Riparazione cappuccio di una Zemax
Inviato: venerdì 2 novembre 2018, 12:11
In settimana andando a trovare i miei ex colleghi passando accanto ad una bancarella, ho visto una penna che mi ha colpito particolarmente per il modello ed il suo colore.
Ruotandola ho visto che aveva un foro di areazione un po troppo grande, evidentemente pensavano che servisse più aria e lo hanno allargato usando una miccia da trapano da 5 mm. .
Però ho pensato di poter in qualche modo rimediare.
La penna è una Zemax del periodo autarchico, le finiture cromate ed il pennino in acciaio,un blocco di ruggine, ho penato non poco per riuscire ad estrarre il pennino e l'alimentatore dalla sezione, ma chi la dura la vince.
Pennino con una punta rotta e mangiato dalla ruggine inutilizzabile, sostituito con uno in oro.
Questa volta non mi sono fatto prendere dalla fretta ed ho documentato la riparazione.
Il primo passo è stato trovare un rottame con la celluloide quanto più simile fosse possibile.
Una volta trovato ne ho tagliato un pezzo e provato a stendere con il calore ma non sono riuscito a spianarlo più di tanto.
L'ho modellato e data una forma circolare per coprire il foro, ma la sua diversa bombatura mi ha costretto a riempire gli spazi laterali con della celluloide fusa.
Sono riuscito ad evitare le micro bolle, la parte madreperlata squagliandosi nell'acetone ha formato micro granuli argentati impossibili da evitare.
Ruotandola ho visto che aveva un foro di areazione un po troppo grande, evidentemente pensavano che servisse più aria e lo hanno allargato usando una miccia da trapano da 5 mm. .
Però ho pensato di poter in qualche modo rimediare.
La penna è una Zemax del periodo autarchico, le finiture cromate ed il pennino in acciaio,un blocco di ruggine, ho penato non poco per riuscire ad estrarre il pennino e l'alimentatore dalla sezione, ma chi la dura la vince.
Pennino con una punta rotta e mangiato dalla ruggine inutilizzabile, sostituito con uno in oro.
Questa volta non mi sono fatto prendere dalla fretta ed ho documentato la riparazione.
Il primo passo è stato trovare un rottame con la celluloide quanto più simile fosse possibile.
Una volta trovato ne ho tagliato un pezzo e provato a stendere con il calore ma non sono riuscito a spianarlo più di tanto.
L'ho modellato e data una forma circolare per coprire il foro, ma la sua diversa bombatura mi ha costretto a riempire gli spazi laterali con della celluloide fusa.
Sono riuscito ad evitare le micro bolle, la parte madreperlata squagliandosi nell'acetone ha formato micro granuli argentati impossibili da evitare.