Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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dubbio
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dubbio
buonasera.
in vista di un acquisto futuro sarei indeciso tra questi tre modelli con caricamento a stantuffo:
aurora optima,
pelikan (400 o 600) nera
aurora 88
voi che consigliereste? per quali ragioni?
ed eventualmente quali sono le differenze a livello di capacità di inchiostro/autonomia (considerando pennino m)?
grazie a tutti
francesco
in vista di un acquisto futuro sarei indeciso tra questi tre modelli con caricamento a stantuffo:
aurora optima,
pelikan (400 o 600) nera
aurora 88
voi che consigliereste? per quali ragioni?
ed eventualmente quali sono le differenze a livello di capacità di inchiostro/autonomia (considerando pennino m)?
grazie a tutti
francesco
Francesco
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Re: dubbio
Caro Francesco,basileus 85 ha scritto:buonasera.
in vista di un acquisto futuro sarei indeciso tra questi tre modelli con caricamento a stantuffo:
aurora optima,
pelikan (400 o 600) nera
aurora 88
voi che consigliereste? per quali ragioni?
ed eventualmente quali sono le differenze a livello di capacità di inchiostro/autonomia (considerando pennino m)?
grazie a tutti
francesco
posso solo riassumerti le differenze tra le penne tra cui fare la scelta,tutte ottime.
Le Aurora hanno un tratto M più sottile di quello Pelikan e un pennino più rigido;comunque vanno benissimo.
La Optima,oltre che in resina nera,puoi sceglierla anche in auroloide screziata,una resina colorata con bellissime tonalità;costa comunque più del modello in resina nera.La 88 in resina costa un pò meno.Ma è prodotta solo in resina nera.
Le Pelikan M 400 e M 600 differiscono solo per le misure (la M 600 è più lunga),e rispetto alle Aurora hanno il vantaggio di un prezzo decisamente più basso.
Cordiali saluti
Alessandro
Re: dubbio
Sono tutte ottime penne !!
Le possiedo tutte e tre :
1) 88 Big con cappuccio millerighe e pennino M (che scrive però più sottile dell'M Montblanc ed ancora di più dell'M Pelikan)
2) Optima, che altro non è se non la 88 ma vestita in modo diverso; io ho l'emerald green sempre con punta M che però dà un tratto leggermente più largo della "sorella" 88Big.
3) Pelikan ma 1000 ( on 400 o 600) che avevo preso con punta M ma poi sono stato costretto a cambiare il pennino con un F. in quanto il tratto così largo non mi consentiva di scriverci sull'agenda ( problemi di spazi limitati tra una riga e l'altra e passaggio dell'inchiostro nel retro della pagina)
come scegli...scegli bene...anzi, direi che le puoi mettere in lista tutte e tre ; devi solo decidere quale comprare per prima
stefano
Le possiedo tutte e tre :
1) 88 Big con cappuccio millerighe e pennino M (che scrive però più sottile dell'M Montblanc ed ancora di più dell'M Pelikan)
2) Optima, che altro non è se non la 88 ma vestita in modo diverso; io ho l'emerald green sempre con punta M che però dà un tratto leggermente più largo della "sorella" 88Big.
3) Pelikan ma 1000 ( on 400 o 600) che avevo preso con punta M ma poi sono stato costretto a cambiare il pennino con un F. in quanto il tratto così largo non mi consentiva di scriverci sull'agenda ( problemi di spazi limitati tra una riga e l'altra e passaggio dell'inchiostro nel retro della pagina)
come scegli...scegli bene...anzi, direi che le puoi mettere in lista tutte e tre ; devi solo decidere quale comprare per prima
stefano
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Re: dubbio
Salve Francesco.
Un suggerimento, qui nella categoria 'Penne stilografiche' trovi l'indice delle recensioni di molte penne, magari
dagli un'occhiata.
Un suggerimento, qui nella categoria 'Penne stilografiche' trovi l'indice delle recensioni di molte penne, magari
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Kristy64
Re: dubbio
Gli amici Alessandro e Stefano ti hanno descritto le penne egregiamente , non saprei consigliarti meglio . Pertanto ora la scelta sta a te e decidere quale ti piace di più esteticamente .
Salutoni .
Salutoni .
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Re: dubbio
grazie a tutti per i suggerimenti
(per Alessandro: non sono riuscito a rispondere con mp. comunque grazie per il consiglio)
per quanto riguarda le recensioni: le ho guardate...ed è proprio per questo motivo che sono stato indotto ad aprire questo post
volevo però chiedere un'altra cosa
le aurora citate si equivalgono e in caso di risposta negativa quali sono le differenze? (intendo capacità inchiostro e pennino)
e poi..
voi che ordine di acquisto scegliereste?
personalmente avendole viste dal vivo non so che fare
grazie ancora
francesco
(per Alessandro: non sono riuscito a rispondere con mp. comunque grazie per il consiglio)
per quanto riguarda le recensioni: le ho guardate...ed è proprio per questo motivo che sono stato indotto ad aprire questo post
volevo però chiedere un'altra cosa
le aurora citate si equivalgono e in caso di risposta negativa quali sono le differenze? (intendo capacità inchiostro e pennino)
e poi..
voi che ordine di acquisto scegliereste?
personalmente avendole viste dal vivo non so che fare
grazie ancora
francesco
Francesco
Re: dubbio
Caro Francesco, nel mio caso l'ordine di acquisto è statobasileus 85 ha scritto:grazie a tutti per i suggerimenti
(per Alessandro: non sono riuscito a rispondere con mp. comunque grazie per il consiglio)
per quanto riguarda le recensioni: le ho guardate...ed è proprio per questo motivo che sono stato indotto ad aprire questo post
volevo però chiedere un'altra cosa
le aurora citate si equivalgono e in caso di risposta negativa quali sono le differenze? (intendo capacità inchiostro e pennino)
e poi..
voi che ordine di acquisto scegliereste?
personalmente avendole viste dal vivo non so che fare
grazie ancora
francesco
1) Aurora 88 Big
2) Pelikan M 1000
3) Aurora Optima
l'ordine non l'ho scelto io ma il caso ...mi spiego :
La prima che volevo prendere era la M 1000, ma il mio fornitore di fiducia non l'aveva, quindi ho preso l'Aurora 88 Big che era disponibile , anche se nella mia lista era al 2°posto
La Optima poi è stata un vero colpo di fortuna...quella con la C maiuscola
un caro amico che ama le penne vintage me l'ha fatta prendere ad un ottimo prezzo .
Posso solo dirti che se ami le penne grandi, la M1000 è veramente affascinante.
Per metterti ancora di più in confusione ti dico che se all'epoca avessi conosciuto la Delta Gallery Douè, forse sarebbe stato il primo acquisto
a te la palla
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Re: dubbio
Secondo me le tre penne non si equivalgono. Pur non possedendone nessuna credo che le due Aurora siano di una fascia più alta delle M400 e M600. Forse solo a partire dalla M800 diventano confrontabili, anche in dimensioni.basileus 85 ha scritto:grazie a tutti per i suggerimenti
(per Alessandro: non sono riuscito a rispondere con mp. comunque grazie per il consiglio)
per quanto riguarda le recensioni: le ho guardate...ed è proprio per questo motivo che sono stato indotto ad aprire questo post
volevo però chiedere un'altra cosa
le aurora citate si equivalgono e in caso di risposta negativa quali sono le differenze? (intendo capacità inchiostro e pennino)
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voi che ordine di acquisto scegliereste?
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francesco
Per cui l'ordine di acquisto dipende anche da questa considerazione.
Poi, se ho capito bene, saresti interessato a un modello nero. In questo caso la Optima è su una fascia di prezzo confrontabile con la 88, mentre se prendessi in considerazione i modelli in "auroloide" ti costerebbe certamente di più (a meno di non andare sulle 88 in argento oro e via dicendo...)
Inoltre mi pare di poter dire che la Optima è un po' più piccola della 88, oltre che di forma diversa.
Giuseppe
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Re: dubbio
aurora optima, pelikan (400 o 600), aurora 88 quale scegliere? Si tratta di penne molto belle che trasmettono differenti sensazioni ergo non è facile suggerire una classifica. Evito di recensire le penne da un punto di vista tecnico poiché sono certo che in rete si possano trovare informazioni molto più dettagliate e puntuali di quelle che posso fornire io, mi limito a fornire le sensazioni, del tutto personali ed in quanto tali opinabili, della mia personale esperienza con le tre penne citate.
Aurora Optima, versione commemorativa del 75° anniversario di colore rosso: il pennino è un pennello morbido e scorrevole. Danza sul foglio senza incertezze, scorrevole con un tratto perfetto. Le dimensioni minute la fanno quasi scomparire nella mano se utilizzata senza il cappuccio innestato, cosa per me abituale, ma anche con il cappuccio innestato non si avverte nessuno sbilanciamento della penna. Lo stantuffo scorre nel corpo della penna offrendo una tenue resistenza che trasmette una piacevole sensazione di solidità. Il colore rosso è stupefacente al pari di altre optima come la mare o la sole. Non mi si chieda di trovare difetti in questa penna, non ne sono capace.
Aurora 88: quella in mio possesso è datata 1975 ed acquistata "nuova" poco più di un lustro or sono. L'ho trovata nella cassaforte di un'oreficeria che stava chiudendo i battenti, per raggiunti limiti d'età del proprietario. Il pennino è semplicemente splendido: flessibile quanto basta per capire il mio umore e trasmetterlo senza incertezze sul foglio, danza fluido con un leggero fruscio. A differenza della optima e della Pelikan il pennino pare incontrare una maggiore resistenza da parte del foglio. Il corpo della penna ha una misura molto confortevole per una mano di dimensioni medie come la mia, ma con il cappuccio innestato sul fondello risulta un poco sbilanciata all'indietro, ma come già detto io scrivo con il cappuccio posato sul tavolo sicché . . . Lo stantuffo si muove senza incertezze, offrendo una leggera resistenza che come per la optima trasmette una piacevole sensazione di buona qualità costruttiva.
Pelikan 400: Ultimo acquisto in ordine di tempo è la più sottile del lotto preso in considerazione. Il pennino è un piccolo capolavoro di fluidità e scorrevolezza ma poco incline ad interpretare "l'umore" di chi scrive. Di carattere evidentemente teutonico forse abbisogna di un tempo maggiore per dare confidenza. Mi piace molto la reattività nella scrittura che non cede neppure di fronte agli svolazzi improvvisi di una mano leggera come la mia. Contrariamente a quanto si possa pensare la qualità percepita è un poco al di sotto delle due italiane, ma solo per particolari di nessuna importanza quali il quasi impercettibile "gioco" del cappuccio una volta chiusa la penna e la quasi assenza di resistenza nel movimento dello stantuffo. Il verde striato del fusto è a dir poco splendido ma per una corretta valutazione della quantità d'inchiostro non è la soluzione migliore. Resta il fatto che se volessi regalarmi una nuova penna non avrei remore nell'acquistare una Pelikan, magari una 600
Spero di non avere trasmesso ulteriore confusione e mi permetto un consiglio forse un po' superficiale; trattandosi di penne eccellenti ritengo che la scelta non possa che cadere su quella che impugnata pare dica: "sono io la tua penna.
Arst
Aurora Optima, versione commemorativa del 75° anniversario di colore rosso: il pennino è un pennello morbido e scorrevole. Danza sul foglio senza incertezze, scorrevole con un tratto perfetto. Le dimensioni minute la fanno quasi scomparire nella mano se utilizzata senza il cappuccio innestato, cosa per me abituale, ma anche con il cappuccio innestato non si avverte nessuno sbilanciamento della penna. Lo stantuffo scorre nel corpo della penna offrendo una tenue resistenza che trasmette una piacevole sensazione di solidità. Il colore rosso è stupefacente al pari di altre optima come la mare o la sole. Non mi si chieda di trovare difetti in questa penna, non ne sono capace.
Aurora 88: quella in mio possesso è datata 1975 ed acquistata "nuova" poco più di un lustro or sono. L'ho trovata nella cassaforte di un'oreficeria che stava chiudendo i battenti, per raggiunti limiti d'età del proprietario. Il pennino è semplicemente splendido: flessibile quanto basta per capire il mio umore e trasmetterlo senza incertezze sul foglio, danza fluido con un leggero fruscio. A differenza della optima e della Pelikan il pennino pare incontrare una maggiore resistenza da parte del foglio. Il corpo della penna ha una misura molto confortevole per una mano di dimensioni medie come la mia, ma con il cappuccio innestato sul fondello risulta un poco sbilanciata all'indietro, ma come già detto io scrivo con il cappuccio posato sul tavolo sicché . . . Lo stantuffo si muove senza incertezze, offrendo una leggera resistenza che come per la optima trasmette una piacevole sensazione di buona qualità costruttiva.
Pelikan 400: Ultimo acquisto in ordine di tempo è la più sottile del lotto preso in considerazione. Il pennino è un piccolo capolavoro di fluidità e scorrevolezza ma poco incline ad interpretare "l'umore" di chi scrive. Di carattere evidentemente teutonico forse abbisogna di un tempo maggiore per dare confidenza. Mi piace molto la reattività nella scrittura che non cede neppure di fronte agli svolazzi improvvisi di una mano leggera come la mia. Contrariamente a quanto si possa pensare la qualità percepita è un poco al di sotto delle due italiane, ma solo per particolari di nessuna importanza quali il quasi impercettibile "gioco" del cappuccio una volta chiusa la penna e la quasi assenza di resistenza nel movimento dello stantuffo. Il verde striato del fusto è a dir poco splendido ma per una corretta valutazione della quantità d'inchiostro non è la soluzione migliore. Resta il fatto che se volessi regalarmi una nuova penna non avrei remore nell'acquistare una Pelikan, magari una 600
Spero di non avere trasmesso ulteriore confusione e mi permetto un consiglio forse un po' superficiale; trattandosi di penne eccellenti ritengo che la scelta non possa che cadere su quella che impugnata pare dica: "sono io la tua penna.
Arst
ho paura, ma faccio finta di nulla e tiro dritto
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Re: dubbio
Stavo per scriverlo io. Non avrei potuto scegliere parole migliori.Arst64 ha scritto: Spero di non avere trasmesso ulteriore confusione e mi permetto un consiglio forse un po' superficiale; trattandosi di penne eccellenti ritengo che la scelta non possa che cadere su quella che impugnata pare dica: "sono io la tua penna.
Arst
Aggiungo una cosetta per basileus 85, sperando di non creargli confusione.
Oltre alla parte ergonomica (per me fondamentale; mi stanco con le penne troppo sottili), se intendi usarla prendi quella di cui "ti vergogni di meno".
E' un consiglio che ho ritrovato recentemente su un libro che non leggevo da tempo.
L'autore dice che spesso compriamo penne che ci fanno innamorare, ma poi per un motivo o per l'altro le lasciamo nel cassetto.
Uno dei motivi per lasciarla nel cassetto potrebbe essere che non ti ci senti a tuo agio con gli altri per qualche motivo.
A me ad esempio succede alle riunioni con quasi tutti i modelli d'oro dorati o col tappo d'oro.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Re: dubbio
Ottimo suggerimento!!!Ottorino ha scritto:Arst64 ha scritto: Oltre alla parte ergonomica (per me fondamentale; mi stanco con le penne troppo sottili), se intendi usarla prendi quella di cui "ti vergogni di meno".
E' un consiglio che ho ritrovato recentemente su un libro che non leggevo da tempo.
L'autore dice che spesso compriamo penne che ci fanno innamorare, ma poi per un motivo o per l'altro le lasciamo nel cassetto.
Uno dei motivi per lasciarla nel cassetto potrebbe essere che non ti ci senti a tuo agio con gli altri per qualche motivo.
A me ad esempio succede alle riunioni con quasi tutti i modelli d'oro dorati o col tappo d'oro.
Di fatto capita anche a me con le penne completamente in oro o dorate, ma non avevo ancora "oggettivato" la questione!
Grazie.
Re: dubbio
Sinceramente le penne che compro mi piacciono e non capisco di cosa dovrei vergognarmi....anzi a volte, nelle riunioni, è molto bello mettere in difficoltà chi vuole fare lo "sgaggio" tirando fuori dal taschino la solita Montblanc a sfera
stefano
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Re: dubbio
Riguardo alla meccanica,pennino e capacità di inchiostro della 88 e della Optima,sono le stesse;la Optima è solo un pò più corta della 88.basileus 85 ha scritto:grazie a tutti per i suggerimenti
(per Alessandro: non sono riuscito a rispondere con mp. comunque grazie per il consiglio)
per quanto riguarda le recensioni: le ho guardate...ed è proprio per questo motivo che sono stato indotto ad aprire questo post
volevo però chiedere un'altra cosa
le aurora citate si equivalgono e in caso di risposta negativa quali sono le differenze? (intendo capacità inchiostro e pennino)
e poi..
voi che ordine di acquisto scegliereste?
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grazie ancora
francesco
Le Pelikan costano ovviamente meno,anche perchè un confronto con quei modelli Aurora,di fascia alta,può essere fatto,come è stato giustamente detto,con la Pelikan M 800.Ma riguardo alla M 400 e M 600 nulla da dire.Io sceglierei in ordine di acquisto a seconda della comodità del portafogli.
Cordiali saluti
Alessandro
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Re: dubbio
Ho usato "ti vergogni di meno" tra virgolette per cercare di comunicare un tono della frase.rembrandt54 ha scritto:Sinceramente le penne che compro mi piacciono e non capisco di cosa dovrei vergognarmi....anzi a volte, nelle riunioni, è molto bello mettere in difficoltà chi vuole fare lo "sgaggio" tirando fuori dal taschino la solita Montblanc a sfera
stefano
Il senso che volevo comunicare non è letterale.
Voglio dire una cosa del tipo:
di tutte le camicie dell'armadio, ce n'e' sempre una in cui ti ci senti a posto indipendentemente dall'occasione.
Ma questa camicia non è necessariamente ne' quella più alla moda, ne' quella piu' nuova, ne quella piu' costosa, ne' quella .....
E' semplicemente "quella che ti piace avere addosso" e che ti dispiace MOLTO quando o si macchia o si strappa o semplicemente quando la devi buttare per raggiunti limiti di servizio.
Auguro a basileus di trovare una cosa del genere tra le tre penne che nomina.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Re: dubbio
Tranquillo Ottorino...ti avevo capito...siamo molto simili....era solo che volevo "ruzzare" un pò...Ottorino ha scritto:Ho usato "ti vergogni di meno" tra virgolette per cercare di comunicare un tono della frase.rembrandt54 ha scritto:Sinceramente le penne che compro mi piacciono e non capisco di cosa dovrei vergognarmi....anzi a volte, nelle riunioni, è molto bello mettere in difficoltà chi vuole fare lo "sgaggio" tirando fuori dal taschino la solita Montblanc a sfera
stefano
Il senso che volevo comunicare non è letterale.
Voglio dire una cosa del tipo:
di tutte le camicie dell'armadio, ce n'e' sempre una in cui ti ci senti a posto indipendentemente dall'occasione.
Ma questa camicia non è necessariamente ne' quella più alla moda, ne' quella piu' nuova, ne quella piu' costosa, ne' quella .....
E' semplicemente "quella che ti piace avere addosso" e che ti dispiace MOLTO quando o si macchia o si strappa o semplicemente quando la devi buttare per raggiunti limiti di servizio.
Auguro a basileus di trovare una cosa del genere tra le tre penne che nomina.