Noodler's Boston Safety pen
Inviato: giovedì 5 aprile 2018, 12:49
A gentile richiesta!
Noodler’s ha realizzato questa penna la cui forma ed il sistema di caricamento, nonché il materiale usato, ha subito catturato il mio interesse.
Il prezzo peraltro interessante: circa 50 euro.
Dimensioni:
Chiusa 15.4 – Aperta a pennino dentro: 14 - Aperta a pennino fuori 13,5
La penna è realizzata in ebanite (materiale che adoro) nera con finiture cromate ed è una safety: Il pennino è retrattile nel corpo, in questo modo quando si carica la penna questo è completamente immerso nell'inchiostro, a differenza di qualsiasi altro tipo di penna.
È una penna che richiede una certa accortezza nell’apertura e nella chiusura il che a mio avviso la rende ancora più interessante, perché è una cosa nuova – per le penne di oggi – sebbene questo sistema di caricamento appartenga ad altra epoca.
Dal nostro wiki: Il safety filler nasce negli Stati Uniti nell'ultimo decennio del 1800, benché non sia possibile definirne in maniera precisa un inventore, se ne attribuisce se non l'invenzione almeno l'introduzione massiccia sul mercato alla Waterman, che è stato il principale produttore statunitense ad adottarlo su larga scala. Esso però ha avuto un successo molto più grande in Europa, dove all'inizio del secolo praticamente tutti i produttori (ed in particolare quelli tedeschi, fra cui spicca la Kaweco, che ne realizzò anche alcuni sviluppi) facevano uso di questo sistema, e dove è rimasto in produzione molto più a lungo.
Benché lo sia classificato, forse ingiustamente, fra i sistemi di caricamento primitivi, in realtà il safety filler ha resistito sul mercato molto più a lungo di altri sistemi di riempimento creati in periodi successivi. In particolare, in Europa si trovano in produzione modelli di serie che lo utilizzano fino a tutti gli anni '20. A causa del suo valore storico, che lo vede essere sostanzialmente il primo sistema meccanico dedicato al riempimento della penna, esso continua a riscuotere un innegabile interesse da parte dei collezionisti, molti dei quali hanno una particolare predilezione per le penne rientranti.
Così come richiede accortezza nel caricamento: è fortemente suggerito un contagocce, in dotazione peraltro a diversi inchiostri Noodler’s.
Personalmente mi sarei aspettato di trovarlo nella confezione che invece è come tradizione Noodler’s una semplice scatola in cartone con il solito foglio di istruzione.
Lo stesso non può dirsi nell’utilizzo: una volta aperta o chiusa, la penna è “sicura”.
Sempre in pieno stile Noodler’s la penna è facilmente smontabile a mano senza l’uso di alcun attrezzo.
La penna è dotata di un pennino in acciaio semi flessibile in larghezza fine: per lo meno così dice la casa madre.
Personalmente ritengo semi flessibile quello che la Noodler’s da per flessibile (vedi pennino della AHAB) di conseguenza questo è solo un pennino un po' morbido ma comunque che consente alcune piccole variazioni di tratto e con una certa pressione.
L’utilizzo della penna è gradevole, ma personalmente non trovo alcun elemento che meriti menzione.
E’ una penna che si acquista per l’originalità, per quel sapore antico che dona e perché ti costringe a fare le cose con un po' di calma: vi pare poco?
Noodler’s ha realizzato questa penna la cui forma ed il sistema di caricamento, nonché il materiale usato, ha subito catturato il mio interesse.
Il prezzo peraltro interessante: circa 50 euro.
Dimensioni:
Chiusa 15.4 – Aperta a pennino dentro: 14 - Aperta a pennino fuori 13,5
La penna è realizzata in ebanite (materiale che adoro) nera con finiture cromate ed è una safety: Il pennino è retrattile nel corpo, in questo modo quando si carica la penna questo è completamente immerso nell'inchiostro, a differenza di qualsiasi altro tipo di penna.
È una penna che richiede una certa accortezza nell’apertura e nella chiusura il che a mio avviso la rende ancora più interessante, perché è una cosa nuova – per le penne di oggi – sebbene questo sistema di caricamento appartenga ad altra epoca.
Dal nostro wiki: Il safety filler nasce negli Stati Uniti nell'ultimo decennio del 1800, benché non sia possibile definirne in maniera precisa un inventore, se ne attribuisce se non l'invenzione almeno l'introduzione massiccia sul mercato alla Waterman, che è stato il principale produttore statunitense ad adottarlo su larga scala. Esso però ha avuto un successo molto più grande in Europa, dove all'inizio del secolo praticamente tutti i produttori (ed in particolare quelli tedeschi, fra cui spicca la Kaweco, che ne realizzò anche alcuni sviluppi) facevano uso di questo sistema, e dove è rimasto in produzione molto più a lungo.
Benché lo sia classificato, forse ingiustamente, fra i sistemi di caricamento primitivi, in realtà il safety filler ha resistito sul mercato molto più a lungo di altri sistemi di riempimento creati in periodi successivi. In particolare, in Europa si trovano in produzione modelli di serie che lo utilizzano fino a tutti gli anni '20. A causa del suo valore storico, che lo vede essere sostanzialmente il primo sistema meccanico dedicato al riempimento della penna, esso continua a riscuotere un innegabile interesse da parte dei collezionisti, molti dei quali hanno una particolare predilezione per le penne rientranti.
Così come richiede accortezza nel caricamento: è fortemente suggerito un contagocce, in dotazione peraltro a diversi inchiostri Noodler’s.
Personalmente mi sarei aspettato di trovarlo nella confezione che invece è come tradizione Noodler’s una semplice scatola in cartone con il solito foglio di istruzione.
Lo stesso non può dirsi nell’utilizzo: una volta aperta o chiusa, la penna è “sicura”.
Sempre in pieno stile Noodler’s la penna è facilmente smontabile a mano senza l’uso di alcun attrezzo.
La penna è dotata di un pennino in acciaio semi flessibile in larghezza fine: per lo meno così dice la casa madre.
Personalmente ritengo semi flessibile quello che la Noodler’s da per flessibile (vedi pennino della AHAB) di conseguenza questo è solo un pennino un po' morbido ma comunque che consente alcune piccole variazioni di tratto e con una certa pressione.
L’utilizzo della penna è gradevole, ma personalmente non trovo alcun elemento che meriti menzione.
E’ una penna che si acquista per l’originalità, per quel sapore antico che dona e perché ti costringe a fare le cose con un po' di calma: vi pare poco?