Belle Epoque: la Swan Safety Screw Cap
Inviato: venerdì 4 maggio 2018, 22:22
31 maggio: la nave passeggeri Britannica RMS Titanic viene varata a Belfast. La RMS Olympic, la più grande nave di linea al mondo, inaugura il servizio transatlantico da Liverpool. 4 giugno: Re Vittorio Emanuele III inaugura il “Vittoriano” a Roma.
22 giugno: incoronazione di Re Giorgio V d’Inghilterra e della Regina Maria. 24 giugno: Domenico Pacini inizia una serie di misure di ionizzazione al largo dell'Accademia Navale di Livorno; grazie ad esse, dimostra la natura extraterrestre dei raggi cosmici.
22 Luglio: si corre il primo “Circuit of Britain”, gara aerea sportiva finanziata dal Daily Mail
8 agosto: Papa Pio X riduce a 7 anni l'età per la prima comunione, con la bolla pontificia Quam singulari.
9 settembre: prende il via il primo servizio di posta aerea al mondo, tra il nord di Londra e Windsor.
19 settembre: nasce in Inghilterra il futuro premio Nobel per la letteratura William Golding. 29 settembre: l’Italia dichiara guerra alla Turchia.
Siamo in piena “Belle Epoque” ed è proprio nel 1911 che Mabie Todd & Co. Ltd introduce, insieme al modello 300, la nuova stilografica Swan Safety Screw Cap. Si tratta di una penna in ebanite, con caricamento a contagocce (“eyedropper”) e pennino d’oro a 14 carati. Rimarrà in produzione, con tutta probabilità, almeno fino al 1920, quando il marchio britannico introdurrà la sua prima stilografica a levetta.
L’esemplare che vi presento oggi è in ottime condizioni, nonostante sia ormai centenario. Non solo il bel motivo decorativo a festoni è ancora molto ben visibile, ma v’è una quasi assoluta mancanza di viraggio, caso per la verità piuttosto raro. Non è stato effettuato alcun restauro.
E’ plausibile che l’alimentatore non sia quello originale, che probabilmente era del tipo doppio, cioè con due parti che alimentavano il pennino: una sottostante ed una sovrastante. Si trattava di un’architettura meno efficiente di quella, sviluppata in seguito, che vedete sull’esemplare raffigurato e che, pur perfezionata, viene utilizzata tuttora per le stilografiche moderne.
Immagino che il precedente proprietario di questa bella Swan abbia voluto procedere alla sostituzione dell’alimentatore proprio per rendere la penna più pratica.
La scritta ed il logo del marchio sono in perfette condizioni. Il corpo presenta anche una parte liscia, disponibile per eventuali incisioni personalizzate.
Il pennino è un classico Swan n. 2 flessibile con punta media, eccellente e molto piacevole da usare, sorretto benissimo nelle sue prestazioni da un alimentatore in ebanite che assicura un flusso mai magro, anche quando la flessibilità del pennino viene utilizzata senza risparmio. Del resto, Swan è rimasta famosa anche per i suoi pennini flessibili. E’ possibile che la “Swan n° 2” si rivolgesse ad un pubblico diverso da quello pensato per la coeva Swan 300, perché quest’ultima veniva normalmente dotata di pennini non flessibili, proposti in tre varianti alternative: Posting, Manifold e Stenograph.
Sapientemente lunga e piacevolmente svasata la sezione, nel complesso molto confortevole.
Il nome della stilografica prende ovviamente le mosse dal cappuccio che, contrariamente a quelli maggiormente in voga in quel periodo, era dotato di filettatura. Ed è proprio con questo cappuccio che Swan introduce il contro-cappuccio interno, che trova riscontro sulla sezione, per garantire una maggior tenuta ed evitare fuoriuscite d’inchiostro.
Ecco le caratteristiche principali della stilografica:
- materiale del corpo, del cappuccio e dell’alimentatore: ebanite
- pennino: oro 14 ct, di misura 2
- peso (scaricata): 9 gr
- lunghezza chiusa: 132 mm
- lunghezza aperta senza cappuccio: 125 mm
- lunghezza aperta con cappuccio calzato: 168 mm
- lunghezza del cappuccio:57 mm
- diametro del fusto: 9,5 mm
- diametro del cappuccio: 11,4 mm
- diametro medio della sezione: 7,1 mm
- lunghezza della sezione: 19 mm
Si tratta di una stilografica abbastanza sottile ma non piccola e con una capacità d’inchiostro notevole, vantaggio del resto comune a tutte le “eyedropper”.
Anche in questo caso, l’eleganza Swan emerge in tutta la sua evidenza: pur non essendo impreziosita da bande o fregi dorati, questa stilografica s’impone non solo per le qualità di scrittura ma anche per l’estetica e per una sobrietà che non sconfina in alcun modo nell’ordinarietà.
Frutto di una filosofia che ha caratterizzato per lungo tempo la migliore espressione dello stile britannico.