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Premessa: Un amico, venuto a conoscenza della mia passione per le stilografiche, mi ha fatto dono di una Aurora che aveva a casa da tanti anni in un cassetto, a sua memoria lì da sempre. Mi ha inoltre detto, che secondo il suo parere la penna non è di grande pregio, ma che comunque poteva interessarmi in quanto collezionista.

Devo dire che sono stato onorato del pensiero, ed ho accolto con molta gioia il suo dono. La stilografica mi viene data nella sua scatolina di cartone (grigia con la scritta AURORA MADE IN ITALY) che racchiude al suo interno il suo astuccio di plastica rigido.
Apro, e mi trovo davanti una penna dai lineamenti longilinei, molto sottile e dal aspetto mai usata, ma con qualche acciacco dato dal tempo...

Ed ora arriva il dunque del messaggio: Vi prego di non linciarmi (magari è un modello famosissimo) però non sono molto pratico dei modelli "vintage" e così vorrei una mano dai più esperti per riconoscere il modello di questa Aurora. Vi allego delle immagini.


Le domande che vorrei farvi sono le seguenti:
- Modello?
- Tipologia di pennino?
- Cosa posso fare per quella sorta di alone/ossidazione della clip?

E' la prima vintage che entra a far parte della famiglia... grazie

Aurora Marco Polo. Bellissima penna!

E' una bellissima Marco Polo. Insieme all'Hastil e alla Magellano, per me al top nella classifica delle penne affidabili e dalla linea perfetta. Hai un amico eccezionale: tienitelo stretto!

SirVaco ha scritto: ↑mercoledì 9 maggio 2018, 16:18 - Cosa posso fare per quella sorta di alone/ossidazione della clip?

Una bella passata con pasta Iosso o altro lucidante per metalli dovrebbe farla splendere.

Uso spesso la Marco Polo: mi paice per il suo tratto medio abbondante. Se la abbini ad inchiostro Aurora, occhio alla scelta della carta, perché non sempre il flusso abbondante viene contenuto a dovere

Ringrazio tutti per le risposte! Ne avrò molta cura!
Appena ho un attimo come prima cosa la lucido a dovere come suggeritomi da zoniale, per il gruppo scrittura a me sembra immacolato... quindi non dovrebbe necessitare di alcun che...
Per il pennino quindi è un tratto M? Inchiostri consigliati? (considerando che penso vadano solo le cartucce Aurora)

SirVaco ha scritto: ↑giovedì 10 maggio 2018, 14:43 Ringrazio tutti per le risposte! Ne avrò molta cura!
Appena ho un attimo come prima cosa la lucido a dovere come suggeritomi da zoniale, per il gruppo scrittura a me sembra immacolato... quindi non dovrebbe necessitare di alcun che...
Per il pennino quindi è un tratto M? Inchiostri consigliati? (considerando che penso vadano solo le cartucce Aurora)

Mi pare che anche le cartucce Parker vadano bene.

Allora, per l'inchiostro l'aurora monta solo le cartucce Aurora - che fa un blu saturo per me molto bello, e un nero che secondo me è il top di gamma dei neri - però sono King Size, quindi volendo puoi ricaricarle con la siringa. Contengono circa 2,3 ml di inchiostro, quindi abbastanza per scriverci un bel po'. Anche le cartucce compatibili con le Parker, talvolta, entrano nell'imbocco: ma occhio che alcune marche compatibili con Parker, come le Online, a volte non stanno nel corpo penna eccezionalmente "slim"!
Esiste, per questo modello, un converter speciale, il converter omologato per l'Hastil, che ha un sacchetto di gomma che risucchia l'inchiostro grazie a una levetta posta a metà del corpo del converte. Contiene meno inchiostro delle cartucce, circa 1,5 ml in tutto, inoltre dopo qualche anno il sacchetto di gomma tende a irrigidirsi perdendo capacità di risucchio.

In effetti andando a vedere gli inchiostri disponibili in cartuccia aurora, ne ho trovati 3: Nero; Blu; Blu-Nero.
Come si vede anche nella prima foto, all'interno dell'astuccio c'è anche una cartuccia, che penso sia quella che è stata messa in dotazione con la penna, che dopo un attenta analisi risulta effettivamente immacolata, quindi penso proprio sia la cartuccia in regalo di base.

Forse dalla foto non si vede, ma in realtà la cartuccia è piena solamente per 1/3 circa della sua misura, non so come ma pur essendo intatta la plastica, penso che la componente acquosa dell'inchiostro sia riuscita nel tempo ad uscire.
Ad occhio mi sembra che l'inchiostro della cartuccia sia il Blu aurora e non il blu-nero, anche se immagino risulti molto più denso del normale in questo caso...
Stavo pensando in effetti di siringare la cartuccia così da poter utilizzare una gamma più ampia di inchiostri, però mi chiedevo, possono esserci questioni di trafilamento o fuoriuscita dell'inchiostro dall'imbocco della cartuccia? Particolari precauzioni?

SirVaco ha scritto: ↑sabato 12 maggio 2018, 13:10 In effetti andando a vedere gli inchiostri disponibili in cartuccia aurora, ne ho trovati 3: Nero; Blu; Blu-Nero.
Come si vede anche nella prima foto, all'interno dell'astuccio c'è anche una cartuccia, che penso sia quella che è stata messa in dotazione con la penna, che dopo un attenta analisi risulta effettivamente immacolata, quindi penso proprio sia la cartuccia in regalo di base.

Forse dalla foto non si vede, ma in realtà la cartuccia è piena solamente per 1/3 circa della sua misura, non so come ma pur essendo intatta la plastica, penso che la componente acquosa dell'inchiostro sia riuscita nel tempo ad uscire.
Ad occhio mi sembra che l'inchiostro della cartuccia sia il Blu aurora e non il blu-nero, anche se immagino risulti molto più denso del normale in questo caso...
Stavo pensando in effetti di siringare la cartuccia così da poter utilizzare una gamma più ampia di inchiostri, però mi chiedevo, possono esserci questioni di trafilamento o fuoriuscita dell'inchiostro dall'imbocco della cartuccia? Particolari precauzioni?

Allora: è del tutto normale che parte della componente acquosa dell'inchiostro con gli anni evapori. Quindi non preoccuparti. Puoi sicuramente siringare la cartuccia e ricaricarla: io lo faccio in continuazione con le mie Magellano e Hastil, e non ho mai avuto problemi di trafilamento dell'inchiostro. Puoi anche caricarle con degli inchiostri non proprietari in questo modo.

Anche io uso cartucce proprietarie Aurora caricate di volta in volta con inchiostri diversi; mi aiuto con una siringa. In questo periodo ho caricato la Marco Polo con nero Pelikan 4001, che rispetto al nero Aurora tende al grigino, ma - diciamo così - sfina il tratto della penna.
E sulle carte comuni la differenza si apprezza. Se poi decidi di scrivere su fogli Rhodia o Clairefontaine, che sono un pochino patinati e di grammatura superiore, usa pure le cartucce Aurora del colore che preferisci: la penna scivola e la carta non restituisce brutte sorprese.
Insomma, una gioia per la mano e per gli occhi!

Ottimo regalo io ho ritrovato da poco una Auretta anni 70 che mi fu regalata alla prima comunione e come tutti i regali fatti in queste occasioni è finito nel cassetto per più di 30 anni e ora che ho fatto il trasloco me la sono ritrovata intatta, anche io ho trovato le cartucce in dotazione ma prosciugate ma ho risolto con cartucce nuove dell'Auretta trovate da un rivenditore Buffetti della mia zona, per la prova scrittura non mi sono ancora deciso a provarla per la classica paura da nuovo e bello immacolato dovrò decidermi prima o poi

Syrok ha scritto: ↑lunedì 14 maggio 2018, 0:06 per la prova scrittura non mi sono ancora deciso a provarla per la classica paura da nuovo e bello immacolato dovrò decidermi prima o poi

Beh si in effetti posso capirti bene! Anche io in questo caso, sto ponderando molto accuratamente le mosse... in realtà nel mio caso è perché trovandomi per la prima volta di fronte ad una vintage, ed è la prima vintage della mia collezione, voglio trattarla bene
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In generale, ringrazio tutti per i preziosi suggerimenti e per la condivisione delle proprie esperienze in situazioni analoghe, è sempre utilissimo!
Vedendo che la tendenza del pennino della Marco Polo è quella di donare un tratto abbondante, mi sto orientando verso inchiostri magri, o comunque che non abbiamo spiumaggio, anche per ovviare ad una restrizione categorica della carta su cui scrivere...