppo di scrittura. Benché Aurora non commercializzi ufficialmente i gruppi scrittura, non è difficile reperirne in rete.
La penna l'ho tirata fuori dalla scatola, ho messo il pennino in una bottiglietta di Diamine Oxford Blue e l'ho caricata, poi l'ho poggiata su carta e ho scritto, e ho scritto in maniera piacevolissima, un flusso assolutamente ben regolato un tratto medio vero e non un incertezza. Il feedback è quello tipico di Aurora, presente ma non fastidioso, e comunque meno di quello che ho sulla mia 88 Big con pennino dai rebbi lunghi.
Bottom line, la reputo una penna favolosa con una solo pecca, l'assistenza clienti Aurora che già dal primo contatto non ha risposto in maniera appropriata. Eccola
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Vengo ora alla penna, aperta la generosa confezione la penna si è presentata in tutta la sua bellezza, non so esattamente che roba è l'auroloide blue ma è meravigliosa, specialmente vista alla luce, grazie alla sua particolare semitrasparenza particolarmente visibile nel tappo. La cosa strana per me è che non è una penna dalle misure importanti, è lunga appena 12,7 cm chiusa e 15,4 aperta con cappuccio inserito, il fusto è soli 10,3 cm e pesa 22 grammi in tutto, ma tra le mani non sembra di avere una "piccoletta", è comoda sia usata senza cappuccio che con cappuccio e ha una linea piacevolmente proporzionata con una circonferenza di 14mm nel punto maggiore, mentre al centro della sezione il diametro è di circa 11mm. Rispetto alle prime serie in auroloide mi piace molto la veretta con la greca sopra e sotto e la scritta Aurora Italy. L'altra chicca è l'incisione sul fusto "Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio" con il logo "Aurora Italia" al centro.
Il sistema di caricamento è identico a quello della 88 Big, un ottimo sistema a pistone ben scorrevole e con la famosa riserva magica, che consente di spremere qualche goccia di inchiostro di più quando si scarica. Alla base del fusto ha una comoda finestrelle trasparente per controllare il livello di inchiostro.
Il gruppo scrittura è composto da un alimentatore in ebanite di colore rossiccio e da un bel pennino 14K monocolore, di misura M nel mio esemplare. Il gruppo scrittura si smonta facilmente, come sulle Pelikan, rendendo la pulizia della penna estremamente confortevole e dando la possibilità di cambiare facilmente gruppo di scrittura. Benché Aurora non commercializzi ufficialmente i gruppi scrittura, non è difficile reperirne in rete.
La penna l'ho tirata fuori dalla scatola, ho messo il pennino in una bottiglietta di Diamine Oxford Blue e l'ho caricata, poi l'ho poggiata su carta e ho scritto, e ho scritto in maniera piacevolissima, un flusso assolutamente ben regolato un tratto medio vero e non un incertezza. Il feedback è quello tipico di Aurora, presente ma non fastidioso, e comunque meno di quello che ho sulla mia 88 Big con pennino dai rebbi lunghi.
Bottom line, la reputo una penna favolosa con una solo pecca, l'assistenza clienti Aurora che già dal primo contatto non ha risposto in maniera appropriata. Eccola
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