Il problema della spirale di una mini-rientrante
Inviato: giovedì 15 marzo 2018, 14:08
L'amico Maxpop mi ha chiesto aiuto nel reperire le parti mancanti di una piccola (ma piccola piccola!) rientrante laminata decisamente graziosa e per di più nobilitata da un pennino ANCORA. In pratica mancano la spirale e l'alberino con la relativa rotella che serve ad azionarlo. Sono invece presenti l'alberino superiore, che comprende anche il diffusore, ed il fondello conico rivestito con lamina dorata. C'eravamo scambiati alcuni messaggi per verificare se disponevo di qualche ricambio adeguato, ma risultando troppe le variabili (diametro esterno, interno, lunghezza) e poco stimabili i margini di adattabilità, concordiamo sull'opportunità di spedirmi la penna.
Purtroppo mi accorgo subito che le spirali che possiedo, per quanto piccole, sono eccessivamente grandi per questa penna e la speranza di poterne ridurre il diametro esterno svanisce constatando che anche il diametro interno è eccessivo e quindi lo spessore diventerebbe impalpabile.
Purtroppo è un problema frequente: le safety di dimensioni micro sono poco diffuse, le parti del meccanismo, spirale in primis, sono esili e delicate; la somma delle cose fa si che la domanda di questi ricambi è di molto superiore all'offerta.
Insomma, un pò che mi spiaceva non aiutare l'amico partenopeo, un pò che il suddetto sta diventando troppo baravo nelle riparazioni e c'è la necessità di ristabilire le distanze , decido di tentare una cosa che non ho mai fatto: ricostruire una spirale.
Arrivo a questa decisione pensando che in fin dei conti forse la cosa è meno difficile di quanto possa apparire. Purtroppo la documentazione fotografica è un pò carente ma quando sono preso da questi esperimenti il flusso di pensieri mal tollera di essere interrotto.
Comunque sia l'idea è quella di partire da una barretta di ebanite piena (nello specifico utilizzerò l'alberino di una rientrante di dimensioni standard) sulla cui superficie tracciare la spirale con un seghetto da traforo.
Seguendo questa, approfondendo ed allargando il taglio con una piccola lima piatta realizzo il solco. Una volta che l'intaglio è stato definito passo a forare la barretta. Logicamente è essenziale che il foro sia precisamente sull'asse. Penso che con molta pazienza ed opportuni supporti si potrebbe utilizzare anche un trapano a colonna, ma avendo a disposizione il solito tornietto quasi-giocattolo, l'operazione risulta molto semplificata. Ecco ancora un pò grezza la spirale realizzata. Per comprendere il livello di miniatura, vi dico le dimensioni: Lunghezza 26mm; diametro esterno 4,5mm; diametro interno 3mm. Non ho documentato la realizzazione dell'alberino inferiore col fondello e di altri microscopici particolari, tipo spinette ecc., ma il vero esperimento era la spirale.
Nota opportuna: nella maggior parte delle penne la spirale è doppia, ovvero ci sono due elicoidi opposti di 180° e all'interno del corpo sono ricavate due guide lungo i quali corre la spina che attraversa la predetta spirale. Naturalmente una cosa del genere sarebbe stata pressoché impossibile da realizzare a mano, ma è anche vero che ci sono penne illustri, quali le rientranti Montblanc che hanno la spirale singola. Forse si perde in questo modo un po' di fluidità, ma si guadagna indubbiamente in robustezza avendo una sola cava anziché due; in penne così piccole non è un vantaggio di poco conto.
Tornando alla penna di Massimo posso dire con una certa soddisfazione che funziona: ha qualche piccolo impuntamento che però supera senza troppe difficoltà. Se poi in futuro uscirà una spirale "originale" si potrà sempre sostituire.
Purtroppo mi accorgo subito che le spirali che possiedo, per quanto piccole, sono eccessivamente grandi per questa penna e la speranza di poterne ridurre il diametro esterno svanisce constatando che anche il diametro interno è eccessivo e quindi lo spessore diventerebbe impalpabile.
Purtroppo è un problema frequente: le safety di dimensioni micro sono poco diffuse, le parti del meccanismo, spirale in primis, sono esili e delicate; la somma delle cose fa si che la domanda di questi ricambi è di molto superiore all'offerta.
Insomma, un pò che mi spiaceva non aiutare l'amico partenopeo, un pò che il suddetto sta diventando troppo baravo nelle riparazioni e c'è la necessità di ristabilire le distanze , decido di tentare una cosa che non ho mai fatto: ricostruire una spirale.
Arrivo a questa decisione pensando che in fin dei conti forse la cosa è meno difficile di quanto possa apparire. Purtroppo la documentazione fotografica è un pò carente ma quando sono preso da questi esperimenti il flusso di pensieri mal tollera di essere interrotto.
Comunque sia l'idea è quella di partire da una barretta di ebanite piena (nello specifico utilizzerò l'alberino di una rientrante di dimensioni standard) sulla cui superficie tracciare la spirale con un seghetto da traforo.
Seguendo questa, approfondendo ed allargando il taglio con una piccola lima piatta realizzo il solco. Una volta che l'intaglio è stato definito passo a forare la barretta. Logicamente è essenziale che il foro sia precisamente sull'asse. Penso che con molta pazienza ed opportuni supporti si potrebbe utilizzare anche un trapano a colonna, ma avendo a disposizione il solito tornietto quasi-giocattolo, l'operazione risulta molto semplificata. Ecco ancora un pò grezza la spirale realizzata. Per comprendere il livello di miniatura, vi dico le dimensioni: Lunghezza 26mm; diametro esterno 4,5mm; diametro interno 3mm. Non ho documentato la realizzazione dell'alberino inferiore col fondello e di altri microscopici particolari, tipo spinette ecc., ma il vero esperimento era la spirale.
Nota opportuna: nella maggior parte delle penne la spirale è doppia, ovvero ci sono due elicoidi opposti di 180° e all'interno del corpo sono ricavate due guide lungo i quali corre la spina che attraversa la predetta spirale. Naturalmente una cosa del genere sarebbe stata pressoché impossibile da realizzare a mano, ma è anche vero che ci sono penne illustri, quali le rientranti Montblanc che hanno la spirale singola. Forse si perde in questo modo un po' di fluidità, ma si guadagna indubbiamente in robustezza avendo una sola cava anziché due; in penne così piccole non è un vantaggio di poco conto.
Tornando alla penna di Massimo posso dire con una certa soddisfazione che funziona: ha qualche piccolo impuntamento che però supera senza troppe difficoltà. Se poi in futuro uscirà una spirale "originale" si potrà sempre sostituire.