OMAS 555/S e OMAS 620
Inviato: domenica 8 aprile 2018, 23:32
Direttamente dai primi anni Novanta ecco a voi una piccola Omas 555. La penna era presente in un catalogo del 1991. Giaceva nuova da oltre cinque lustri in una cartoleria.
È andata a tenere compagnia a una 620 arancio, anni Ottanta che sembra la sua gemella povera; ha infatti un pennino in acciaio dorato, mentre la nostra monta un bel pennino in oro 18 carati.
Entrambe le penne hanno il caricamento a stantuffo.
Come dicevo la penna, in resina vegetale nera, risponde al nome 555/S, della collezione "Arte Italiana". La numerazione va da 557 in giù, a seconda della dimensione, dalla più grande alla più piccola. "S" sta per "ogivale", mentre "F" era la penna sfaccettata.
La 620 invece presenta un color arancio corallo molto piacevole.
Le misure per entrambe:
Aperta 12 cm
Chiusa 13,3 cm
Calzata 15,7 cm
Diametro cappuccio 1,15 cm
La penna, pur di dimensioni ridotte, è comoda e leggera e, una volta calzata risulta ben bilanciata.
La 555/S si distingue dalla 620 per la tripla veretta e il diverso disegno del fermaglio, decisamente più lungo e dalla forma diversa, sfaccettato per la 620, come le vecchie Paragon e liscio per la 555/S, come la Ogiva.
Il pennino della 555 è fine, in oro 18 carati, con la consueta freccia Omas, molto bello ed elegante. Il pennino della 620 è in acciaio dorato, con la semplice scritta OMAS in stampatello maiuscolo piuttosto squadrato e la lettera M a indicare la misura media.
Scrivono entrambe molto bene. Il pennino in oro è fine ma non finissimo, dalla portata generosa.
Il medio della corallo è un bel medio pieno, scorrevole e, anche in questo caso, decisamente succoso.
Montano entrambe conduttori in ebanite scalettati, tipici di Omas, molto belli.
Che dire: una simpatica coppia di piccolette da uso quotidiano. Ho deciso di usarle in questi giorni inchiostrate con un Parker Ebony Black Made in UK e con un Sailor Kin-Mokusei, della serie "Stagioni".
È andata a tenere compagnia a una 620 arancio, anni Ottanta che sembra la sua gemella povera; ha infatti un pennino in acciaio dorato, mentre la nostra monta un bel pennino in oro 18 carati.
Entrambe le penne hanno il caricamento a stantuffo.
Come dicevo la penna, in resina vegetale nera, risponde al nome 555/S, della collezione "Arte Italiana". La numerazione va da 557 in giù, a seconda della dimensione, dalla più grande alla più piccola. "S" sta per "ogivale", mentre "F" era la penna sfaccettata.
La 620 invece presenta un color arancio corallo molto piacevole.
Le misure per entrambe:
Aperta 12 cm
Chiusa 13,3 cm
Calzata 15,7 cm
Diametro cappuccio 1,15 cm
La penna, pur di dimensioni ridotte, è comoda e leggera e, una volta calzata risulta ben bilanciata.
La 555/S si distingue dalla 620 per la tripla veretta e il diverso disegno del fermaglio, decisamente più lungo e dalla forma diversa, sfaccettato per la 620, come le vecchie Paragon e liscio per la 555/S, come la Ogiva.
Il pennino della 555 è fine, in oro 18 carati, con la consueta freccia Omas, molto bello ed elegante. Il pennino della 620 è in acciaio dorato, con la semplice scritta OMAS in stampatello maiuscolo piuttosto squadrato e la lettera M a indicare la misura media.
Scrivono entrambe molto bene. Il pennino in oro è fine ma non finissimo, dalla portata generosa.
Il medio della corallo è un bel medio pieno, scorrevole e, anche in questo caso, decisamente succoso.
Montano entrambe conduttori in ebanite scalettati, tipici di Omas, molto belli.
Che dire: una simpatica coppia di piccolette da uso quotidiano. Ho deciso di usarle in questi giorni inchiostrate con un Parker Ebony Black Made in UK e con un Sailor Kin-Mokusei, della serie "Stagioni".