Pagina 1 di 2

Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 11:55
da G P M P
Stavolta apro un nuovo argomento per "sfruttarvi". Mi serve infatti una mano a riconoscere una vecchia mia Visconti, della quale so purtroppo ben poco. Ma lascio la parola alle immagini.

Immagine

Ecco una piccola galleria, che forse può aiutare i più esperti.

Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

Temo che queste siano le sole informazioni a mia disposizione. Posso aggiungere che osservando con attenzione il cappuccio (come si vede nella quarta e quinta foto), si osserva alla destra della clip (ovvero al di sotto di essa, nell'immagine) una interruzione netta e verticale del disegno del materiale. Questo potrebbe sostenere la tesi secondo cui questo sia celluloide, ricavata per piegatura di un foglio.
In passato Marco Moricci aprì questa discussione per mostrare la collezione di Visconti di un privato. Bene, la terza penna nella prima foto sembra proprio la gemella di questa che vi mostro. Gli chiesi di che modello si trattasse, e lui citò una D'Essai, senza però potermelo assicurare. La scheda del museo Visconti (qui) in primo luogo parla di piston-filler (ovvero caricamento a stantuffo, e questa è invece una cartuccia-converter), di pennino in oro (e sul mio non c'è alcuna indicazione 14K) e di edizione limitata. Ora, sulla penna non sono riuscito a trovare alcuna indicazione del numero, e la pergamena che si vede arrotolata nella confezione è un certificato di garanzia.
Un grazie a chiunque avrà anche solo letto queste righe :)

PS - Circa le cattive caratteristiche di scrittura: Vorrei specificare che la penna in questione è stata "sottratta" all'uso ed è rimasta chiusa in un cassetto per una quindicina d'anni, per fortuna scarica, e solo adesso sto cercando di riportarla in piena funzionalità. Vi lascio immaginare la durezza che aveva la filettatura che separa il corpo dal gruppo di scrittura - in un primo momento pensavo fosse incollato! Ora però, dopo qualche delicato avvita-svita, è diventato un po' più morbido - anche se resta faticoso da svitare/avvitare. Non mi azzardo a "lubrificare" la filettatura, per timore di macchiare la penna. Ho fatto diversi sciacqui con acqua tiepida, e ho lasciato una nottata il gruppo di scrittura in ammollo (con sommo timore - non sapendo se l'alimentatore è d'ebanite o di plastica, anche se a me sembra più verosimile la seconda). Poi ho fatto qualche "lavaggio" con inchiostro, e ho scritto un paio di mezze pagine prima di quella che vedete. La penna ha sputato un po', ha fatto qualche capriccio ma poi ha iniziato a scrivere discretamente. Il pennino mi sembra un fine (strano, vista la predilezione di mio padre per i medi - ma potrebbe darsi che si sia accontentato); sebbene non si possa dire che serva premere per scrivere, comunque non è di quelle penne che basta poggiare sulla carta per vederle scivolare su essa: il pennino non gratta, ma oppone resistenza alla scrittura.
Ho letto in altri interventi come molti offrano qualche decina di pagine a una penna ferma da anni prima di esprimere giudizi sulla qualità di scrittura. Farò anch'io l'esercizio, ma intanto sapreste suggerirmi un inchiostro che mi alleggerisca il lavoro? Vi ringrazio ancora.

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 13:06
da Simone
Mi dispiace non poterti aiutare sul nome del modello, ma ti scrivo per dirti due cose:
1. Mi piace molto la tua grafia, che voglio anche definire kalos, soprattuto, le maiuscole, sembrano molto spontanee e sono nel classico corsivo che tanto mi piace, tanto che ti sto rubando un po' lo stile.
2. Per l'inchiostro, non voglio sembrare ripetitivo - per chi mi ha letto in questo ultimo anno - però consiglio vivamente Aurora Black o Blu e Herbin Perle Noire. In un post, adesso non ricordo di chi (chiedo scusa, ma sono un po' distratto! Forse Ottorino), si parlava della capacita di questo inchiostro di inchiostrare fortemente l'alimentatore, tanto da necessitare un abbondante risciacquo, nel caso di cambio di inchiostro o stop della penna.
Io prediligo l'Aurora Black anche per i pennini nuovi, quelli da adattare all appropria grafia e da rodare, poiché aiuta a non "soffrire" a causa del grattamento!

Spero di averti almeno aiutato in parte,

Simone

Ps. Sfruttaci pure per i consigli, soprattuto se mostri poi una stilografica così bella (a me piace ;) !

Pps. Oramai è una domanda che faccio ogni volta che vedo un pezzo di carta: che marca è?

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 13:12
da Simone
Piccolo OT(o DPIF, di palo in frasca, come ho letto in "comunicazioni" :D ): ho appena visto che sono iscritto da solo 7 mesi, ma leggo il forum da quasi un anno, quindi.... :D

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 15:07
da powerdork
Simone ha scritto:Piccolo OT(o DPIF, di palo in frasca, come ho letto in "comunicazioni" :D ): ho appena visto che sono iscritto da solo 7 mesi, ma leggo il forum da quasi un anno, quindi.... :D
...quindi sei stato non iscritto per quasi 5 mesi?!... :-)

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 16:12
da G P M P
Simone ha scritto:... Mi piace molto la tua grafia, che voglio anche definire kalos, soprattuto, le maiuscole, sembrano molto spontanee e sono nel classico corsivo che tanto mi piace, tanto che ti sto rubando un po' lo stile...
esagerato :) ma se non c'è una lettera fata due volte allo stesso modo!
La carta è di un vecchio quaderno Pigna dei primi anni 2000 (rimanenza degli studi liceali), che uso per provare le penne e scarabocchiare.

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 18:48
da G P M P
Questa penna inizia a ossessionarmi. Complice il caldo bollente e il nulla da fare (ancora per poco, purtroppo), continuo senza sosta la mia ricerca su internet. Guarda un po', trovo in un thread di FPN una foto che non mi è nuova.

Immagine

La vado a confrontare con quella della discussione aperta da Marco Moricci che ho citato nel mio primo intervento, e infatti combaciano; la terza da sinistra è sempre la gemella della penna sconosciuta.
Allora scorro la pagina e ...

... attimo di suspance ...

Immagine

:shock: :shock: :shock:

E mo' questo che roba è??? Il mistero si infittisce. :mrgreen:

(Qui la discussione di FPN)

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 21:25
da Simone
powerdork ha scritto:
Simone ha scritto:Piccolo OT(o DPIF, di palo in frasca, come ho letto in "comunicazioni" :D ): ho appena visto che sono iscritto da solo 7 mesi, ma leggo il forum da quasi un anno, quindi.... :D
...quindi sei stato non iscritto per quasi 5 mesi?!... :-)
Eh sì, quasi 5: prima ho letto un po', mi sono informato sulle stilografiche... Poi non avevo mai tempo, a causa dell'università e di vari impegni :D

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 21:39
da vikingo60
Dovrebbe trattarsi di una Classic del 1988,a stantuffo (l'ho trovata sul sito Visconti,sezione Museo) http://www.visconti.it/museum/?lingue_id=2 Nella foto si dice che è a stantuffo,ma ormai tutti sanno che il sito Visconti contiene numerose imprecisioni.Ma perchè prima la Visconti prima faceva penne così belle e sobrie di cui si è persa la memoria?

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: sabato 25 agosto 2012, 22:05
da G P M P
Ciao Alessandro. Purtroppo la Classic l'ho scartata da un po'. Oltre a non essere a stantuffo, la vera sul ceppuccio è molto diversa. A questo punto mi sono quasi convinto che si tratti di una D'essay non a stantuffo 8-) Sapete se Dante Del Vecchio risponde ai messaggi privati? :mrgreen:

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: domenica 26 agosto 2012, 1:53
da Alexander
G P M P ha scritto:Ciao Alessandro. Purtroppo la Classic l'ho scartata da un po'. Oltre a non essere a stantuffo, la vera sul ceppuccio è molto diversa. A questo punto mi sono quasi convinto che si tratti di una D'essay non a stantuffo 8-) Sapete se Dante Del Vecchio risponde ai messaggi privati? :mrgreen:
Se li legge risponderà senz'altro..

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: domenica 26 agosto 2012, 2:27
da FedericoPari
vikingo60 ha scritto:Dovrebbe trattarsi di una Classic del 1988,a stantuffo (l'ho trovata sul sito Visconti,sezione Museo) http://www.visconti.it/museum/?lingue_id=2 Nella foto si dice che è a stantuffo,ma ormai tutti sanno che il sito Visconti contiene numerose imprecisioni.Ma perchè prima la Visconti prima faceva penne così belle e sobrie di cui si è persa la memoria?
ma no dai, non tutte le recenti realizzazioni visconti sono "estreme" :)

la homo sapiens, la opera, la wall street, la rembrandt sono le prime che mi vengono in mente, di penne belle e sobrie; naturalmente nella lista non ci metto la alchemy :D

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: domenica 26 agosto 2012, 9:52
da rembrandt54
G P M P ha scritto:Questa penna inizia a ossessionarmi. Complice il caldo bollente e il nulla da fare (ancora per poco, purtroppo), continuo senza sosta la mia ricerca su internet. Guarda un po', trovo in un thread di FPN una foto che non mi è nuova.

Immagine

La vado a confrontare con quella della discussione aperta da Marco Moricci che ho citato nel mio primo intervento, e infatti combaciano; la terza da sinistra è sempre la gemella della penna sconosciuta.
Allora scorro la pagina e ...

... attimo di suspance ...

Immagine

:shock: :shock: :shock:

E mo' questo che roba è??? Il mistero si infittisce. :mrgreen:

(Qui la discussione di FPN)
Tranquillo GP....la Visconti faceva anche penne con pennino in vetro, per cui lo stesso modello lo puoi trovare anche con questo strano pennino che, secondo chi lo ha usato, scrive benissimo ;)

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: domenica 2 settembre 2012, 10:53
da dante
La penna è una Classic seconda serie in celluloide giapponese della Daicel.
La prima serie aveva la veretta da fondo cappuccio , poi abbiamo imparato a metterle stringendole sul cappuccio, con una macchina da me progettata e che ancora usiamo.
La celluloide la acquistavamo da Mazzucchelli per le Ragtime che usciranno nel 1991, da Daicel per tutte le Classic, mentre le D'Essai erano fatte con celluloide anteguerra reperita dai clienti , materiale che era appartenuto alla Omas perchè il nastro che legava le barre era il loro, probabilmente avevano liquidato il materiale quando avevano cessato la produzione delle penne in celluloide.
Le barre noi le facevamo con un artigiano arrotolando il foglio, pressandolo in un imbuto, ecco perche la linea di congiunzione. Il sistema, che richiedeva perizia e tempo, aveva il merito di mantenere il colore uniforme in tutta la penna ,cosa normamente non possibile, ma è difficile spiegarlo qui senza campioni da mostrarvi.
Vi basti sapere che storicamente sono solo tre i sistemi per produrre una penna in celluloide :
1) scavata dal pieno , con grande spreco di materiale circa 80 %, e con il problema del colore ( su alcuni colori si ha un effetto diverso nei 4 poli della penna
2) imbutita da un foglio come le Classic, colore uniforme ma con una linea di congiunzione
3) spiralata da foglio: arrotolando una striscia di celluloide su una barra di ferro del diametro della penna. Molto bello con effetto fiammato, abbiamo abbandonato gli esperimenti di questa tecnica quasi vicini all'obbiettivo

La filettatura dura è dovuta ad un restringimento del materiale, dovuto all'evaporazione del solvente, se la mandi in azienda abbiamo ancora lo strumento per rifilettarla e farla scorrere. Il sistema per evitare questo problema , che è comune a tantissime penne d'epoca,lo abbiamo scoperto solo nel 1991....

I pennini di vetro sono originali del 1930 comprati da un robivecchi.
Funzionano benissimo, ne abbiamo ancora 5.000, ma purtroppo non hanno controllo di pressione come ha un alimentatore, e in condizioni anomale perdono inchiostro.

Stiamo rifacendo il sito dove corregeremo qualche errore.
Le Classic erano a cartuccia, prima con conduttore in ebanite poi in ABS .

Re: Visconti "ignota" - aiutatemi a riconoscerla!

Inviato: domenica 2 settembre 2012, 15:14
da G P M P
Posso solo ringraziare Dante per le sue utilissime e interessanti informazioni. È bellissimo poter associare ai miei ricordi personali questi altri ricordi storici e "tecnologici", dalla viva voce di chi la penna l'ha fatta. E finalmente so che la mia penna è una Classic! :D

A breve vi aggiornerò circa il ritorno sulle scene di questa piccolina, chiedendovi (manco a dirlo) una "diagnosi".

Visconti Classic - impressioni di scrittura

Inviato: domenica 9 dicembre 2012, 11:38
da G P M P
Ci sono voluti quasi quattro mesi, ma alla fine ci sono (o forse dovrei meglio dire ci siamo) riusciti. L'abbiamo riconosciuta (grazie a Dante, soprattutto), l'abbiamo aggiustata (grazie ai consigli sparsi per questo forum, e quindi a tutti voi), ci ho scritto e me la uso con soddisfazione (eh, queste ultime due sono attività strettamente personali :mrgreen: ).
Un paio di settimane fa ho buttato giù due righe, a conclusione dell'opera di rimessa in sesto. Le condivido con voi.

Immagine

Immagine

Giusto un paio di chiarimenti/aggiornamenti. Nell'impossibilità di adattare un converter (ancora non capisco perché, forse non ho voluto forzare troppo), per caricare la penna ho utilizzato una vecchia cartuccia del tipo lungo. Apparentemente vuota, era piuttosto blu - e pensavo che quello fosse il suo colore (nel senso, il colore della plastica di cui è fatta). L'ho caricata con una siringa con il mio INTRUGLIO™ (che normalmente è un blue-black), e dalla penna è uscito quel magnifico blu zaffiro.
Ho iniziato a farmi delle domande, ma ho avute delle risposte solo quando ho provveduto a pulire la cartuccia dopo aver scaricato la penna: la cartuccia è tornata trasparente! Ergo, il blu doveva essere l'inchiostro SECCATOSI DENTRO LA CARTUCCIA!!! Morale della favola, l'INTRUGLIO si era arricchito di un'altro colore. Che, ricordando quali cartucce ho visto negli anni girare per casa, al 99% doveva trattarsi di Waterman Blu dei Mari del Sud (e non Pelikan 4001, come erroneamente scritto).
Riguardo invece quel minimo di mancanza di scorrevolezza del pennino, devo dire che nei giorni successivi è quasi sparita. È proprio vero che i pennini "prendono il verso".
Infine, ringrazio Rogozin per l'idea delle rette rette e delle curve curve. Le uso per mostrare quanto bene vada il pennino a velocità iperattiva (cit.). Anche se a ben guardare c'è un saltino ...