Salve a tutti
Inviato: mercoledì 1 agosto 2018, 14:00
Salve a tutti, sono appena arrivato e racconto un pò la mia storia.
Sono appassionato di penne stilografiche fin dai tempi del liceo, ho fatto tutti e cinque gli anni di liceo con questa vissutissima penna: All'inizio dell'università, viste le condizioni della n° 1, ho deciso di comprare una penna identica. Ma poi a Bologna nelle vetrine ho visto cose meravigliose e, con gli scarsi risparmi di quei tempi, ho comprato nell'ordine: Parker 45 con cappuccio silver <F>, Parker 45 con cappuccio gold <XF> e infine Parker 25 blu che in quegli anni andava molto di moda ma che io non apprezzavo molto perchè amavo le forme classiche delle 45. Poi sono diventato insegnante ed ho continuato, nel lavoro, ad usare con soddisfazione le mie Parker 45. Poi, non so perchè, ormai da una quindicina di anni sono passato ad usare la penna a sfera, in particolare delle bellissime Parker e le mie stilografiche sono rimaste nel cassetto.
Quest'anno, qualche mese fa, aprendo il cassetto sono stato stranamente attratto dalla Parker 25, che ora trovo molto bella e ben fatta, l'ho presa, era caricata con un inchiostro marrone Parker comprato ad Amsterdam durante una gita scolastica. L'ho provata ed è partita quasi immediatamente e scriveva magnificamente. Da quel giorno ogni tanto la usavo in casa per riprovare il gusto di usare la stilografica. Poi mi è venuta la curiosità di vedere se ancora si trovavano in vendita e qual era il loro valore. Ho cominciato a cercare in rete e mi si è aperto un mondo che per me era sconosciuto...e ci sono cascato dentro con le mani e con i piedi.
Si è riaccesa la passione ed ho acquistato una Parker Vector (delusione totale, che è successo alla Parker?) un paio di Lamy, di cui non conoscevo neanche l'esistenza, una Pilot Cocoon <F> e una Prera <M> (assolutamente fantastiche) e infine mi ha preso la fissa per le cinesi. Visto il prezzo ne ho già acquistate una decina, trovo molto bella la Wing Sung 698 e trovo che il rapporto qualità/prezzo della Wing Sung 3008 sia incredibile. Sto aspettando ancora un'altra decina di cinesi e una quidicina di campioni di inchiostro acquistati da uno scozzese che forse conoscerete.
Ma la cosa più interessante è questa, che trovo anche una singolare coincidenza.
Qualche giorno fa, la mia mamma novantunenne con problemi di memoria, aveva perso, come ogni tanto le accade, la dentiera, che in genere troviamo nei posti più impensati. Nel tentavo di trovarla ho guardato nella scrivania di mio padre, che era geometra, dentro una scatola piena di matite, penne, rapidi, pezzi di compasso ecc. e tra tutto ciò vedo questa: Ricordavo questa penna fin da bambino (primi anni '60), l'ho sempre vista non funzionante e mio padre ne parlava con una certa delusione perchè evidentemente aveva smesso di funzionare un pò troppo presto, però stranamente non l'aveva mai buttata.
L'ho esaminata incuriosito ed ho visto che era un'Aurora 88K. Ovviamente l'ho presa e me la sono portata a casa e sono iniziate le ricerche.
Ho trovato tantissime informazioni tra cui le preziosissime pagine wiki del forum, così l'ho smontata tutta e, purtoppo, queste sono le condizioni del pistone: la parte filettata è un pò corrosa, ci sono solo due rondelle di plastica e purtroppo manca la guarnizione filettata che serve a chiudere il pacco dello stantuffo.
Ho già tagliato e adattato lo stantuffo della siringa come ho visto su wiki-forum ma, prima di forare il pistone per inserirci una vite autofilettante (cosa che trovo un pò al di sopra delle mie capacità), volevo cercare un dado filettato di nylon per vedere se la filettatura corrosa del pistone può ancora funzionare e, in questo, caso userei uno o due o-ring.
Comunque intanto per poterla riutilizzare ho fatto una cosa che farà inorridire moltissimi di voi ed è questa:
Ho dovuto abbassare un pò una cartuccia Pelikan (l'ho tagliata ed ho incollato il tappo più in basso) altrimenti non strava dentro il cilindro, non si incastra benissimo nel pernetto che esce dall'alimentatore, ma entra e poi è tenuta in posizione dalla parte alta del cilindro che preme sul fondo della cartuccia.
Lo so, e una cosa indegna, ma mi consente di scrivere con la penna che usava mio padre, con cui ha scritto i suoi diari, che ovviamente conservo, e che era inattiva da almeno 55 anni.
E, vi assicuro, è una emozione fortissima.
Tra l'altro scrive pure molto bene, è un pennino <M> morbido ed ha un tratto e un feedback molto simili a quelli dell'ottima Pilot Prera che possiedo.
Ma non è finita qui perchè, il giorno dopo la scoperta dell'Aurora, torno a rovistare nella scatola piena di cianfrusaglie da scrittura per vedere se per caso ci fossero i pezzi mancati dello stantuffo, in particolare, la ghiera filettata.
Non trovo pezzi dell'Aurora ma vedo una penna, che mi sembra talmente brutta che il giorno prima non l'avevo neppure notata.Tra l'altro non ho mai visto nessuno usare questa penna in casa mia, non deve perciò aver avuto un grande successo. Ma vedo che è una Mont Blanc, ovviamente la prendo e la porto a casa.
Si tratta di questa: Partono le ricerche e trovo tutte le informazioni (Mont Blanc Carrera, anni '70), la pulisco per bene, infilo la cartuccia e la provo, ha un tratto medio molto asciutto e leggero inoltre non mi piace troppo il feedback che si percepisce, niente a che vedere con l'Aurora.
Il design poi, pur essendo Carrera, lo trovo veramente orribile. Credo che gli anni '70 a livello di design abbiano prodotto cose interessanti ma anche cose veramente brutte che non riesco ad apprezzare neanche con lo sguardo distaccato di ora, tipo i pantaloni a zampa di elefante e tipo anche questa penna.
Chiudo qua e mi rendo conto di averla fatta un pò, anzi molto, lunga.
Un saluto a tutti quelli che sono arrivati fino qui ed anche a quelli che si sono fermati prima.
Buone ferie a tutti.
Paolo
Sono appassionato di penne stilografiche fin dai tempi del liceo, ho fatto tutti e cinque gli anni di liceo con questa vissutissima penna: All'inizio dell'università, viste le condizioni della n° 1, ho deciso di comprare una penna identica. Ma poi a Bologna nelle vetrine ho visto cose meravigliose e, con gli scarsi risparmi di quei tempi, ho comprato nell'ordine: Parker 45 con cappuccio silver <F>, Parker 45 con cappuccio gold <XF> e infine Parker 25 blu che in quegli anni andava molto di moda ma che io non apprezzavo molto perchè amavo le forme classiche delle 45. Poi sono diventato insegnante ed ho continuato, nel lavoro, ad usare con soddisfazione le mie Parker 45. Poi, non so perchè, ormai da una quindicina di anni sono passato ad usare la penna a sfera, in particolare delle bellissime Parker e le mie stilografiche sono rimaste nel cassetto.
Quest'anno, qualche mese fa, aprendo il cassetto sono stato stranamente attratto dalla Parker 25, che ora trovo molto bella e ben fatta, l'ho presa, era caricata con un inchiostro marrone Parker comprato ad Amsterdam durante una gita scolastica. L'ho provata ed è partita quasi immediatamente e scriveva magnificamente. Da quel giorno ogni tanto la usavo in casa per riprovare il gusto di usare la stilografica. Poi mi è venuta la curiosità di vedere se ancora si trovavano in vendita e qual era il loro valore. Ho cominciato a cercare in rete e mi si è aperto un mondo che per me era sconosciuto...e ci sono cascato dentro con le mani e con i piedi.
Si è riaccesa la passione ed ho acquistato una Parker Vector (delusione totale, che è successo alla Parker?) un paio di Lamy, di cui non conoscevo neanche l'esistenza, una Pilot Cocoon <F> e una Prera <M> (assolutamente fantastiche) e infine mi ha preso la fissa per le cinesi. Visto il prezzo ne ho già acquistate una decina, trovo molto bella la Wing Sung 698 e trovo che il rapporto qualità/prezzo della Wing Sung 3008 sia incredibile. Sto aspettando ancora un'altra decina di cinesi e una quidicina di campioni di inchiostro acquistati da uno scozzese che forse conoscerete.
Ma la cosa più interessante è questa, che trovo anche una singolare coincidenza.
Qualche giorno fa, la mia mamma novantunenne con problemi di memoria, aveva perso, come ogni tanto le accade, la dentiera, che in genere troviamo nei posti più impensati. Nel tentavo di trovarla ho guardato nella scrivania di mio padre, che era geometra, dentro una scatola piena di matite, penne, rapidi, pezzi di compasso ecc. e tra tutto ciò vedo questa: Ricordavo questa penna fin da bambino (primi anni '60), l'ho sempre vista non funzionante e mio padre ne parlava con una certa delusione perchè evidentemente aveva smesso di funzionare un pò troppo presto, però stranamente non l'aveva mai buttata.
L'ho esaminata incuriosito ed ho visto che era un'Aurora 88K. Ovviamente l'ho presa e me la sono portata a casa e sono iniziate le ricerche.
Ho trovato tantissime informazioni tra cui le preziosissime pagine wiki del forum, così l'ho smontata tutta e, purtoppo, queste sono le condizioni del pistone: la parte filettata è un pò corrosa, ci sono solo due rondelle di plastica e purtroppo manca la guarnizione filettata che serve a chiudere il pacco dello stantuffo.
Ho già tagliato e adattato lo stantuffo della siringa come ho visto su wiki-forum ma, prima di forare il pistone per inserirci una vite autofilettante (cosa che trovo un pò al di sopra delle mie capacità), volevo cercare un dado filettato di nylon per vedere se la filettatura corrosa del pistone può ancora funzionare e, in questo, caso userei uno o due o-ring.
Comunque intanto per poterla riutilizzare ho fatto una cosa che farà inorridire moltissimi di voi ed è questa:
Ho dovuto abbassare un pò una cartuccia Pelikan (l'ho tagliata ed ho incollato il tappo più in basso) altrimenti non strava dentro il cilindro, non si incastra benissimo nel pernetto che esce dall'alimentatore, ma entra e poi è tenuta in posizione dalla parte alta del cilindro che preme sul fondo della cartuccia.
Lo so, e una cosa indegna, ma mi consente di scrivere con la penna che usava mio padre, con cui ha scritto i suoi diari, che ovviamente conservo, e che era inattiva da almeno 55 anni.
E, vi assicuro, è una emozione fortissima.
Tra l'altro scrive pure molto bene, è un pennino <M> morbido ed ha un tratto e un feedback molto simili a quelli dell'ottima Pilot Prera che possiedo.
Ma non è finita qui perchè, il giorno dopo la scoperta dell'Aurora, torno a rovistare nella scatola piena di cianfrusaglie da scrittura per vedere se per caso ci fossero i pezzi mancati dello stantuffo, in particolare, la ghiera filettata.
Non trovo pezzi dell'Aurora ma vedo una penna, che mi sembra talmente brutta che il giorno prima non l'avevo neppure notata.Tra l'altro non ho mai visto nessuno usare questa penna in casa mia, non deve perciò aver avuto un grande successo. Ma vedo che è una Mont Blanc, ovviamente la prendo e la porto a casa.
Si tratta di questa: Partono le ricerche e trovo tutte le informazioni (Mont Blanc Carrera, anni '70), la pulisco per bene, infilo la cartuccia e la provo, ha un tratto medio molto asciutto e leggero inoltre non mi piace troppo il feedback che si percepisce, niente a che vedere con l'Aurora.
Il design poi, pur essendo Carrera, lo trovo veramente orribile. Credo che gli anni '70 a livello di design abbiano prodotto cose interessanti ma anche cose veramente brutte che non riesco ad apprezzare neanche con lo sguardo distaccato di ora, tipo i pantaloni a zampa di elefante e tipo anche questa penna.
Chiudo qua e mi rendo conto di averla fatta un pò, anzi molto, lunga.
Un saluto a tutti quelli che sono arrivati fino qui ed anche a quelli che si sono fermati prima.
Buone ferie a tutti.
Paolo