FountainPen.it Forum

Salve a tutti.
Ho trovato quasi per caso questa penna stilografica che ho scoperto essere di mio nonno. Sul pennino è scritto Waterman's Ideal Reg US mentre sulla base è inciso 42.
Mi piacerebbe saperne di più specialmente come si carica . Ho pulito il pennino lasciando a bagno la penna in un po' di acqua per alcuni giorni, e ora vorrei pulire anche il serbatoio e controllare se funziona, ma ho qualche premura a muovere o forzare qualunque cosa. l'incisione 18K sul corpo mi suggerisce di trattare la penna con gentilezza
Grazie

la foto non è un granchè...
la penna è bella, è certamente una Waterman 42 dei primi anni '30, penso rivestita dalla Ditta Kosca di Milano ...
il serbatoio e la penna sono un tutt'uno, metti la penna in un bicchiere col pennino almeno un pò rientrato rivolto
Verso l'alto .Riempita per quanto possibile con acqua e controlla ogni tanto se la rondella cilindrica sul fondo gira senza sforzo
mandando il pennino dentro e fuori...La penna si carica così, mettendoci l'inchiostro con un contagocce....
Per comprendere bene guarda qui sopra, su Fountainpen.it Wiki,alla voce Sistema di carica tipo "Safety"....

Grazie. La rondella gira molto bene, senza attriti e il pennino entra ed esce tranquillamente. Ora proverò a caricarla seguendo le indicazioni sul wiki.
Mi hai incuriosito e faccio qualche domanda. Per quanto riguarda questo tipo di penne, se ho capito bene la Waterman produceva lo "scheletro" della penna che veniva poi rivestito da ditte locali?
Questo tipo di rivestimento era industriale o era diverso per ogni penna?
Grazie per ogni altra informazione

No, non si trattava di "scheletri" ma di penne complete, generalmente in ebanite nera ( più raramente
red ripple o rossa)...
Quindi dentro la tua penna c'è una Wat.42 nera di serie, fabbricata ovviamente negli U.S.A, che
veniva rivestita da ditte specializzate usando del semplice lamierino di ottone laminato in
oro, o anche in qualche caso in argento o in oro massiccio, con decori più o meno complessi
(la tua ha anche dei piccoli particolari ornamantali in smalti colorati)...
Gli artigiani italiani erano senza paragone i migliori al mondo per abilità e fantasia...
Ti metto una foto di alcune delle mie Wat. 42, tutte rivestite in Italia...

Complimenti, si tratta di una gran bella penna. Come ti ha detto Massimo, il sistema viene usualmente chiamato "safety", ed è descritto qui:

https://www.fountainpen.it/Safety_filler

Se il pennino rientra metti la penna in un bicchiere rivolta verso l'alto e riempi il fusto d'acqua con il contagocce a raso. Poi lasciala li per un po' di tempo, dopo tutti questi anni la guarnizione sul fondo potrebbe aver perso tenuta (questo il motivo del bicchiere). Se non perde chiudila con il tappo e mettila a testa in giù, per verificare che tenga anche la chiusura del cappuccio (lo fa quasi sempre, ma meglio aver paura che inchiostrarsi...)

Simone

Aggiungo di stare attento a non forzare la rotazione sui fondo corsa.
Tutto il meccanismo è in ebanite, materiale molto fragile.
Dentro c'e' una spirale che spesso viene rotta da manovre inaccorte di coloro che rinvengono tali penne e che non sono a conoscenza della loro fragilità.

Grazie per i consigli. Metto in pratica e vi faccio sapere.
Ps. Carine le sorelline della mia Waterman

Ho riempito la penna col contagocce e l'ho tenuta in verticale verso l'alto tutta la notte e non ha perso niente. Lo stesso tenuta in verticale verso il basso con il cappuccio, nessuna perdita.
Estraendo di nuovo il pennino con la penna rivolta verso l'alto ho provato a "scrivere". La penna ha lasciato delle linee pulite con un po' dell'inchiostro blu che doveva essere ancora nella penna.
In compenso ho scoperto che girare la penna verso il basso con il pennino rientrato e senza cappuccio può non essere una grande idea.

Ottima scoperta , ricorda sempre di tenerla in posizione verticale con la sezione rivolta verso l' alto quando la chiudi e apri. Estrai il pennino e poi puoi girarla.