Sailor 1911 Naginata-Togi
Inviato: giovedì 19 aprile 2018, 15:09
Quando scelgo una penna, lo faccio solitamente perché mi piace da un punto di vista estetico, perché ha qualcosa di particolare o perché scrive particolarmente bene.
Questa penna, a mio modesto parere, ha tutti e tre i requisiti.
È una penna che mi piace, nella sua semplice classicità, ha un pennino particolare, il Naginata-Togi in oro 21 kt e scrive davvero davvero bene.
Tra l’altro è come fosse la cornice di un quadro già molto “ricco”: si scelgono sempre cornici molto semplici per opere molto elaborate.
E’ proprio questo il caso.
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Le dimensioni:
Lunghezza da chiusa: 13,5 cm
Lunghezza da aperta con cappuccio 15,4
Peso 23,2 gr
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Tutti quanti conosciamo la Sailor o meglio la Sailor Pen Co. Ltd, una delle case giapponesi produttrici di penne di maggiore rilievo che si contende il trono (del crisantemo) con la Pilot.
Questo modello - la 1911 - vuole celebrare l’anno di nascita dichiarato della casa nipponica ed un modello in commercio oramai da quasi 30 anni.
Alla nascita in verità, era una fabbrica di munizioni, presto riconvertita, ma tant’è.
La penna è in resina e le finiture del mio modello sono in oro.
Il caricamento è a cartucce proprietarie/converter.
Del resto se una penna con un pennino così avesse avuto anche il caricamento a stantuffo, l’avremmo dovuta annoverare tra le penne di lusso.
Certo non è una penna economica, ma mi sembra esistano penne al cui prezzo va aggiunto uno zero dopo, che non scrivono bene neppure la metà di questa.
Il pennino è un’opera d’arte.
Già normalmente, sulla scorrevolezza dei pennini Sailor non si discute.
A mio parere questo è ineguagliabile.
Il papà di questo pennino è il maestro Nobuyoshi Nagahara specialista per oltre 60 anni, oramai in pensione.
Si deve a lui l’aver ripreso una tecnica persa da tempo per far rinascere il pennino "Naginata-Togi" (spada lunga giapponese).
La forma caratteristica con la punta un pò più lunga e spessa, consente di scrivere pressoché in tutte le posizioni, rilasciando un tratto diverso a seconda dell’inclinazione, conferendo così un movimento ricco di personalità alla scrittura.
Inutile dire che con un inchiostro con un buon shading l’effetto è incredibile.
Io ho preso il pennino Fm – medio fine.
E’ la mia misura di tratto ideale anche se in questa penna è un po' più largo dell’ordinario Sailor.
A segnalare la particolarità del pennino, sul fianco è inciso NMF Naginata Medium Fine.
Io non ho molto altro da dire, oltre al fatto che adoro i pennini Sailor.
Mai trovato dei pennini così.
Alcuni forse un pochino rigidi per i gusti di alcuni.
Rigidità un po' meno evidente nei pennini 21 kt rispetto al 14kt.
Secondo me, una penna da avere.
Sayōnara.
Questa penna, a mio modesto parere, ha tutti e tre i requisiti.
È una penna che mi piace, nella sua semplice classicità, ha un pennino particolare, il Naginata-Togi in oro 21 kt e scrive davvero davvero bene.
Tra l’altro è come fosse la cornice di un quadro già molto “ricco”: si scelgono sempre cornici molto semplici per opere molto elaborate.
E’ proprio questo il caso.
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Le dimensioni:
Lunghezza da chiusa: 13,5 cm
Lunghezza da aperta con cappuccio 15,4
Peso 23,2 gr
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Tutti quanti conosciamo la Sailor o meglio la Sailor Pen Co. Ltd, una delle case giapponesi produttrici di penne di maggiore rilievo che si contende il trono (del crisantemo) con la Pilot.
Questo modello - la 1911 - vuole celebrare l’anno di nascita dichiarato della casa nipponica ed un modello in commercio oramai da quasi 30 anni.
Alla nascita in verità, era una fabbrica di munizioni, presto riconvertita, ma tant’è.
La penna è in resina e le finiture del mio modello sono in oro.
Il caricamento è a cartucce proprietarie/converter.
Del resto se una penna con un pennino così avesse avuto anche il caricamento a stantuffo, l’avremmo dovuta annoverare tra le penne di lusso.
Certo non è una penna economica, ma mi sembra esistano penne al cui prezzo va aggiunto uno zero dopo, che non scrivono bene neppure la metà di questa.
Il pennino è un’opera d’arte.
Già normalmente, sulla scorrevolezza dei pennini Sailor non si discute.
A mio parere questo è ineguagliabile.
Il papà di questo pennino è il maestro Nobuyoshi Nagahara specialista per oltre 60 anni, oramai in pensione.
Si deve a lui l’aver ripreso una tecnica persa da tempo per far rinascere il pennino "Naginata-Togi" (spada lunga giapponese).
La forma caratteristica con la punta un pò più lunga e spessa, consente di scrivere pressoché in tutte le posizioni, rilasciando un tratto diverso a seconda dell’inclinazione, conferendo così un movimento ricco di personalità alla scrittura.
Inutile dire che con un inchiostro con un buon shading l’effetto è incredibile.
Io ho preso il pennino Fm – medio fine.
E’ la mia misura di tratto ideale anche se in questa penna è un po' più largo dell’ordinario Sailor.
A segnalare la particolarità del pennino, sul fianco è inciso NMF Naginata Medium Fine.
Io non ho molto altro da dire, oltre al fatto che adoro i pennini Sailor.
Mai trovato dei pennini così.
Alcuni forse un pochino rigidi per i gusti di alcuni.
Rigidità un po' meno evidente nei pennini 21 kt rispetto al 14kt.
Secondo me, una penna da avere.
Sayōnara.