Si tratta di inchiostri dichiaratamente miscelabili, al punto che il produttore aveva in catalogo un kit di miscelazione e addirittura pubblicava un "ricettario" per ottenere determinati colori.
Sono di tipica scuola americana, ovvero tendenzialmente molto saturi, diluibili all'occorrenza. A me piacciono molto, al punto che ne posseggo una ventina di colori diversi.
Non sono privi di difetti: in particolare alcune tinte possono tendere a sviluppare muffe, conferendo all'inchiostro il tipico odore di cantina umida. A me è capitato con due colori diversi: Avocado (un verde scuro molto saturo) e il Vampire red, un rosso color Terra di Siena bruciata saturo, che trovo di una bellezza assoluta. Entrambi li sto usando in due penne eyedropper (indiane economiche) dedicate, e vanno comunque bene. Le due boccette nuove di entrambi, che ho preso per sostituire gli inchiostri difettosi, sono comunque perfette.
Un altro problema che poteva verificarsi è legato alla forte instabilità di alcuni coloranti rossi usati, qualche tempo fa, nelle miscele per ottenere bruni e marroni. Mi risulta abbiano risolto la faccenda, cambiando colorante rosso.
Non sono in grado di pronunciarmi - negativamente o positivamente - sul Tanzanite, che non conosco e non ho mai usato, neanche una volta; trovo però molto improbabile che un normale inchiostro possa "spaccare le penne": è inchiostro, non nitroglicerina.
Non entro nel merito della bellezza delle tinte, perché sconfinerei nel gusto personale che poco c'entra con l'oggettività. Ti dico, però, che ho una certa stima della marca, e mi piacciono moltissimi colori della gamma, che reputo - tuttavia - povera di neri decenti. A mio parere, inoltre, alcune tinte sembrano frutto del lavoro di un daltonico, perché errate, come il Sepia (troppo verde) e proprio il Tanzanite (troppo viola) di cui sopra.
Rispetto ad altri produttori, come R&K, non saprei davvero cosa dire: credo sia impossibile fare un confronto del genere tra due intere gamme di inchiostri, e credo che già sia arduo confrontare due soli colori di marche diverse, senza contare le altre importantissime variabili in gioco, come penna e carta.
