Oggi, sabato 25 agosto 2018, ho pensato bene di tentare la riparazione della prima penna, della mia ormai 40ennale (ma modestissima) collezione.
Si tratta di una Meisterstuck MB 149, "W. Germany", con pennino in oro 14 K bicolore e alimentatore in ebanite, cosiddetto "split", perché composto da due pezzi.
Il modello in questione, epoca circa 1982-84, rimase poco in produzione, proprio per la tendenza frequentissima dell'alimentatore "split" a rompersi, ovvero "fratturarsi" in due pezzi .
La MB "149", di produzione corrente, monta un comune alimentatore in plastica stampata..- (del resto come accade in casa Pelikan) mentre, ad esempio, le Aurora di pregio restano fedeli all'Ebanite (e scrivono benissimo)... Inoltre l'odore dell'ebanite è, a mio parere, parte del fascino della scrittura con la stilografica.-
Non ho mai avuto, sinora, il coraggio di procedere. Qualche decennio fa ho tentato, incollando ed impiastricciando tutto, ma NIENTE.
Visto che oggi mi è saltato lo schiribizzo mi son detto: "questa volta o la va o la spacca". Una penna deve essere utilizzata, se no, VIA! non serve più..
Così ho comprato un flaconcino di "super attak", avendo studiato in rete che l'ebanite può essere incollata con quel prodotto.
Ho smontato il pezzo "fratturato", ho tentato (senza però riuscirci al meglio) di ripulirlo dalle tracce di vecchi, precedenti, maldestri miei tentativi di tenerlo "a suo posto" mentre sporadicamente utilizzavo comunque la penna, che scriveva malissimo, con flusso irregolare.
Sono riuscito a non eccedere nella quantità di colla, utilizzandone due "micro gocce" e cercando di non andare a danneggiare il canale centrale dell'alimentatore. Miracolosamente, sono riuscito a "stabilizzare" la porzione dell'alimentatore "split" che si era distaccato dal corpo principale in ebanite.
Ho poi caricato la 149 con Waterman "Havane" ed al momento (salvo verifiche nei giorni che verranno) va benissimo, con l'alimentatore stabilizzato ed il flusso proprio suo, controllato e costante..
Preciso che la penna mi era caduta, verso il 1989 e che sin da allora ho sempre rifiutato di ricorrere all'assistenza della casa che, a caro prezzo, mi avrebbe certamente restituito la penna, perfettamente funzionante, ma dotata di un comunissimo alimentatore in plastica stampata il quale, come è noto, non emana alcun odore da vecchia "stilo"..
Avrei avuto una bella penna, quindi, ma non più originale (ovvero conservata così come fu progettata).-
Vi ho voluto raccontare questa banalità perché so che anche altri possessori della stessa penna della stessa epoca di produzione, con alimentatore in ebanite "split" hanno avuto il medesimo mio da eccessiva fragilità del pezzo, e potrebbero anche loro risolverlo con soli € 2,90 (il solo costo del super attak).
Inoltre c'è una considerazione da fare:
Questa passione non si compendia nel desiderare, accumulare, collezionare stilografiche (più o meno rare, più o meno costose).
Il bello è riuscire a far funzionare tutti gli oggetti posseduti, in modo da poterli fare ruotare in uso quotidiano.
Si tratta di oggetti che ci hanno accompagnato, spesso per "una vita", tutti indistintamente preziosi ai nostro occhi, dalla penna biro di "Sergio Tacchini", avuta in regalo da un figlio allora 14enne, perché il ragazzino riteneva che per me fosse un regalo assai gradito (sapeva infatti della mia passione) sino alla Pelikan M 900 Toledo dotata di pennino 20 C (a quanto mi risulta praticamente introvabile perché rarissima, prodotta in pochi esemplari, dopo la riunificazione tedesca, e subito sostituita da modello con pennino 18 C). Sono tutte "preziose"...
Ultima nota che potrebbe risultare utile anche ad altri "fissati".
Ho notato, da un paio di mesi a questa parte, dopo aver compiuto l'insano acquisto di 4 flaconi di quell'inchiostro, che alcune stilo prima "zoppicanti", se caricate con IROSCHIZUKU PILOT (grigio medio o latri colori come il Ciku - Rin verde bambù) "resuscitano" e tornano a vivere nella pienezza della loro gioventù. Non ne so il motivo.. sarà qualche additivo..
Anche con la mia "vecchia" 149, esaurita la carica con il Waterman Havane, subirà il trattamento. Oggi l'ho caricata con un inchiostro "comune" apposta perché sarebbe troppo facile, se no, far funzionare una penna, caricandola sempre con inchiostri costosissimi e "miracolosi".
La penna deve scrivere, anche su carta igienica e anche se caricata con l'infame 4001 nero. Deve funzionare sempre perché essa è e deve restare una compagna di uso quotidiano!
Ciao a tutti.
Giovanni
