La maledizione della Waterman Hundred Year
Inviato: lunedì 26 febbraio 2018, 18:32
Specie nelle versioni integralmente traslucide la Undred Year della Waterman è una penna veramente bellissima, degna di entrare nella Top Ten delle più belle penne mai prodotte.
Purtroppo molte delle versioni, che hanno in comune di avere il fondello trasparente, hanno il problema che il predetto si cristallizza e si distrugge, lasciando le penne "monche" della loro parte terminale.
Ho visto riparazioni veramente oscene, non tanto per l'esecuzione, in alcuni casi impeccabile, quanto per la scelta del materiale: non si può trapiantare un fondello in plexiglass cristallino dove in origine ce ne era uno blu, o giallo, o rosso o verde!
Ho fatto qualche esperimento con dell'acrilico, che si trova in rete a prezzi accessibile e che è disponibile in tinte molto, molto simili a quelle del materiale originario, e devo dire che i risultati sono molto soddisfacenti. Vi mostro per sommi capi un intervento di riparazione di una Undred Year canadese; non certo tra i modelli più affascinanti di questa serie, ma sempre una penna piacevole, dotata inoltre di un pennino spettacolare.
La penna si presentava nel solito stato: parte posteriore sfondata e fondello scomparso Inizio col rettificare col mio tornietto quasi-giocattolo il profilo interno del corpo, dove sono presenti residui del vecchio materiale. Dopo ciò passo a creare un incastro idoneo sulla barra di acrilico Naturalmente il mio giocattolo non è attrezzato per fare superfici coniche in automatico, quindi tagliata dalla barra ad una porzione idonea la stringo nel mandrino dalla parte dove dovrà incastrarsi nella penna e la lavoro prima di lima e poi di carta abrasiva grossolana, sino ad ottenere un abbozzo già sufficientemente definito, che andrò quindi a fissare alla penna col cianacrilato e che rifinirò successivamente affinché si raccordi perfettamente al corpo. Ecco la penna sostanzialmente finita.
Purtroppo molte delle versioni, che hanno in comune di avere il fondello trasparente, hanno il problema che il predetto si cristallizza e si distrugge, lasciando le penne "monche" della loro parte terminale.
Ho visto riparazioni veramente oscene, non tanto per l'esecuzione, in alcuni casi impeccabile, quanto per la scelta del materiale: non si può trapiantare un fondello in plexiglass cristallino dove in origine ce ne era uno blu, o giallo, o rosso o verde!
Ho fatto qualche esperimento con dell'acrilico, che si trova in rete a prezzi accessibile e che è disponibile in tinte molto, molto simili a quelle del materiale originario, e devo dire che i risultati sono molto soddisfacenti. Vi mostro per sommi capi un intervento di riparazione di una Undred Year canadese; non certo tra i modelli più affascinanti di questa serie, ma sempre una penna piacevole, dotata inoltre di un pennino spettacolare.
La penna si presentava nel solito stato: parte posteriore sfondata e fondello scomparso Inizio col rettificare col mio tornietto quasi-giocattolo il profilo interno del corpo, dove sono presenti residui del vecchio materiale. Dopo ciò passo a creare un incastro idoneo sulla barra di acrilico Naturalmente il mio giocattolo non è attrezzato per fare superfici coniche in automatico, quindi tagliata dalla barra ad una porzione idonea la stringo nel mandrino dalla parte dove dovrà incastrarsi nella penna e la lavoro prima di lima e poi di carta abrasiva grossolana, sino ad ottenere un abbozzo già sufficientemente definito, che andrò quindi a fissare alla penna col cianacrilato e che rifinirò successivamente affinché si raccordi perfettamente al corpo. Ecco la penna sostanzialmente finita.