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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Penne Stilografiche della Bella Italia
- FilippoP
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Penne Stilografiche della Bella Italia
Ciao,
ho visto sul sito di FPN, cui mi sono iscritto da poco, che nella sezione dedicata alle penne provenienti da specifiche regioni del mondo sono presenti solo due forum, di cui uno dedicato proprio al nostro paese (l'altro al Giappone). Davvero sono così apprezzate, all'estero, le nostre penne?
Grazie
ho visto sul sito di FPN, cui mi sono iscritto da poco, che nella sezione dedicata alle penne provenienti da specifiche regioni del mondo sono presenti solo due forum, di cui uno dedicato proprio al nostro paese (l'altro al Giappone). Davvero sono così apprezzate, all'estero, le nostre penne?
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Filippo
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
Direi proprio di si.
Simone
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Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
FilippoP ha scritto:Ciao,
ho visto sul sito di FPN, cui mi sono iscritto da poco, che nella sezione dedicata alle penne provenienti da specifiche regioni del mondo sono presenti solo due forum, di cui uno dedicato proprio al nostro paese (l'altro al Giappone). Davvero sono così apprezzate, all'estero, le nostre penne?
Grazie
Per la mia esperienza all'estero e con gli stranieri, in ambito lavorativo (aiuto mio padre, poiché parlo l'inglese abbastanza bene), devo dire che gli italiani sono MOOOOOOOLTO apprezzati all'estero.
Diciamo che siamo visti come bravi cuochi, ottimi lavoratori, seducenti amanti (
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Però, seriamente, la cultura italiana è molto apprezzata, non solo per la storia a fondamento della nostra cultura (Grecia, Roma, Medioevo [per ricomprendere tutti i bellissimi secoli dal 1100 al 1500: troppi personaggi di spicco].
La cultura in genere affascina: quella italiana, dotata di estro, ancor più.
P.S. Non voglio dire, con questo, che siamo er mejio, altrimenti non saremmo nella brutta situazione (economia e sociale) in cui ci troviamo.
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
W.W.
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W.W.
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
Non a caso solo in Italia ci sono un terzo dei produttori mondiali di penne...FilippoP ha scritto:Ciao,
ho visto sul sito di FPN, cui mi sono iscritto da poco, che nella sezione dedicata alle penne provenienti da specifiche regioni del mondo sono presenti solo due forum, di cui uno dedicato proprio al nostro paese (l'altro al Giappone). Davvero sono così apprezzate, all'estero, le nostre penne?
Grazie
Daniele
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
Direi che non è un fenomeno generalizzato. Vi sono diversi appassionati, specie negli USA. Ma avrai notato che quelle che sono considerate le penne di principale interesse, nuove o d'epoca, hanno una sezione interamente dedicata: da CS a Parker, da MB a Wahl ecc. Per Italia e Giappone: tutti insieme appassionatamente. Inoltre non vi è in nessun altro forum uno spazio dedicato esclusivamente alle penne italiane.FilippoP ha scritto:Ciao,
ho visto sul sito di FPN, cui mi sono iscritto da poco, che nella sezione dedicata alle penne provenienti da specifiche regioni del mondo sono presenti solo due forum, di cui uno dedicato proprio al nostro paese (l'altro al Giappone). Davvero sono così apprezzate, all'estero, le nostre penne?
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
Davvero?Daniele ha scritto:Non a caso solo in Italia ci sono un terzo dei produttori mondiali di penne...
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Per numero di produttori o per volume di pezzi prodotti?
Filippo
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
piccardi ha scritto:Direi proprio di si.
Qua e là nel forum ho sempre letto che le penne italiane non hanno mai apportato molte novità nel panorama mondiale delle stilografiche. Tra le eccezioni ricordo la Omas 361 (e sicuramente ce ne saranno altre) ma, in generale, a partire proprio dalla Omas, mi pare di aver capito che le aziende italiane tendessero per lo più a copiare i modelli d'oltreoceano. Dico bene?Simone ha scritto:La cultura in genere affascina: quella italiana, dotata di estro, ancor più.
Come mai quindi questo apprezzamento? Sarà proprio che anche le stilografiche ereditano il fascino che riscuote in generale il Made in Italy, più forse per meriti di epoche passate che non dell'attuale?
Grazie
Filippo
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
Questo è pure vero...DanieleT ha scritto:avrai notato che quelle che sono considerate le penne di principale interesse, nuove o d'epoca, hanno una sezione interamente dedicata: da CS a Parker, da MB a Wahl ecc. Per Italia e Giappone: tutti insieme appassionatamente.
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
Si, innovazioni significative a parte la 361 non ne ricordo. I sistemi di caricamento sono gli stessi copiati (con qualche variazione come la levetta di fondo o il cucchiaio della Columbus). Le realizzazioni tecniche più interessanti sono quelle delle penne doppie (Zerollo, Itala e Colorado) ma per quanto affascinanti chiunque ci abbia avuto a che fare si sarà reso conto della scarsissima praticità delle stesse.FilippoP ha scritto: Qua e là nel forum ho sempre letto che le penne italiane non hanno mai apportato molte novità nel panorama mondiale delle stilografiche. Tra le eccezioni ricordo la Omas 361 (e sicuramente ce ne saranno altre) ma, in generale, a partire proprio dalla Omas, mi pare di aver capito che le aziende italiane tendessero per lo più a copiare i modelli d'oltreoceano. Dico bene?
Alla fine però le penne italiane antiche sono imitazioni abbastanza evidenti delle principali tendenze americane. Però spesso dette imitazioni sono nettamente più belle degli originali per stile decorazioni e materiali, ed anche questo conta, e non poco.
Simone
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Re: Penne Stilografiche della Bella Italia
È un po' la sintesi di quello che volevo dire, poiché di tecnica di stilografiche - e ancor piu di storia - sono ancora indietro.piccardi ha scritto:Si, innovazioni significative a parte la 361 non ne ricordo. I sistemi di caricamento sono gli stessi copiati (con qualche variazione come la levetta di fondo o il cucchiaio della Columbus). Le realizzazioni tecniche più interessanti sono quelle delle penne doppie (Zerollo, Itala e Colorado) ma per quanto affascinanti chiunque ci abbia avuto a che fare si sarà reso conto della scarsissima praticità delle stesse.FilippoP ha scritto: Qua e là nel forum ho sempre letto che le penne italiane non hanno mai apportato molte novità nel panorama mondiale delle stilografiche. Tra le eccezioni ricordo la Omas 361 (e sicuramente ce ne saranno altre) ma, in generale, a partire proprio dalla Omas, mi pare di aver capito che le aziende italiane tendessero per lo più a copiare i modelli d'oltreoceano. Dico bene?
Alla fine però le penne italiane antiche sono imitazioni abbastanza evidenti delle principali tendenze americane. Però spesso dette imitazioni sono nettamente più belle degli originali per stile decorazioni e materiali, ed anche questo conta, e non poco.
Simone
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Penso che il valore aggiunto, oltre al concetto di Made in Italy in senso astratto, è quel pizzico in più, che fa sì che il design italiano sia il più apprezzato: sappiamo bene quanto l'occhio voglia la sua parte, nella scelta di un prodotto; il Made in Italy punta anche su questo

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