La Rossa
Inviato: domenica 24 giugno 2018, 23:15
Ora che Montegrappa ha felicemente rimesso in produzione una Extra in celluloide rossa (oggi nella sua versione 1930), posso presentarvi la mia Extra rossa, con un espressivo pennino medio.
Eccola, in una piccola sinfonia d’altri rossi, per metterne in risalto la bellezza delle screziature tono su tono, davvero straordinarie.
Oltre alla Extra, che originalmente è stata in produzione dal 1999 al 2004, Montegrappa ha prodotto con questa celluloide anche i modelli Historia (edizione limitata), Miya (mia figlia Margherita ne possiede una una fantastica), Miya Argento ed Emozione, oltre alla Symphony e alla stupenda Emblema nelle serie ottagonali, e le edizioni limitate Historia, Dragon Bruce Lee, Luxor Red Sea, Marostica e Rosso veneziano.
Quanto alla mia Extra rossa, la uso meno di quel che dovrei perché il pennino produce un fastidioso “tic” al toccare la carta, che a seconda dell’inclinazione si ripete ogni volta che stacco e riprendo. Suppongo che sia una sorta di “tensione” accumulata nei rebbi, che si libera sotto la pressione della mano quando il pennino tocca il foglio. Dovrò farla vedere, perché è una penna bellissimamente superlativa, ma gli eccellenti servizi di Montegrappa son lontani diecimila chilometri da qui...
Eccola, in una piccola sinfonia d’altri rossi, per metterne in risalto la bellezza delle screziature tono su tono, davvero straordinarie.
Oltre alla Extra, che originalmente è stata in produzione dal 1999 al 2004, Montegrappa ha prodotto con questa celluloide anche i modelli Historia (edizione limitata), Miya (mia figlia Margherita ne possiede una una fantastica), Miya Argento ed Emozione, oltre alla Symphony e alla stupenda Emblema nelle serie ottagonali, e le edizioni limitate Historia, Dragon Bruce Lee, Luxor Red Sea, Marostica e Rosso veneziano.
Quanto alla mia Extra rossa, la uso meno di quel che dovrei perché il pennino produce un fastidioso “tic” al toccare la carta, che a seconda dell’inclinazione si ripete ogni volta che stacco e riprendo. Suppongo che sia una sorta di “tensione” accumulata nei rebbi, che si libera sotto la pressione della mano quando il pennino tocca il foglio. Dovrò farla vedere, perché è una penna bellissimamente superlativa, ma gli eccellenti servizi di Montegrappa son lontani diecimila chilometri da qui...