Mi trovavo nel mio negozio preferito di cui ho già fatto la dovuta menzione nella sezione apposita.
Stavo portando a termine la mia piccola e contenuta follia con tre boccette (un J. HERBIN Rouge Bourgogne, Aurora Blue Black ed Aurora black).
Un riflesso rosato mi ha chiamato alla vetrina Montblanc, avvicinatomi, sono stato catturato dai riflessi della Montblanc Meisterstuck 149 Red Gold ed il commesso ha iniziato con me la cavalcata tra tutte le varianze possibili di pennini fino a evocare in quel vortice di tentazione anche la 90° anniversario. Solitamente preferisco i pennini bicolore, ma il mio sguardo non riusciva a staccarsi da quell'oro rosso. La rigiravo nella mano. Il momento della prova a intinzione con Iroshizuko Yama Budo, perché se devi scivolare nel baratro della tentazione, tanto vale farlo con un inchiostro giapponese ben lubrificato.
In quel mentre la mia metà entra nel negozio, sento lontani echi di convenevoli a tutto il personale del negozio, poi aleggia silenziosa alle mie spalle: non si distrae un estatico può essere pericoloso, lei lo sa quindi delicatamente mi sussurra: ti piace questa penna? Ti dà gioia? Alchè sorrido e dico al commesso "per favore mettimela da parte" (e già lo spettro della lunga attesa di diversi mesi adombra la mia mente, ma è giusto, il tempo è solo l'araldo della volontà).
Lei al mio fianco: "te la prendo io". Eroina che frantuma i pensieri di tutti quei mesi di sofferta separazione, ma anche senso di colpa immane: è troppo. Decisamente troppo. Vacillo e le chiedo nella sua lingua se ne è sicura, mi risponde nella mia lingua: "se ti dà gioia si".
Ancora stordito dalla sua rapida semplicità, mi volto sentendomi meschino, l'amore è fatto di cose semplici, non ha bisogno di pegni importanti. Glielo richiedo, è ferma nel suo proposito. È deciso.
Comprendendo il mio imbarazzo, il proprietario fa una battuta graziosa mentre lucida una stilografica la barba incolta, un Clint Eastwood stilografico. Lei sostiene che io mi sia comportato bene.
Dovrò proprio trovare un modo per farmi perdonare la debolezza di aver accettato un pegno d'amore così alto.
Le foto scattate dallo smartphone ovviamente non rendono. Una volta che avrò centrato abbastanza il mio spirito e deposto i panni dell'idolatra, caricherò questo gioiello dell'estetica con un bell'inchiostro (avete qualche suggerimento in merito o pazienti lettori?) . Le prime parole so a chi indirizzarle.
Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
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Il 90° anniversario per il mesiversario
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che bella storia! complimenti alla Signora
Maruska
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Complimenti, innanzitutto per la signora, è una rarità, e poi per la penna.



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Beh si lo e', un po' come la mia che mi sta regalando quella Sailor Progear di cui dicevo giorni fa, non e' la stessa cosa ma ad ammirazione del pezzo (inteso come penna e come compagna) siamo lifrancoiacc ha scritto: ↑domenica 2 settembre 2018, 22:07 Complimenti, innanzitutto per la signora, è una rarità, e poi per la penna.![]()
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E complimenti alla tua compagna, stilo

“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Complimenti.... ma questo cos'è ? un riflesso di luce, spero.....
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
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Esatto, ho sia guardato ieri sera che oggi con la luce del sole: è un riflesso dovuto all'inclinazione della penna alla luce (è il pennino che si riflette in parte sulla sezione). Acuto osservatore, i miei complimenti. Provo ad allegare una foto con flash purtroppo il mezzo è quello che è.
@HoodedNib: complimenti anche alla tua Signora ed alla tua signora tanto agognata.
Grazie a tutti, la mia Signora trova soddisfazione nel mio continuo rimaneggiare e contemplare questo gioiello.
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Grazie.
Acuto osservatore lo sono diventato nel corso degli anni.
Troppo spesso mi accorgevo che se compravo qualcosa, anche se la sceglievo tra 100 esemplari uguali io immancabilmente portavo a casa l’unico che aveva una qualche imperfezione.
Così ho imparato e non uscire mai di casa senza un lentino 10X al seguito, che non si sa mai…….
Antonio
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Concordo soprattutto sull'usato disavventure del genere capitano spesso. Ho imparato a portare con me una lente con ingrandimento 40x a led. Mai che riuscissi ad usarla in combinazione con le Leica del mio smartphone purtroppo.analogico ha scritto: ↑lunedì 3 settembre 2018, 10:44Grazie.
Acuto osservatore lo sono diventato nel corso degli anni.
Troppo spesso mi accorgevo che se compravo qualcosa, anche se la sceglievo tra 100 esemplari uguali io immancabilmente portavo a casa l’unico che aveva una qualche imperfezione.
Così ho imparato e non uscire mai di casa senza un lentino 10X al seguito, che non si sa mai…….
Anche sul nuovo in effetti non si può mai sapere, il controllo qualità anche della casa madre potrebbe agire con un controllo a campione e lasciarsi sfuggire l'esemplare che noi fortunati abbiamo tra le mani.
Se a questo uniamo incidenti possibili sullo stockaggio o sul trasporto se ne conclude che è meglio portarsi la lente ovunque.
Sugli strumenti d'ingrandimento, fotografia come altre cose, ho ancora molto da imparare.