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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Si tratta di una Montblanc?
- vikingo60
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Si tratta di una Montblanc?
A ognuno di noi sarà capitato di sentirci rivolgere questa domanda da chi ci osserva incuriosito mentre scriviamo con la nostra stilografica.
Ecco perchè vi rimando a questo articolo trovato per caso
http://cosacome.com/?p=161
Mi farebbe piacere cosa ne pensate.
Un cordiale saluto a tutti
Ecco perchè vi rimando a questo articolo trovato per caso
http://cosacome.com/?p=161
Mi farebbe piacere cosa ne pensate.
Un cordiale saluto a tutti
Alessandro
Re: Si tratta di una Montblanc?
Chi ha scritto l'articolo è una giornalista, quindi, in linea di massima, può andare bene quello che dice, ma devo dire che Montblanc non è solo "decorazione";vikingo60 ha scritto:A ognuno di noi sarà capitato di sentirci rivolgere questa domanda da chi ci osserva incuriosito mentre scriviamo con la nostra stilografica.
Ecco perchè vi rimando a questo articolo trovato per caso
http://cosacome.com/?p=161
Mi farebbe piacere cosa ne pensate.
Un cordiale saluto a tutti
le mie 146 e 149 scrivono veramente bene !!!!
Il fatto è che Pelikan è conosciuta da tutti per le penne "scolastiche" ( quindi economiche= poco valore) e sembra impossibile che possa fare penne di pregio.
E' sicuramente da riconoscere alla Montblanc una enorme bravura nell'essere riuscita a crearsi un'immagine di oggetto prezioso così forte, che anche ( e aggiungerei soprattutto) chi non è esperto la conosce ( quando dico che mi piacciono molto le stilografiche, tutti rispondono : le Montblanc?
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Quindi, come sempre, la verità sta nel mezzo !!!
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- vikingo60
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Re: Si tratta di una Montblanc?
Condivido in pieno:la verità sta nel mezzo.Le Meisterstuck mi piacciono moltissimo e vanno molto bene.Poi,che costino troppo e che il Servizio di Assistenza lasci a desiderare,questo è un'altro discorso.Quanto a Pelikan,si è fatta conoscere soprattutto per cancelleria e penne scolastiche,e quindi molti non sanno che produce anche penne di alta qualità.La stessa cosa è accaduta ad Aurora per un lungo periodo,quando le sue penne,quantomeno quelle di fascia bassa ed intermedia,si trovavano dai tabaccai.Tuttavia mi è capitato di trovare anche le Montblanc dai tabaccai.rembrandt54 ha scritto:Chi ha scritto l'articolo è una giornalista, quindi, in linea di massima, può andare bene quello che dice, ma devo dire che Montblanc non è solo "decorazione";vikingo60 ha scritto:A ognuno di noi sarà capitato di sentirci rivolgere questa domanda da chi ci osserva incuriosito mentre scriviamo con la nostra stilografica.
Ecco perchè vi rimando a questo articolo trovato per caso
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Mi farebbe piacere cosa ne pensate.
Un cordiale saluto a tutti
le mie 146 e 149 scrivono veramente bene !!!!
Il fatto è che Pelikan è conosciuta da tutti per le penne "scolastiche" ( quindi economiche= poco valore) e sembra impossibile che possa fare penne di pregio.
E' sicuramente da riconoscere alla Montblanc una enorme bravura nell'essere riuscita a crearsi un'immagine di oggetto prezioso così forte, che anche ( e aggiungerei soprattutto) chi non è esperto la conosce ( quando dico che mi piacciono molto le stilografiche, tutti rispondono : le Montblanc?)
Quindi, come sempre, la verità sta nel mezzo !!!
Resta il problema di fondo che per i motivi detti le Montblanc sono facilmente esposte ai furti.
Alessandro
Re: Si tratta di una Montblanc?
.....ed alla contraffazionevikingo60 ha scritto: Resta il problema di fondo che per i motivi detti le Montblanc sono facilmente esposte ai furti.
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Re: Si tratta di una Montblanc?
Esatto!rembrandt54 ha scritto:.....ed alla contraffazionevikingo60 ha scritto: Resta il problema di fondo che per i motivi detti le Montblanc sono facilmente esposte ai furti.![]()
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Alessandro
Re: Si tratta di una Montblanc?
"La Pelikan, che ha pure un ricco catalogo di penne preziose, è uno strumento specializzato per la scrittura a mano. La sua funzione si identifica con la sua essenza. Pelikan è scrittura. Montblanc è decorazione.
Montblanc si indossa per piacere, Pelikan si impugna per scrivere."
Sono in pieno accordo su quanto afferma l'autore del testo in oggetto , la Montblanc dai più viene acquistata solamente perchè fa status symbol , e non importa se poi magari non verrà usata realmente per scrivere , l'importante è che la stella bianca sia ben in vista nei taschini o sulle scrivanie . Io ho avuto una 149 , non andava bene e l'ho data via , ma devo ammettere che esteticamente mi affascina molto , soprattutto per quel suo monumentale pennino .
vorrei riacquistarla un giorno , se la trovassi a buon prezzo e nuova .
Saluti a tutti voi .
Montblanc si indossa per piacere, Pelikan si impugna per scrivere."
Sono in pieno accordo su quanto afferma l'autore del testo in oggetto , la Montblanc dai più viene acquistata solamente perchè fa status symbol , e non importa se poi magari non verrà usata realmente per scrivere , l'importante è che la stella bianca sia ben in vista nei taschini o sulle scrivanie . Io ho avuto una 149 , non andava bene e l'ho data via , ma devo ammettere che esteticamente mi affascina molto , soprattutto per quel suo monumentale pennino .
vorrei riacquistarla un giorno , se la trovassi a buon prezzo e nuova .
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Saluti a tutti voi .
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Re: Si tratta di una Montblanc?
La lettura dell'articolo mi ha regalato un sorriso, poiché ha richiamato dal profondo della memoria ricordi ormai lontani fatti di cartucce, macchie d'inchiostro e conseguenti rimbrotti, ma anche di matite rosicchiate, di tratto pen dagli inchiostri colorati con i quali ho scritto sui diari parte delle paturnie della mia adolescenza. Ciò detto l'articolo mi pare più una nota di costume che una dissertazione sugli strumenti di scrittura. IMHO Mont Blanc produce ottime penne attorno alle quali ha saputo creare un'aurea di grande eleganza, tanto da rendere i suoi prodotti desiderati a prescindere dall'uso che se ne vorrà fare. Personalmente ho il "dente avvelenato" con Mont Blanc poiché molti anni or sono, a seguito di una caduta accidentale, fui costretto a far sostituire il pennino della mia 149; dopo un lungo periodo d'attesa mi venne restituito il pennino rotto ed una penna che non era la mia, mi venne sostituita l'intera penna. Peccato che quella nuova aveva il meccanismo di caricamento in plastica e non in ottone come quella originale. Complice la mia (ai tempi) giovane età non riuscii a riavere la mia penna. Resta il fatto che anche la "nuova" penna scrive in maniera egregia da più di trent'anni e quindi mi sento di potere affermare che le penne della casa tedesca non sono, solo, oggetti da mettere in bella mostra nei "maschili taschini delle giacche".
Per scrivere, noi tutti sappiamo, che basta una matita o una penna da pochi euro, e che il piacere di scrivere con una penna che consideriamo bella va ben oltre il semplice gesto dello scrivere . . . ed anche Pelikan produce penne che è bello indossare
Per scrivere, noi tutti sappiamo, che basta una matita o una penna da pochi euro, e che il piacere di scrivere con una penna che consideriamo bella va ben oltre il semplice gesto dello scrivere . . . ed anche Pelikan produce penne che è bello indossare
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ho paura, ma faccio finta di nulla e tiro dritto
Re: Si tratta di una Montblanc?
Ma come.....ti hanno portato via una 149in celluloide ?Arst64 ha scritto:La lettura dell'articolo mi ha regalato un sorriso, poiché ha richiamato dal profondo della memoria ricordi ormai lontani fatti di cartucce, macchie d'inchiostro e conseguenti rimbrotti, ma anche di matite rosicchiate, di tratto pen dagli inchiostri colorati con i quali ho scritto sui diari parte delle paturnie della mia adolescenza. Ciò detto l'articolo mi pare più una nota di costume che una dissertazione sugli strumenti di scrittura. IMHO Mont Blanc produce ottime penne attorno alle quali ha saputo creare un'aurea di grande eleganza, tanto da rendere i suoi prodotti desiderati a prescindere dall'uso che se ne vorrà fare. Personalmente ho il "dente avvelenato" con Mont Blanc poiché molti anni or sono, a seguito di una caduta accidentale, fui costretto a far sostituire il pennino della mia 149; dopo un lungo periodo d'attesa mi venne restituito il pennino rotto ed una penna che non era la mia, mi venne sostituita l'intera penna. Peccato che quella nuova aveva il meccanismo di caricamento in plastica e non in ottone come quella originale. Complice la mia (ai tempi) giovane età non riuscii a riavere la mia penna. Resta il fatto che anche la "nuova" penna scrive in maniera egregia da più di trent'anni e quindi mi sento di potere affermare che le penne della casa tedesca non sono, solo, oggetti da mettere in bella mostra nei "maschili taschini delle giacche".
Per scrivere, noi tutti sappiamo, che basta una matita o una penna da pochi euro, e che il piacere di scrivere con una penna che consideriamo bella va ben oltre il semplice gesto dello scrivere . . . ed anche Pelikan produce penne che è bello indossare
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Re: Si tratta di una Montblanc?
Non so se fosse o meno in celluloide, ai tempi ero giovane e per nulla conoscitore di quel mondo. Per l'acquisto della 149 mi lasciai consigliare dalla cartolaia; io ero tentato da una sheaffer. Mi accorsi della sostituzione in prima battuta per il peso palesemente inferiore e perché la penna, che ho tuttora, reca nell'anello deputato alla verifica del livello d'inchiostro delle linee verticali che la mia precedente non aveva. Unica consolazione una Parker Duofold big red che acquistai in attesa del ritorno della 149 e che è ancora oggi una delle mie preferite.
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Re: Si tratta di una Montblanc?
Anche se eri giovane, ti ricordi quanto pagasti per la 149 ?Arst64 ha scritto:Non so se fosse o meno in celluloide, ai tempi ero giovane e per nulla conoscitore di quel mondo. Per l'acquisto della 149 mi lasciai consigliare dalla cartolaia; io ero tentato da una sheaffer. Mi accorsi della sostituzione in prima battuta per il peso palesemente inferiore e perché la penna, che ho tuttora, reca nell'anello deputato alla verifica del livello d'inchiostro delle linee verticali che la mia precedente non aveva. Unica consolazione una Parker Duofold big red che acquistai in attesa del ritorno della 149 e che è ancora oggi una delle mie preferite.
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Re: Si tratta di una Montblanc?
Una Penna non è una penna.
Scrivono entrambe ma sono due oggetti diversi, molto diversi.
Una Penna può essere solo una penna per chi non ne è il proprietario, come una penna può essere una Penna per chi la possiede, esattamente come una Penna può apparire una Penna a molte persone (anche se non a tutte) così come una penna può apparire solo una penna a molte persone (ma non a tutte nemmeno in questo caso...).
Senza una penna, in generale, non scrivi mentre senza una Penna, in generale, scrivi benissimo comunque.
La questione non è scrivere o apparire, al giorno d'oggi una Pelikan "appare" tanto quanto una Mont Blanc..e per un solo semplice motivo: è inutile e irrazionale usare una stilografica. Ritengo però sia stupido e irrazionale anche piangere per migliaia (o milioni) di persone morte per un cataclisma o una guerra, quando sulla Terra non c'è abbastanza cibo o benessere per tutti; ritengo stupido e irrazionale anche innamorarsi modificando ogni propria priorità in funzione di una persona che, probabilmente, non si conosce neppure lei; ritengo stupido e irrazionale anche giudicare una passione come fosse solo la funzione che essa fa trasparire invece delle emozioni che trasmette.
Una Penna non è un oggetto ma un'idea. Io, ad esempio, non posso proprio scrivere cose brutte con le mie Penne..è impossibile
D'altro canto se sono senza una delle mie Penne posso farmi prestare una penna per scrivere benissimo e cose bellissime comunque. Ed è così che dovrebbe essere..ma resta il fatto che non è quello che desidero io..le mie Penne non sono tutte uguali, non scrivono tutte uguali e non le uso nello stesso modo..ognuna ha la sua storia e le sue emozioni, e ognuna mi trasmette dei sentimenti..e tra queste potrebbe esserci anche una Bic Crystal con il tappo blu e il fermaglio spezzato a regola d'arte con un colpo secco delle mie dita dopo un giorno noioso di scuola ravvivato dal vedere la magia di un fermaglio saltare, tranciato di netto, dalle abili mani (nude!) del mio vicino di banco..la stessa Penna che con uno stoppino di carta ancora incastrato nel mezzo mi causò frequenti e lunghi minuti di punizione fuori dall'aula, così come potrebbe esserci una Mont Blanc che mio padre mi regalò come ulteriore sacrificio dopo tutti quelli che aveva già fatto per farmi laureare e che sapendo le emozioni che provo davanti a una penna (qualunque) ha voluto porgermi un dono inaspettato, e nemmeno considerato..che mi fece piangere..e non di gioia nel avere una Mont Blanc, e non per quello che costava e non perché non era una stilografica e nemmeno per riconoscenza nei suoi confronti..ma perché era il modo che proprio mio padre aveva ritenuto di adottare per concentrare e fissare, in un oggetto morto, un sentimento vivo in quel preciso momento..che riguardava solo ed esclusivamente me..un sentimento nato forse da prima che iniziassi l'università o gli studi, forse prima anche di pensare ad avere un figlio, forse da prima di iniziare a pensare a sposarsi, o prima di iniziare a lavorare e forse da prima anche di finire lui stesso la scuola..ha dato un sentimento a un oggetto e glielo ha dato lui per me..e io non potrò mai scrivere NULLA con un'altra penna che sia paragonabile a quello che scrivo con quella Penna..nemmeno fosse il sudoku mentre faccio la cacca..ogni volta che solo la guardo il cuore mi fa un battito in meno e non per il piccolo fiocco di neve che ha sopra ma per l'enorme valanga di Amore che la avvolge.
Mi piace riportare cose che ho letto o sentito in giro che mi hanno colpito e fatto meditare a lungo..e una cosa incredibile che è affitta al bancone del bar della madre di un mio grande Amico cita: "il mio carattere dipende da chi sono io, il mio atteggiamento dipende da chi sei tu".
Se vedo che usi una Mont Blanc e ti innalzo per qualche motivo sopra di me provando invidia o timore..il problema è mio non tuo o della penna..se io possiedo una Mont Blanc e non la uso per paura di apparire snob a persone che non mi Conoscono..il problema è mio e non loro, né della penna..se possiedo una Mont Blanc e al mio amico o al perfetto sconosciuto gli si illuminano gli occhi a vederla e mi chiede di vederla, provarla o di raccontargli la sua storia..il problema nemmeno esiste..
In ogni modo non capisco perché una Pelikan rappresenterebbe "la scrittura" più di una Bic Crystal..perché mai uno dovrebbe usare una stilografica se non, e solo, perché gli piace e ne è innamorato? Se non per questo allora, è vero, è solo per apparire..giusto..ma allora che differenza c'è tra una Pelikan e una Mont Blanc?
Tranne che per mestieri calligrafici, per i quali credo che nessuno giudicherebbe le penne usate da un maestro d'arte per le sue composizioni, non mi risulta ci siano altri mestieri dove è necessario l'utilizzo di una penna stilografica..come (ad esempio..) una Pelikan..non più per lo meno..un giornalista che prende note con una matita, lavoratori che scrivono con la prima penna che gli capita e che poi dimenticano..non scrivono con una Pelikan..quindi nell'articolo se ci devo vedere un fine ci vedo solo un modo (subdolo seppur scioccamente inconsapevole) di amplificare ancora di più l'alone di sublimità che la divisione marketing Mont Blanc vuole ottenere..ovvero "le nostre Penne stilografiche non sono solo penne.. ma nemmeno solo stilografiche..sono Mont Blanc, sentimenti allo stato corsivo"...e così sia
(e per fortuna che qualcuno ci arriva aggiungerei..)
Grazie giornalista per aver contribuito a questo, arduo, lavoro..ma credo che la nota casa produttrice non ne avesse molto bisogno..anche se in parte credo ti abbia indotto proprio lei a scrivere un tale articolo
...se una penna è una penna allora una stilo è una stilo e, se c'è una differenza tra le due cose..allora la Pelikan del tuo pretesto non è una penna..ma un'ostentazione anch'essa di un sentimento tramite un oggetto non indispensabile che, proprio per la sua superficialità, ci ricorda quanto esso sia differente dagli altri..in qualunque modo si voglia intendere "differente".
Poi..se si vuole mascherare un'imperizia o ignoranza o superficialità nel descrivere un oggetto come fosse un'altro..sbagliando un articolo, e la cosa ha creato qualche problema e si spera di evitare l'autogol..nessun problema..ma non trattateci da esseri senza sentimenti..
..per favore.
Buona notte a tutti
Ciao ciao,
Scrivono entrambe ma sono due oggetti diversi, molto diversi.
Una Penna può essere solo una penna per chi non ne è il proprietario, come una penna può essere una Penna per chi la possiede, esattamente come una Penna può apparire una Penna a molte persone (anche se non a tutte) così come una penna può apparire solo una penna a molte persone (ma non a tutte nemmeno in questo caso...).
Senza una penna, in generale, non scrivi mentre senza una Penna, in generale, scrivi benissimo comunque.
La questione non è scrivere o apparire, al giorno d'oggi una Pelikan "appare" tanto quanto una Mont Blanc..e per un solo semplice motivo: è inutile e irrazionale usare una stilografica. Ritengo però sia stupido e irrazionale anche piangere per migliaia (o milioni) di persone morte per un cataclisma o una guerra, quando sulla Terra non c'è abbastanza cibo o benessere per tutti; ritengo stupido e irrazionale anche innamorarsi modificando ogni propria priorità in funzione di una persona che, probabilmente, non si conosce neppure lei; ritengo stupido e irrazionale anche giudicare una passione come fosse solo la funzione che essa fa trasparire invece delle emozioni che trasmette.
Una Penna non è un oggetto ma un'idea. Io, ad esempio, non posso proprio scrivere cose brutte con le mie Penne..è impossibile
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D'altro canto se sono senza una delle mie Penne posso farmi prestare una penna per scrivere benissimo e cose bellissime comunque. Ed è così che dovrebbe essere..ma resta il fatto che non è quello che desidero io..le mie Penne non sono tutte uguali, non scrivono tutte uguali e non le uso nello stesso modo..ognuna ha la sua storia e le sue emozioni, e ognuna mi trasmette dei sentimenti..e tra queste potrebbe esserci anche una Bic Crystal con il tappo blu e il fermaglio spezzato a regola d'arte con un colpo secco delle mie dita dopo un giorno noioso di scuola ravvivato dal vedere la magia di un fermaglio saltare, tranciato di netto, dalle abili mani (nude!) del mio vicino di banco..la stessa Penna che con uno stoppino di carta ancora incastrato nel mezzo mi causò frequenti e lunghi minuti di punizione fuori dall'aula, così come potrebbe esserci una Mont Blanc che mio padre mi regalò come ulteriore sacrificio dopo tutti quelli che aveva già fatto per farmi laureare e che sapendo le emozioni che provo davanti a una penna (qualunque) ha voluto porgermi un dono inaspettato, e nemmeno considerato..che mi fece piangere..e non di gioia nel avere una Mont Blanc, e non per quello che costava e non perché non era una stilografica e nemmeno per riconoscenza nei suoi confronti..ma perché era il modo che proprio mio padre aveva ritenuto di adottare per concentrare e fissare, in un oggetto morto, un sentimento vivo in quel preciso momento..che riguardava solo ed esclusivamente me..un sentimento nato forse da prima che iniziassi l'università o gli studi, forse prima anche di pensare ad avere un figlio, forse da prima di iniziare a pensare a sposarsi, o prima di iniziare a lavorare e forse da prima anche di finire lui stesso la scuola..ha dato un sentimento a un oggetto e glielo ha dato lui per me..e io non potrò mai scrivere NULLA con un'altra penna che sia paragonabile a quello che scrivo con quella Penna..nemmeno fosse il sudoku mentre faccio la cacca..ogni volta che solo la guardo il cuore mi fa un battito in meno e non per il piccolo fiocco di neve che ha sopra ma per l'enorme valanga di Amore che la avvolge.
Mi piace riportare cose che ho letto o sentito in giro che mi hanno colpito e fatto meditare a lungo..e una cosa incredibile che è affitta al bancone del bar della madre di un mio grande Amico cita: "il mio carattere dipende da chi sono io, il mio atteggiamento dipende da chi sei tu".
Se vedo che usi una Mont Blanc e ti innalzo per qualche motivo sopra di me provando invidia o timore..il problema è mio non tuo o della penna..se io possiedo una Mont Blanc e non la uso per paura di apparire snob a persone che non mi Conoscono..il problema è mio e non loro, né della penna..se possiedo una Mont Blanc e al mio amico o al perfetto sconosciuto gli si illuminano gli occhi a vederla e mi chiede di vederla, provarla o di raccontargli la sua storia..il problema nemmeno esiste..
In ogni modo non capisco perché una Pelikan rappresenterebbe "la scrittura" più di una Bic Crystal..perché mai uno dovrebbe usare una stilografica se non, e solo, perché gli piace e ne è innamorato? Se non per questo allora, è vero, è solo per apparire..giusto..ma allora che differenza c'è tra una Pelikan e una Mont Blanc?
Tranne che per mestieri calligrafici, per i quali credo che nessuno giudicherebbe le penne usate da un maestro d'arte per le sue composizioni, non mi risulta ci siano altri mestieri dove è necessario l'utilizzo di una penna stilografica..come (ad esempio..) una Pelikan..non più per lo meno..un giornalista che prende note con una matita, lavoratori che scrivono con la prima penna che gli capita e che poi dimenticano..non scrivono con una Pelikan..quindi nell'articolo se ci devo vedere un fine ci vedo solo un modo (subdolo seppur scioccamente inconsapevole) di amplificare ancora di più l'alone di sublimità che la divisione marketing Mont Blanc vuole ottenere..ovvero "le nostre Penne stilografiche non sono solo penne.. ma nemmeno solo stilografiche..sono Mont Blanc, sentimenti allo stato corsivo"...e così sia
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Grazie giornalista per aver contribuito a questo, arduo, lavoro..ma credo che la nota casa produttrice non ne avesse molto bisogno..anche se in parte credo ti abbia indotto proprio lei a scrivere un tale articolo
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...se una penna è una penna allora una stilo è una stilo e, se c'è una differenza tra le due cose..allora la Pelikan del tuo pretesto non è una penna..ma un'ostentazione anch'essa di un sentimento tramite un oggetto non indispensabile che, proprio per la sua superficialità, ci ricorda quanto esso sia differente dagli altri..in qualunque modo si voglia intendere "differente".
Poi..se si vuole mascherare un'imperizia o ignoranza o superficialità nel descrivere un oggetto come fosse un'altro..sbagliando un articolo, e la cosa ha creato qualche problema e si spera di evitare l'autogol..nessun problema..ma non trattateci da esseri senza sentimenti..
..per favore.
Buona notte a tutti

Ciao ciao,
Corrado.
I'm happy to be me.
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Re: Si tratta di una Montblanc?
Se la memoria non mi tradisce la pagai 640.000 LireAnche se eri giovane, ti ricordi quanto pagasti per la 149 ?
ho paura, ma faccio finta di nulla e tiro dritto