Namiki Maki - e Nippon Art Mt. Fuji and Wave ... by Musashi
Inviato: domenica 30 settembre 2018, 18:02
Giunge il momento di presentarvi il regalo di compleanno stilografico di mia moglie, che quest’anno mi pare abbia saputo cogliere particolarmente bene il punto in cui il mio interesse per la stilografica e quello per la cultura giapponese, ed in particolare per le stampe di Katsushika Hokusai s’incontrano: una Maki - e di Namiki, con sopra il Fuji rosso e la grande onda! Un delirio da far girare la testa! Il nero brillante del fusto in lacca Urushi (incredibilmente compatto e leggero, come non avrei mai creduto prima di impugnarlo) si anima degli uccelli che sciamano, ognuno con propria traiettoria, sulla scena del monte Fuji visto dal largo del mare in tempesta, che simboleggiava, all’epoca del maestro Hokusai, il misto di curiosità, apertura e paura con cui i giapponesi del periodo Edo vedevano il mondo fuori, bello e vietato dalla politica degli Shogun Tokugawa, pieno di attrattive per le nuove cose che lì accadevano, e pericoli per la rapacità occidentale, rischi e occasioni, come lo è il mare per i naviganti, o per gli isolani. Cose che so in quanto Musashi (io, modestamente, nel periodo Edo ci vivevo, ho anche partecipato alla battaglia di Sekigahara
), e forse anche in quanto sardo.
Bando alle ciance e diamo spazio alle foto, tutte in salsa Hokusai, partendo dalla confezione chiusa, carta di riso giapponese bianco e oro! Ecco ora la confezione aperta, che svela un semplicissimo scrigno di legno squadrato, col marchio Namiki impresso. Dentro, il velluto rosso fa risaltare nettamente la penna il lacca Urushi, accompagnata, come tutte le penne di classe, dal suo inchiostro, in una boccia semplicemente tonda, senza marchi. Ed eccolo apparire, in mezzo al ‘mondo fluttuante’ del povero festeggiato stordito da tanta nipponica abbondanza, il monte Fuji dietro l’onda! La polvere d’oro sparge un luminoso stormo di uccellini che volano sulla scena Da impugnare è fantastica e leggerissima, il pennino eccezionale, morbido e scorrevole come quelli di un tempo, l’unico rischio è che guardarla mentre scrivi ti faccia concentrare sulle immagini, e risucchiarti in un mondo di fiori di ciliegio perfetti, sottraendoti a quello in cui ti trovi.
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Bando alle ciance e diamo spazio alle foto, tutte in salsa Hokusai, partendo dalla confezione chiusa, carta di riso giapponese bianco e oro! Ecco ora la confezione aperta, che svela un semplicissimo scrigno di legno squadrato, col marchio Namiki impresso. Dentro, il velluto rosso fa risaltare nettamente la penna il lacca Urushi, accompagnata, come tutte le penne di classe, dal suo inchiostro, in una boccia semplicemente tonda, senza marchi. Ed eccolo apparire, in mezzo al ‘mondo fluttuante’ del povero festeggiato stordito da tanta nipponica abbondanza, il monte Fuji dietro l’onda! La polvere d’oro sparge un luminoso stormo di uccellini che volano sulla scena Da impugnare è fantastica e leggerissima, il pennino eccezionale, morbido e scorrevole come quelli di un tempo, l’unico rischio è che guardarla mentre scrivi ti faccia concentrare sulle immagini, e risucchiarti in un mondo di fiori di ciliegio perfetti, sottraendoti a quello in cui ti trovi.