Omas Extra 351
Inviato: mercoledì 28 febbraio 2018, 16:29
Il ritrovamento
Si trovava in un mazzo di varie penne e subito ho notato il colore tartaruga, la clip e la fascetta del cappuccio che richiamavano un modello Omas.
Il mio pensiero
Mentre osservavo il gruppo di penne continuavo a collocarla nella sfera della Omas ma più guardavo il fondello, molto allungato, più mi assalivano dei dubbi.
Il primo contatto
Presa finalmente in mano ho svitato il cappuccio, la penna aveva un bel pennino in oro marchiato Columbus Extra 23 e un alimentatore in ebanite che continuava a gridare Omas! Ho proseguito la mia indagine visiva e sul fusto, tra lo sporco generale in cui versava la penna, ho scorto l' iscrizione "Omas Extra 351". La ricerca di informazioni
Confesso di non aver mai sentito parlare di questo modello, tantomeno di averlo visto in fotografia o di persona, ho chiesto delucidazioni ad un paio di amici esperti che subito mi hanno correto dicendomi che stavo parlando di una 361. Ho dedotto che il modello non fosse tanto conosciuto, da una ricerca sul web è apparsa la pagina del nostro Wiki che finalmente mi ha dato qualche utile indicazione.
Il modello
La Omas Extra 351 è stata prodotta solo nel 1950, rompendo la tradizione con tutte le altre Omas fino ad allora prodotte. Questo esperimento stilistico non deve essere stato gradito dal pubblico, unendo la difficoltà di produrre una penna che alterna faccette colorate in celluloide ad altre trasparenti unite tramite probabile incollaggio ne ha decretato una fine prematura e una scarsa commercializzazione. Il modello 351 veniva dotato di un pennino Omas Extra Lucens medio mentre il modello 352, più grande, aveva un pennino Extra Lucens grande.
Smontaggio, pulizia e sostituzione guarnizione
La penna versava in condizioni di sporcizia totale, fortunatamente aspirava ancora e l' ho riempita di acqua e messo a bagno anche il pennino. Dopo qualche ora la sezione si è svitata facilmente, ho estratto il pennino e lo stantuffo. Dal retro ho svitato il fondello e lavato bene tutto. Il sughero non era riutilizzabile, ho provveduto quindi a rifarlo e sostituirlo, lasciato una notte in olio di vaselina l' ho poi coperto di un velo di grasso al silicone. Il pennino
Un colpo di fortuna mi ha aiutato e sono riuscito a donare alla penna il suo pennino originale che non ha bisogno di spiegazioni riguardo flessibilità e scrittura. La trasparenza
La penna è stata usata ma una volta ripulita le sue trasparenze e i colori della celluloide sono riesplosi, oosservandola alla luce si possono apprezzare l' alternanza delle faccette e i colori della celluloide "tartaruga". Le dimensioni
Non è una grande penna in fatto di dimensioni, chiusa misura 132mm, senza cappuccio 122mm, con cappuccio calzato (non lo consiglio) 165 mm. Il pennino sporge per 23 mm.
Presentazione finale
Ecco la penna tirata a lucido, perfettamente funzionante e bellissima.
Si trovava in un mazzo di varie penne e subito ho notato il colore tartaruga, la clip e la fascetta del cappuccio che richiamavano un modello Omas.
Il mio pensiero
Mentre osservavo il gruppo di penne continuavo a collocarla nella sfera della Omas ma più guardavo il fondello, molto allungato, più mi assalivano dei dubbi.
Il primo contatto
Presa finalmente in mano ho svitato il cappuccio, la penna aveva un bel pennino in oro marchiato Columbus Extra 23 e un alimentatore in ebanite che continuava a gridare Omas! Ho proseguito la mia indagine visiva e sul fusto, tra lo sporco generale in cui versava la penna, ho scorto l' iscrizione "Omas Extra 351". La ricerca di informazioni
Confesso di non aver mai sentito parlare di questo modello, tantomeno di averlo visto in fotografia o di persona, ho chiesto delucidazioni ad un paio di amici esperti che subito mi hanno correto dicendomi che stavo parlando di una 361. Ho dedotto che il modello non fosse tanto conosciuto, da una ricerca sul web è apparsa la pagina del nostro Wiki che finalmente mi ha dato qualche utile indicazione.
Il modello
La Omas Extra 351 è stata prodotta solo nel 1950, rompendo la tradizione con tutte le altre Omas fino ad allora prodotte. Questo esperimento stilistico non deve essere stato gradito dal pubblico, unendo la difficoltà di produrre una penna che alterna faccette colorate in celluloide ad altre trasparenti unite tramite probabile incollaggio ne ha decretato una fine prematura e una scarsa commercializzazione. Il modello 351 veniva dotato di un pennino Omas Extra Lucens medio mentre il modello 352, più grande, aveva un pennino Extra Lucens grande.
Smontaggio, pulizia e sostituzione guarnizione
La penna versava in condizioni di sporcizia totale, fortunatamente aspirava ancora e l' ho riempita di acqua e messo a bagno anche il pennino. Dopo qualche ora la sezione si è svitata facilmente, ho estratto il pennino e lo stantuffo. Dal retro ho svitato il fondello e lavato bene tutto. Il sughero non era riutilizzabile, ho provveduto quindi a rifarlo e sostituirlo, lasciato una notte in olio di vaselina l' ho poi coperto di un velo di grasso al silicone. Il pennino
Un colpo di fortuna mi ha aiutato e sono riuscito a donare alla penna il suo pennino originale che non ha bisogno di spiegazioni riguardo flessibilità e scrittura. La trasparenza
La penna è stata usata ma una volta ripulita le sue trasparenze e i colori della celluloide sono riesplosi, oosservandola alla luce si possono apprezzare l' alternanza delle faccette e i colori della celluloide "tartaruga". Le dimensioni
Non è una grande penna in fatto di dimensioni, chiusa misura 132mm, senza cappuccio 122mm, con cappuccio calzato (non lo consiglio) 165 mm. Il pennino sporge per 23 mm.
Presentazione finale
Ecco la penna tirata a lucido, perfettamente funzionante e bellissima.