Le sfere dei mercatini
Inviato: lunedì 11 giugno 2018, 14:43
Salve a tutti!
Vi voglio oggi presentare i miei ritrovamenti di ieri al mercatino di Castelleone. Anche se utilizzo ogni giorno solo stilografiche, ieri ho fatto una piccola eccezione e mi sono preso un po' di penne a sfera (a parte che ho trovato solo quelle, ma sono dettagli...). Trovata su una bancarella una scatola piena zeppa di penne a sfera nuove e vecchie, ne tirai fuori quattro che mi interessavano. Il prezzo era di cinque euro l'una, ma per quindici le portai a casa. Le penne in questione sono due Caran d'Ache 55 (una blu e l'altra nera, ma ce ne erano di altri colori) dal meccanismo molto particolare: per far uscire la punta si preme il pulsante sul retro e il sistema di bloccaggio ricorda molto quello dei portamine (tanti piccoli braccetti che bloccano la punta). Purtroppo una della due (la blu) ha perso gran parte della doratura, la quale è saltata cristallizzandosi appena l'ho presa in mano. La terza penna è una Ballograf-Montblanc in un bel colore burgundy: era con il cartellino originale del prezzo (1100 lire) e il suo meccanismo di apertura è a caduta (basta girare la penna in posizione di scrittura e la punta scende bloccandosi, per chiuderla basta rigirare la penna e la punta su ritrae per gravità). La quarta e la più curiosa è una "BIRO", proprio la marca, tutta in acciaio piuttosto lunga e grossa, la cui punta è molto larga. Per aprirla si preme semplicemente il bottone, ma per richiuderla è necessario rigirare la penna con la punta verso l'alto. Questo perché il pulsante ha come sistema di blocco un cilindretto di metallo che per gravità spunta dal pulsante quando la penna è in posizione di scrittura e fermandosi sulla guida blocca il pulsante in posizione "schiacciata", rigirando la penna il cilindretto rientra nel pulsante e permette di far scorrere il pulsante nella guida. È un po' difficile da spiegare, anche se il meccanismo è banale (ma intelligente). A me sembra molto vecchia come penna, e il fatto che per richiuderla sia necessario girarla mi incuriosisce molto. Cercando qualcosa in rete mi sembrava che si potesse ricondurre alla produzione argentina della Birome (azienda fondata negli anni 40 da Laszlo Birò e dal suo amico Meyne) ma sulla clip è presente solo BIRO e non BIROME. Detto ciò la somiglianza della decorazione sulla clip con quelle di alcune penne viste in rete mi rimette in dubbio. La ricarica è molto grossa, di plastica con la sola scritta BIRO sul lato. Vi metto alcune immagini per meglio rendere l'idea. Chiedo a voi se per caso qualcuno riesce a dirmi qualcosa in più su queste penne perché cercando in rete non ho trovato assolutamente nulla. Ringrazio tutti voi per l'attenzione e vi auguro una buona giornata!
Domenico (Lorenzo)
Vi voglio oggi presentare i miei ritrovamenti di ieri al mercatino di Castelleone. Anche se utilizzo ogni giorno solo stilografiche, ieri ho fatto una piccola eccezione e mi sono preso un po' di penne a sfera (a parte che ho trovato solo quelle, ma sono dettagli...). Trovata su una bancarella una scatola piena zeppa di penne a sfera nuove e vecchie, ne tirai fuori quattro che mi interessavano. Il prezzo era di cinque euro l'una, ma per quindici le portai a casa. Le penne in questione sono due Caran d'Ache 55 (una blu e l'altra nera, ma ce ne erano di altri colori) dal meccanismo molto particolare: per far uscire la punta si preme il pulsante sul retro e il sistema di bloccaggio ricorda molto quello dei portamine (tanti piccoli braccetti che bloccano la punta). Purtroppo una della due (la blu) ha perso gran parte della doratura, la quale è saltata cristallizzandosi appena l'ho presa in mano. La terza penna è una Ballograf-Montblanc in un bel colore burgundy: era con il cartellino originale del prezzo (1100 lire) e il suo meccanismo di apertura è a caduta (basta girare la penna in posizione di scrittura e la punta scende bloccandosi, per chiuderla basta rigirare la penna e la punta su ritrae per gravità). La quarta e la più curiosa è una "BIRO", proprio la marca, tutta in acciaio piuttosto lunga e grossa, la cui punta è molto larga. Per aprirla si preme semplicemente il bottone, ma per richiuderla è necessario rigirare la penna con la punta verso l'alto. Questo perché il pulsante ha come sistema di blocco un cilindretto di metallo che per gravità spunta dal pulsante quando la penna è in posizione di scrittura e fermandosi sulla guida blocca il pulsante in posizione "schiacciata", rigirando la penna il cilindretto rientra nel pulsante e permette di far scorrere il pulsante nella guida. È un po' difficile da spiegare, anche se il meccanismo è banale (ma intelligente). A me sembra molto vecchia come penna, e il fatto che per richiuderla sia necessario girarla mi incuriosisce molto. Cercando qualcosa in rete mi sembrava che si potesse ricondurre alla produzione argentina della Birome (azienda fondata negli anni 40 da Laszlo Birò e dal suo amico Meyne) ma sulla clip è presente solo BIRO e non BIROME. Detto ciò la somiglianza della decorazione sulla clip con quelle di alcune penne viste in rete mi rimette in dubbio. La ricarica è molto grossa, di plastica con la sola scritta BIRO sul lato. Vi metto alcune immagini per meglio rendere l'idea. Chiedo a voi se per caso qualcuno riesce a dirmi qualcosa in più su queste penne perché cercando in rete non ho trovato assolutamente nulla. Ringrazio tutti voi per l'attenzione e vi auguro una buona giornata!
Domenico (Lorenzo)