Omas Extra Arco Brown
Inviato: sabato 27 ottobre 2018, 18:16
Presa in un viaggio a Latina in una cartoleria in cui era stata dimenticata per anni.
Credo che sia la stagione giusta per parlarne, i suoi colori ricordano tanto l'autunno. Le calde tonalità della celluloide Arco Brown si intonano benissimo con i colori degli alberi che si spogliano e delle castagne.
Il materiale di questa penna è davvero unico e purtroppo destinato inevitabilmente all'estinzione con la chiusura di OMAS. A quel che ho sentito dire, sono rimaste poche barre di questo prezioso materiale, acquistato da altri marchi alla chiusura della prestigiosa OMAS.
Io mi sono inevitabilmente infatuato di questo marchio, e tra tutte le OMAS, quelle che utilizzano questa celluloide sono a mio parere la massima espressione di eleganza e bellezza. Insomma se ancora non si è capito è di gran lunga la mia penna preferita, sarà difficile trovare qualcosa che la possa mettere in secondo piano.
Le dimensioni della Extra sono da penna medio grande, 14,3 cm chiusa. Il cappuccio a vite non si inserisce bene sul fondo della penna, ma la penna è sufficientemente grande da essere usata senza cappuccio inserito.Gli inserti dorati si abbinano benissimo sulla celluloide arco, mi piace molto la veretta con la classica greca OMAS. La penna ha ovviamente il sistema di caricamento a pistone che, nonostante gli anni in vetrina, scorre benissimo. Il pennino è un Medio in oro 18K con l'alimentatore in ebanite.
Appena portata a casa ho avuto un certo timore riverenziale a caricarla di inchiostro, poi ho preso la boccetta di OMAS blu e via! Sinceramente non mi piaceva ne come scriveva, flusso troppo magro e qualche falsa partenza, ne come abbinamento. Comunque le ho dato il beneficio del primo rodaggio, durante il quale il flusso è migliorato tantissimo, il pennino comunque fin dall'inizio scorreva piacevolmente sulla carta con una bella sensazione di morbidità. Quando ho terminato la prima carica l'ho lavata bene bene con una soluzione di sgrassatore chanteclaire e acqua, poi l'ho risciacquata ben ben con acqua demineralizzata. Ricaricata la penna, questa volta con il P.W. Akkerman #22 Hopjesbarun, è partita senza più alcuna incertezza e con un flusso che reputo essere davvero ben regolato, evidentemente il lavaggio approfondito ha portato via residui di lavorazione che stavano li ormai da qualche lustro.
Ecco la mia OMAS Extra Arco Brown :
Credo che sia la stagione giusta per parlarne, i suoi colori ricordano tanto l'autunno. Le calde tonalità della celluloide Arco Brown si intonano benissimo con i colori degli alberi che si spogliano e delle castagne.
Il materiale di questa penna è davvero unico e purtroppo destinato inevitabilmente all'estinzione con la chiusura di OMAS. A quel che ho sentito dire, sono rimaste poche barre di questo prezioso materiale, acquistato da altri marchi alla chiusura della prestigiosa OMAS.
Io mi sono inevitabilmente infatuato di questo marchio, e tra tutte le OMAS, quelle che utilizzano questa celluloide sono a mio parere la massima espressione di eleganza e bellezza. Insomma se ancora non si è capito è di gran lunga la mia penna preferita, sarà difficile trovare qualcosa che la possa mettere in secondo piano.
Le dimensioni della Extra sono da penna medio grande, 14,3 cm chiusa. Il cappuccio a vite non si inserisce bene sul fondo della penna, ma la penna è sufficientemente grande da essere usata senza cappuccio inserito.Gli inserti dorati si abbinano benissimo sulla celluloide arco, mi piace molto la veretta con la classica greca OMAS. La penna ha ovviamente il sistema di caricamento a pistone che, nonostante gli anni in vetrina, scorre benissimo. Il pennino è un Medio in oro 18K con l'alimentatore in ebanite.
Appena portata a casa ho avuto un certo timore riverenziale a caricarla di inchiostro, poi ho preso la boccetta di OMAS blu e via! Sinceramente non mi piaceva ne come scriveva, flusso troppo magro e qualche falsa partenza, ne come abbinamento. Comunque le ho dato il beneficio del primo rodaggio, durante il quale il flusso è migliorato tantissimo, il pennino comunque fin dall'inizio scorreva piacevolmente sulla carta con una bella sensazione di morbidità. Quando ho terminato la prima carica l'ho lavata bene bene con una soluzione di sgrassatore chanteclaire e acqua, poi l'ho risciacquata ben ben con acqua demineralizzata. Ricaricata la penna, questa volta con il P.W. Akkerman #22 Hopjesbarun, è partita senza più alcuna incertezza e con un flusso che reputo essere davvero ben regolato, evidentemente il lavaggio approfondito ha portato via residui di lavorazione che stavano li ormai da qualche lustro.
Ecco la mia OMAS Extra Arco Brown :