Gipta... La conoscete? Volete conoscerla?
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Gipta... La conoscete? Volete conoscerla?
Nei giorni scorsi ho preso un taccuino Gipta. Manco sapevo di questa marca. La carta è sottile, ma assolutamente impenetrabile. L'ho provata con tutte le penne che ho, pure una Pelikan che butta inchiostro come non ci fosse un domani. Niente, il retro della pagina resta bianco, immacolato. Le penne scorrono su foglio facilmente, forse anche più che su carta normale, visto la liscezza estrema della superficie. L'inchiostro si fissa non meno facilmente che su altre carte (quindi non ho dovuto aspettare che si asciugasse prima di chiudere il taccuino).
La cosa bella è che non mi è costato neanche tanto (6,50), considerato che i materiali e la manifattura sembrano ottimi.
La carta non è di cellulosa vegetale, ma pare la facciano dalle... pietre! Viene sponsorizzata come "a prova d'acqua", ma non ho fatto esperimenti per confutare o no la cosa...
Apro il topic per sentire le vostre esperienze (se ne avete) e per informare chi vuole conoscere una marca che sembra fatta a posta per le stilografiche.
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- nime
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Mai vista ne sentita! Puoi mandarci una foto? Magari farci vedere anche le prove?
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Interessante.
La si trova online?
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Controllato adesso su Amazon: 6€ un quaderno spiralato A5 da 160 pag., però ci vogliono altri 6,50 € di spedizione...
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Mi piacerebbe, ma non posso. Tecnologicamente sono arretrato, e non ho un cellulare con fotocamera.
Ma cercherò una scappatoia.
C'è il sito, ma è solo in turco (la marca è turca, infatti). Su Amazon trovi qualcosa, ma non taccuini. O almeno dalle mie ricerche ho trovato poco...
Sì, su Amazon ci sono solo quaderni.
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Oh!
Finalmente ci hai involontariamente svelato di dove sei: Pompei (lato scavi).
Michele
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Diciamo che no, ma quasi
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Comunque ho risolto (mi sono fatto prestare il cel da mio nipote). Ecce (ocio, sono foto formato gigantografia di Padre Pio):
https://i.imgur.com/nqNhwbB.jpg
https://i.imgur.com/GeWlBbR.jpg
https://i.imgur.com/NCrZFzH.jpg
https://i.imgur.com/ay4mmrf.jpg
https://i.imgur.com/2eEzmwB.jpg
Chi è di Foggia può trovarne nella cartolibreria universitaria. Ci sono quaderni-taccuini anche più "sobrii" rispetto a questo che ho preso io (con la copertina frufrù giovanil fricchettona, ma non giudicatemi!).
- alfredop
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Gipta... La conoscete? Volete conoscerla?
Ho trovato i quaderni Gipta in un negozio della catena Feltrinelli (5E. a quaderno). La carta è ottima, i fogli sono molto sottili, tuttavia il quaderno mi è parso abbastanza pesante.
Comunque la carta è promossa.
Alfredo
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In amazonia si possono trovare quaderni simili fatti dalla Clairefontaine della serie Mineral, fatti piu' o meno con quel metodo "pietroso", ne ho uno, ha piu' o meno le stesse proprieta' di quelle che hai detto tu.
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Devo un po' ricre4dermi sulla qualità della carta. A primo acchito mi era sembrato che su questa carta l'inchiostro non si espandesse, in realtà questo è generalmente vero, ma all'interno della stessa pagina ci sono delle regioni in cui invece l'inchiostro si espande e si espande anche molto. Quindi la carta da questo punto di vista non è uniforme, inoltre l'espansione non avviene subito come per la normale carta in cellulosa, ma dopo che sono passati 10-20 sec (quindi con l'inchiostro già praticamente asciugato).
Alfredo
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Quindi bocciata?alfredop ha scritto: ↑mercoledì 2 gennaio 2019, 19:27 Devo un po' ricre4dermi sulla qualità della carta. A primo acchito mi era sembrato che su questa carta l'inchiostro non si espandesse, in realtà questo è generalmente vero, ma all'interno della stessa pagina ci sono delle regioni in cui invece l'inchiostro si espande e si espande anche molto. Quindi la carta da questo punto di vista non è uniforme, inoltre l'espansione non avviene subito come per la normale carta in cellulosa, ma dopo che sono passati 10-20 sec (quindi con l'inchiostro già praticamente asciugato).
Alfredo
Io ho scritto varie pagine, non ho avuto questa sensazione. Però devo precisare che non ho occhio per certe cose, specie quando si tratta di scale minute...
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L'ho presa anch'io (block notes spiralati A 5), ed ho fatto qualche prova.
Non ripeto quanto è già stato scritto: fogli molto sottili ma ottimi, l'inchiostro asciuga velocemente, non trapassa e non spande (almeno per quanto ho provato finora), nel complesso piuttosto pesanti (raffrontati al pari spessore in cellulosa), ecc.
Ho fatto qualche prova in più.
Resistenza all'acqua (dichiarata anche in copertina): verissimo. Preso un foglio, messo in ammollo nel lavandino per un paio di minuti, tirato fuori, asciuga in un tempo rapidissimo e torna esattamente come prima, nessun segno che sia stato a contatto con l'acqua, ci si può tranquillamente tornare a scrivere sopra. Visivamente, estraendolo, si nota come l'acqua scivoli sopra, come se fosse un foglio di plastica (o, per i naturalisti, una foglia di ninfea).
Già che c'ero, ho fatto anche la prova fuoco: bisogna insistere con un accendino, poi si incendia con un comportamento anche qui simile ad un foglio di plastica: brucia arricciandosi ed emanando lo sgradevole odore di plastica bruciata (quindi, secondo me, qualche parentela con il petrolio l'ha, se non il foglio in sé, la sua lavorazione).
Chicca finale: i ferrogallici (ho testato i 2 di casa R&K) vanno alla grande, direi meglio che sui classici fogli a base di cellulosa: asciugano anche loro molto in fretta, e resistono all'acqua in maniera perfetta.
Avevo fatto la prova di immersione totale di cui sopra dopo appena circa 15 minuti dalla scrittura: tutti gli altri inchiostri (Aurora, R&K, Sheaffer, Pelikan) sono completamente spariti; sui 2 ferrogallici non risultano neppure sbavature.
Mia conclusione: sì, merita sicuramente il sovrapprezzo rispetto all'equivalente in cellulosa. Scrivendoci con un inchiostro permanente si avrebbe la quasi certezza di lasciare un messaggio leggibile nei secoli venturi (posto che ci siano dei secoli venturi e che a qualcuno interessi leggere cosa abbiamo scritto). L'unica accortezza potrebbe essere quella di non scrivere cose di cui, fra qualche secolo, potremmo pentirci.
Non ripeto quanto è già stato scritto: fogli molto sottili ma ottimi, l'inchiostro asciuga velocemente, non trapassa e non spande (almeno per quanto ho provato finora), nel complesso piuttosto pesanti (raffrontati al pari spessore in cellulosa), ecc.
Ho fatto qualche prova in più.
Resistenza all'acqua (dichiarata anche in copertina): verissimo. Preso un foglio, messo in ammollo nel lavandino per un paio di minuti, tirato fuori, asciuga in un tempo rapidissimo e torna esattamente come prima, nessun segno che sia stato a contatto con l'acqua, ci si può tranquillamente tornare a scrivere sopra. Visivamente, estraendolo, si nota come l'acqua scivoli sopra, come se fosse un foglio di plastica (o, per i naturalisti, una foglia di ninfea).
Già che c'ero, ho fatto anche la prova fuoco: bisogna insistere con un accendino, poi si incendia con un comportamento anche qui simile ad un foglio di plastica: brucia arricciandosi ed emanando lo sgradevole odore di plastica bruciata (quindi, secondo me, qualche parentela con il petrolio l'ha, se non il foglio in sé, la sua lavorazione).
Chicca finale: i ferrogallici (ho testato i 2 di casa R&K) vanno alla grande, direi meglio che sui classici fogli a base di cellulosa: asciugano anche loro molto in fretta, e resistono all'acqua in maniera perfetta.
Avevo fatto la prova di immersione totale di cui sopra dopo appena circa 15 minuti dalla scrittura: tutti gli altri inchiostri (Aurora, R&K, Sheaffer, Pelikan) sono completamente spariti; sui 2 ferrogallici non risultano neppure sbavature.
Mia conclusione: sì, merita sicuramente il sovrapprezzo rispetto all'equivalente in cellulosa. Scrivendoci con un inchiostro permanente si avrebbe la quasi certezza di lasciare un messaggio leggibile nei secoli venturi (posto che ci siano dei secoli venturi e che a qualcuno interessi leggere cosa abbiamo scritto). L'unica accortezza potrebbe essere quella di non scrivere cose di cui, fra qualche secolo, potremmo pentirci.
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Giuseppe.
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Pettirosso ha scritto: ↑domenica 13 gennaio 2019, 20:46 L'ho presa anch'io (block notes spiralati A 5), ed ho fatto qualche prova.
Non ripeto quanto è già stato scritto: fogli molto sottili ma ottimi, l'inchiostro asciuga velocemente, non trapassa e non spande (almeno per quanto ho provato finora), nel complesso piuttosto pesanti (raffrontati al pari spessore in cellulosa), ecc.
Ho fatto qualche prova in più.
Resistenza all'acqua (dichiarata anche in copertina): verissimo. Preso un foglio, messo in ammollo nel lavandino per un paio di minuti, tirato fuori, asciuga in un tempo rapidissimo e torna esattamente come prima, nessun segno che sia stato a contatto con l'acqua, ci si può tranquillamente tornare a scrivere sopra. Visivamente, estraendolo, si nota come l'acqua scivoli sopra, come se fosse un foglio di plastica (o, per i naturalisti, una foglia di ninfea).
Già che c'ero, ho fatto anche la prova fuoco: bisogna insistere con un accendino, poi si incendia con un comportamento anche qui simile ad un foglio di plastica: brucia arricciandosi ed emanando lo sgradevole odore di plastica bruciata (quindi, secondo me, qualche parentela con il petrolio l'ha, se non il foglio in sé, la sua lavorazione).
Chicca finale: i ferrogallici (ho testato i 2 di casa R&K) vanno alla grande, direi meglio che sui classici fogli a base di cellulosa: asciugano anche loro molto in fretta, e resistono all'acqua in maniera perfetta.
Avevo fatto la prova di immersione totale di cui sopra dopo appena circa 15 minuti dalla scrittura: tutti gli altri inchiostri (Aurora, R&K, Sheaffer, Pelikan) sono completamente spariti; sui 2 ferrogallici non risultano neppure sbavature.
Mia conclusione: sì, merita sicuramente il sovrapprezzo rispetto all'equivalente in cellulosa. Scrivendoci con un inchiostro permanente si avrebbe la quasi certezza di lasciare un messaggio leggibile nei secoli venturi (posto che ci siano dei secoli venturi e che a qualcuno interessi leggere cosa abbiamo scritto). L'unica accortezza potrebbe essere quella di non scrivere cose di cui, fra qualche secolo, potremmo pentirci.![]()
Gargaros ha scritto: ↑giovedì 3 gennaio 2019, 1:07Quindi bocciata?alfredop ha scritto: ↑mercoledì 2 gennaio 2019, 19:27 Devo un po' ricre4dermi sulla qualità della carta. A primo acchito mi era sembrato che su questa carta l'inchiostro non si espandesse, in realtà questo è generalmente vero, ma all'interno della stessa pagina ci sono delle regioni in cui invece l'inchiostro si espande e si espande anche molto. Quindi la carta da questo punto di vista non è uniforme, inoltre l'espansione non avviene subito come per la normale carta in cellulosa, ma dopo che sono passati 10-20 sec (quindi con l'inchiostro già praticamente asciugato).
Alfredo
Io ho scritto varie pagine, non ho avuto questa sensazione. Però devo precisare che non ho occhio per certe cose, specie quando si tratta di scale minute...
A questo punto devo fare qualche altra prova provando un inchiostro diverso. Vi farò sapere.Pettirosso ha scritto: ↑domenica 13 gennaio 2019, 20:46 L'ho presa anch'io (block notes spiralati A 5), ed ho fatto qualche prova.
Non ripeto quanto è già stato scritto: fogli molto sottili ma ottimi, l'inchiostro asciuga velocemente, non trapassa e non spande (almeno per quanto ho provato finora), nel complesso piuttosto pesanti (raffrontati al pari spessore in cellulosa), ecc.
Ho fatto qualche prova in più.
Resistenza all'acqua (dichiarata anche in copertina): verissimo. Preso un foglio, messo in ammollo nel lavandino per un paio di minuti, tirato fuori, asciuga in un tempo rapidissimo e torna esattamente come prima, nessun segno che sia stato a contatto con l'acqua, ci si può tranquillamente tornare a scrivere sopra. Visivamente, estraendolo, si nota come l'acqua scivoli sopra, come se fosse un foglio di plastica (o, per i naturalisti, una foglia di ninfea).
Già che c'ero, ho fatto anche la prova fuoco: bisogna insistere con un accendino, poi si incendia con un comportamento anche qui simile ad un foglio di plastica: brucia arricciandosi ed emanando lo sgradevole odore di plastica bruciata (quindi, secondo me, qualche parentela con il petrolio l'ha, se non il foglio in sé, la sua lavorazione).
Chicca finale: i ferrogallici (ho testato i 2 di casa R&K) vanno alla grande, direi meglio che sui classici fogli a base di cellulosa: asciugano anche loro molto in fretta, e resistono all'acqua in maniera perfetta.
Avevo fatto la prova di immersione totale di cui sopra dopo appena circa 15 minuti dalla scrittura: tutti gli altri inchiostri (Aurora, R&K, Sheaffer, Pelikan) sono completamente spariti; sui 2 ferrogallici non risultano neppure sbavature.
Mia conclusione: sì, merita sicuramente il sovrapprezzo rispetto all'equivalente in cellulosa. Scrivendoci con un inchiostro permanente si avrebbe la quasi certezza di lasciare un messaggio leggibile nei secoli venturi (posto che ci siano dei secoli venturi e che a qualcuno interessi leggere cosa abbiamo scritto). L'unica accortezza potrebbe essere quella di non scrivere cose di cui, fra qualche secolo, potremmo pentirci.![]()
Alfredo
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Purtroppo devo confermare le impressioni negative di Alfredo. Ho provato la carta con un pennino stub e inchiostro Waterman Inspired Blue e in molte parti lo spiumaggio è impressionante. Ho notato che la pseudo-carta si presta bene a pennini fini con flussi ben regolati e inchiostri con tempi di asciugatura più bassi, l'effetto di spiumaggio reputo sia dovuto all'idrorepellenza della carta che fa spandere l'inchiostro in superficie fino a quando si asciuga. Per me è bocciata. 

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Possibilissimo, io, data la mia scrittura minuta, uso solo F, al più qualche M...francoiacc ha scritto: ↑domenica 20 gennaio 2019, 15:45 Purtroppo devo confermare le impressioni negative di Alfredo. Ho provato la carta con un pennino stub e inchiostro Waterman Inspired Blue e in molte parti lo spiumaggio è impressionante. Ho notato che la pseudo-carta si presta bene a pennini fini con flussi ben regolati e inchiostri con tempi di asciugatura più bassi, l'effetto di spiumaggio reputo sia dovuto all'idrorepellenza della carta che fa spandere l'inchiostro in superficie fino a quando si asciuga. Per me è bocciata.![]()
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