Riflessioni a ruota libera: l'astinenza che stimola risorse
Inviato: lunedì 29 ottobre 2018, 12:07
Ho subito un piccolo intervento chirurgico programmato al polso destro per cui ce l'ho immobilizzato e non potrò scrivere con la stilo per tre settimane.
Sinceramente non pensavo che l'abitudine di poter scrivere su carta anche per mettere a punto i pensieri mi fosse così indispensabile.
E' vero, posso digitare lentamente sulla tastiera ma il cervello non lavora in ugual modo.
Ogni tanto ci vuole qualcosa che ci faccia apprezzare le cose che abbiamo.
In questa circostanza ho anche apprezzato maggiormente il detto "non tutto il male viene per nuocere".
Infatti la necessità mi ha fatto riemergere un aspetto del mio cervello che stava in stand by.
Io sono uno di quegli sciagurati ragazzi degli anni 50 che, nati mancini naturali, venivano corretti (posate particolari, continue raccomandazioni ecc.).
Crescendo ho poi sempre usato in modo flessibile entrambe le mani ma oggi, anche se lo sapevo, ho riscoperto che sono ancora in grado di scrivere con la sinistra, più lentamente a causa dello scarso allenamento, ma in modo abbastanza fluido.
Ancora meglio riesce la grafia se scrivo in maniera speculare, cioè da sinistra a destra rovesciato così da leggere bene la pagina allo specchio, cosa che con la stilo è meglio perché non si rischia lo strusciamento della mano sull'inchiostro ancora fresco.
La morale è la solita di sempre. Non scordiamoci mai di cercare dentro di noi le soluzioni alle difficoltà prima di lamentarci troppo.
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Sinceramente non pensavo che l'abitudine di poter scrivere su carta anche per mettere a punto i pensieri mi fosse così indispensabile.
E' vero, posso digitare lentamente sulla tastiera ma il cervello non lavora in ugual modo.
Ogni tanto ci vuole qualcosa che ci faccia apprezzare le cose che abbiamo.
In questa circostanza ho anche apprezzato maggiormente il detto "non tutto il male viene per nuocere".
Infatti la necessità mi ha fatto riemergere un aspetto del mio cervello che stava in stand by.
Io sono uno di quegli sciagurati ragazzi degli anni 50 che, nati mancini naturali, venivano corretti (posate particolari, continue raccomandazioni ecc.).
Crescendo ho poi sempre usato in modo flessibile entrambe le mani ma oggi, anche se lo sapevo, ho riscoperto che sono ancora in grado di scrivere con la sinistra, più lentamente a causa dello scarso allenamento, ma in modo abbastanza fluido.
Ancora meglio riesce la grafia se scrivo in maniera speculare, cioè da sinistra a destra rovesciato così da leggere bene la pagina allo specchio, cosa che con la stilo è meglio perché non si rischia lo strusciamento della mano sull'inchiostro ancora fresco.
La morale è la solita di sempre. Non scordiamoci mai di cercare dentro di noi le soluzioni alle difficoltà prima di lamentarci troppo.
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