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Riflessioni sugli inchiostri
Inviato: sabato 29 dicembre 2018, 17:59
da Stormwolfie
Già da qualche tempo mi sono appassionato agli inchiostri ed alle loro performance sulle penne.
Sto cercando di capire quali sono gli elementi che privilegiano un inchiostro sull'altro in una particolare penna.
Cercando le caratteristiche delle formule degli inchiostri commerciali, non ho trovato nulla.
L'unica casa che ha delle caratteristiche su cui poter riflettere è la Colorverse che oltre a dare i riferimenti Pantone, Webcolor, RGB, dà anche il PH e la tensione superficiale.
Sarei ad esempio curioso di fare un analisi sugli inchiostri di Herbin che so essere molto fluidi e i Robert Oster che sembrano essere magri di flusso.
Avete per caso elementi e composizione degli inchiostri più commerciali? Qualcuno ha provato a cimentarsi?
Riflessioni sugli inchiostri
Inviato: sabato 29 dicembre 2018, 18:10
da maxpop 55
Io ho un turchese Robert Oster Signature e non lo trovo affatto magro di flusso
Riflessioni sugli inchiostri
Inviato: sabato 29 dicembre 2018, 19:24
da HoodedNib
No, non ci sono molte misure sugli inchiostri commerciali, e gia' mi fa strano (ma mi fa piacere) che colorverse dia anche misure chimico-fisiche concrete sui suoi inchiostri. C'e' da dire che in realta' a livello di pH e tensione superficiale si tratta di misure che si potrebbero tentare in molti laboratori.
In generale una tensione superficiale bassa dovrebbe favorire, a parita' di altre cose, il flusso dalla penna visto che e' direttamente correlata alla capillarita' con cui le penne funzionano.
I
Riflessioni sugli inchiostri
Inviato: domenica 30 dicembre 2018, 21:38
da Stormwolfie
maxpop 55 ha scritto: ↑sabato 29 dicembre 2018, 18:10
Io ho un turchese Robert Oster Signature e non lo trovo affatto magro di flusso
Max su quali penne lo hai provato
HoodedNib ha scritto: ↑sabato 29 dicembre 2018, 19:24
No, non ci sono molte misure sugli inchiostri commerciali, e gia' mi fa strano (ma mi fa piacere) che colorverse dia anche misure chimico-fisiche concrete sui suoi inchiostri. C'e' da dire che in realta' a livello di pH e tensione superficiale si tratta di misure che si potrebbero tentare in molti laboratori.
In generale una tensione superficiale bassa dovrebbe favorire, a parita' di altre cose, il flusso dalla penna visto che e' direttamente correlata alla capillarita' con cui le penne funzionano.
I
Quindi mi pare di capire che più basso è il dato di tensione superficiale più è scorrevole?
E il ph che influenza ha?
Riflessioni sugli inchiostri
Inviato: domenica 30 dicembre 2018, 21:49
da HoodedNib
Stormwolfie ha scritto: ↑sabato 29 dicembre 2018, 19:24
No, non ci sono molte misure sugli inchiostri commerciali, e gia' mi fa strano (ma mi fa piacere) che colorverse dia anche misure chimico-fisiche concrete sui suoi inchiostri. C'e' da dire che in realta' a livello di pH e tensione superficiale si tratta di misure che si potrebbero tentare in molti laboratori.
In generale una tensione superficiale bassa dovrebbe favorire, a parita' di altre cose, il flusso dalla penna visto che e' direttamente correlata alla capillarita' con cui le penne funzionano.
I
Quindi mi pare di capire che più basso è il dato di tensione superficiale più è scorrevole?
E il ph che influenza ha?
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Occhiometricamente (misura molto conosciuta tra i chimici) direi di si perche' semplicemente l'inchiostro tende ad infilarsi meglio nei canali dell'alimentatore ma non credo che basti a dire che questo aiuti la scorrevolezza visto che ci sono altri parametri da tenere in conto, ma sicuramente si ha un'influenza in quel senso.
Il pH non lo so onestamente, a meno di dire quanto l'inchiostro in questione e' corrosivo non saprei...
Riflessioni sugli inchiostri
Inviato: lunedì 31 dicembre 2018, 17:53
da maxpop 55
Stormwolfie ha scritto: ↑domenica 30 dicembre 2018, 21:38
maxpop 55 ha scritto: ↑sabato 29 dicembre 2018, 18:10
Io ho un turchese Robert Oster Signature e non lo trovo affatto magro di flusso
Max su quali penne lo hai provato
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