Ciao a tutti,
Sono certo di generalizzare un po' troppo, ma vorrei farmi un'idea del vostro percepito su quali sono per voi gli inchiostri più fluidi e scorrevoli per marca, magari con qualche esempio che è all'origine del vostro percepito.
Per me la lista partendo dal più fluido andando a decrescere è:
1) Pilot Iroshizuku (Yama Budo, Yu Yake)
2) Waterman (Serenity blue).
3) Aurora (Black)
4) J. Herbin (Bleu Pervenche)
5) Diamine (Sapphire Blue, Florida Blue, Chocolate Brown)
E voi che ne pensate? Qual'è la vostra top five?
Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Top 5 inchiostri fluidi
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Top 5 inchiostri fluidi
Noodler's Bad Blue Heron - Fatte salve le differenze tra lotti (peraltro dichiarate dal produttore) è l'inchiostro più fluido che abbia mai usato. Se caricato nella penna sbagliata trasforma in carta assorbente le migliori carte, Rhodia compresa, a eccezione di Tomoe River (in qualsiasi grammatura, anche quella leggerissima). In penne col pennino EEF giapponese può essere usato, mettendo in conto che trasformerà il tratto in un F abbondante, scalando almeno 3 misure.
Noodler's 54th Massachusetts - Idem come sopra, un pò meno feroce. Diciamo che aumenta il tratto di almeno una/due misure, ma il comportamento è quello del fratello di cui sopra.
Visconti Red - Questo l'ho scoperto per caso da poco. Si tratta di un meraviglioso rosso profondo "vero", che ho inizialmente preso in cartuccia in offerta, per provarlo; ho poi acquistato la boccetta e qualche altra scatola di cartucce. Amore a prima vista, molto fluido anche in una penna anonima che ha sempre avuto problemi. In una Pilot Metropolitan ha tirato il meglio di sé, davvero bellissimo. Sto seriamente pensando di dedicargli una penna tutta sua e tenerlo sempre pronto.
Private Reserve Dakota Red - Da autentico fan degli inchiostri di questa casa, si tratta di un rosso che conosco molto bene. Oltre la sua fluidità altissima, che fa scrivere qualsiasi cosa con un bel tratto abbondante (a volte troppo, non va caricato - ad esempio - nelle Pelikan M200) è un rosso pieno con decise note bronzee/verdastre e cangianti, evidentissime a inchiostro fresco, che scompaiono quasi del tutto a inchiostro asciutto. Buona parte di questa peculiarità scaturisce proprio dalla quantità mostruosa che finisce sul foglio. Necessita di carte adeguate, altrimenti ti distrugge i due fogli successivi. Ok su Rhodia, Oxford, Fabriano EcoQua, Tomoe River, Quaderni Active (cinesi) e quaderni Clairefontaine. No su Pigna Monocromo.
Herbin Perle Noire - Credo basti il nome.
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Noodler's 54th Massachusetts - Idem come sopra, un pò meno feroce. Diciamo che aumenta il tratto di almeno una/due misure, ma il comportamento è quello del fratello di cui sopra.
Visconti Red - Questo l'ho scoperto per caso da poco. Si tratta di un meraviglioso rosso profondo "vero", che ho inizialmente preso in cartuccia in offerta, per provarlo; ho poi acquistato la boccetta e qualche altra scatola di cartucce. Amore a prima vista, molto fluido anche in una penna anonima che ha sempre avuto problemi. In una Pilot Metropolitan ha tirato il meglio di sé, davvero bellissimo. Sto seriamente pensando di dedicargli una penna tutta sua e tenerlo sempre pronto.
Private Reserve Dakota Red - Da autentico fan degli inchiostri di questa casa, si tratta di un rosso che conosco molto bene. Oltre la sua fluidità altissima, che fa scrivere qualsiasi cosa con un bel tratto abbondante (a volte troppo, non va caricato - ad esempio - nelle Pelikan M200) è un rosso pieno con decise note bronzee/verdastre e cangianti, evidentissime a inchiostro fresco, che scompaiono quasi del tutto a inchiostro asciutto. Buona parte di questa peculiarità scaturisce proprio dalla quantità mostruosa che finisce sul foglio. Necessita di carte adeguate, altrimenti ti distrugge i due fogli successivi. Ok su Rhodia, Oxford, Fabriano EcoQua, Tomoe River, Quaderni Active (cinesi) e quaderni Clairefontaine. No su Pigna Monocromo.
Herbin Perle Noire - Credo basti il nome.
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L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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I primi due sembrano un incubo
grazie mille delle indicazioni ora ho i riferimenti di comodi sostituti dell'idraulico gel per le penne più ostiche!
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E io che credevo che l'Aurora fosse il più fluido di tutti
Non si finisce mai di imparare
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Non si finisce mai di imparare
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Buonasera a tutti/tutte
Qualche new entry dal 2018 a oggi?
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- Silvia1974
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Se per fluido intendete abbondante di flusso, io voto Pelikan Edelstein Aventurine, verde. Anche gli Herbin sono abbastanza sbrodoloni! Tranne forse un paio.
Se invece si richiede scorrevolezza, allora Noodler’s vari ma menziono anche Diamine ‘Onyx black’ che ormai anche i sassi sanno che adoro per le sue qualità meccaniche (si dice così?) cioè il fatto che faccia volare il pennino anche in scrittura veloce/nervosa e non allarghi il tratto
Se invece si richiede scorrevolezza, allora Noodler’s vari ma menziono anche Diamine ‘Onyx black’ che ormai anche i sassi sanno che adoro per le sue qualità meccaniche (si dice così?) cioè il fatto che faccia volare il pennino anche in scrittura veloce/nervosa e non allarghi il tratto
Silvia
If you have help, it becomes someone else’s garden
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Top 5 inchiostri fluidi
Per la mia esperienza anche i Lamy nero, blu, viola sono fluidi, se con fluidi si intende che favoriscono la scorrevolezza. Senza per altro dare significativi problemi di trapasso.
Con gli Herbin siamo sempre lì: le impressioni cambiano notevolmente a seconda dell'utilizzatore e dei lotti.
Quelli che uso (poussierè de lune, myosotis, vert de gris, gris nouage, terre de feu, lierre sauvage, bourgogne) mi paiono "acquosi" ma secchi, non particolarmente scorrevoli, anzi, e non noto allargamento di tratto.
Ma sappiamo tutti che il bello degli Herbin è anche questa variabilità di resa.
Con gli Herbin siamo sempre lì: le impressioni cambiano notevolmente a seconda dell'utilizzatore e dei lotti.
Quelli che uso (poussierè de lune, myosotis, vert de gris, gris nouage, terre de feu, lierre sauvage, bourgogne) mi paiono "acquosi" ma secchi, non particolarmente scorrevoli, anzi, e non noto allargamento di tratto.
Ma sappiamo tutti che il bello degli Herbin è anche questa variabilità di resa.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Buongiorno ! Anche io mi trovo in accordo riguardo la fluidità degli iroshizuku, infatti sono gli unici dove presto particolare attenzione a non passarci sopra per via dei tempi di asciugatura....mi sto trovando male invece con il Montblanc mistery black che trovo molto secco e mi spiuma su qualsiasi carta che non sia di qualità alta
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tra i Diamine uno molto fluido (nel senso di elevata scorrevolezza) è l'Asa Blue.
Sempre restando nei blu, uno di cui dicevamo di recente è il Berlin Notebook no. 1 (black label).
Entrambi sicuramente più "fludi" di Waterman Serenity e Diamine Sapphire.
I Herbin in genere li trovo "acquosi" (come diveva Esme) ma non particolarmente fluidi.
Sempre restando nei blu, uno di cui dicevamo di recente è il Berlin Notebook no. 1 (black label).
Entrambi sicuramente più "fludi" di Waterman Serenity e Diamine Sapphire.
I Herbin in genere li trovo "acquosi" (come diveva Esme) ma non particolarmente fluidi.