Rohrer & Klingner Salix (blu / blu-nero)
Inviato: domenica 25 febbraio 2018, 14:54
Sono sempre a caccia di inchiostri "magri", ben leggibili e resistenti all'acqua.
In questo periodo sto esaminando alcuni blu e blu-neri.
Così, dopo il deludente Noodler's Bad Blue Heron e l'interessante Lamy Blue Black, eccomi alle prese con il mio primo inchiostro ferro-gallico: il R&K Salix.
Gli inchiostri ferro-gallici sono antichissimi; questo però è un ferro-gallico moderno, per le penne dei nostri giorni.
Senza entrare in dettagli, i ferro-gallici tradizionali sono piuttosto corrosivi e possono rovinare i metalli: motivo dell'uso dell'oro nella produzione dei pennini nonostante il maggiore costo e l'intrinseca mancanza di flessibilità.
Questo R&K Salix, tuttavia, non dovrebbe creare problemi ai moderni pennini in acciaio.
Ho caricato l'inchiostro su una Pilot MR con pennino M, la stessa usata nelle recensioni precedenti, in modo da avere un confronto diretto.
Vediamo quindi il comportamento del R&K Salix su carta economica da fotocopie Prink da 75g/mq; una carta diffusa ma poco adatta alle stilografiche perché piuttosto assorbente e facile da attraversare.
Il Salix è un inchiostro "magro": cosa ottima per quanto mi riguarda, dato che ho troppe penne-annaffiatoio.
Non ha un grande potere lubrificante, per cui non è adatto a penne già magre e/o non molto scorrevoli.
Il suo colore è difficile da descrivere.
Appena esce dal pennino è di un bel blu/azzurro; dopo l'asciugatura inizia a scurirsi diventando blu opaco; via via che la tipica ossidazione di questa formulazione procede il tono si scurisce ancora, andando verso un blu-nero o blu-grigio.
Lo spiumaggio è praticamente assente, come l'attraversamento; la resistenza all'acqua è ottima purché si dia il tempo di progredire alla reazione ossidativa.
Vediamo cosa succede con una carta bianca spessa semi-patinata:
Qui le sfumature risaltano maggiormente, con un aspetto più gradevole.
In compenso, data la leggera patinatura superficiale che rende questa carta molto liscia, si possono avere alcune false partenze e salti.
La resistenza all'acqua rimane ottima, mentre l'asciugatura diventa un po' lenta: circa 20 secondi, che non sono pochi.
Una nota: nella sezione "Giudizio finale", si nota che il colore è diverso.
Questo è dovuto al fatto che, nel frattempo (ho scritto quella parte tre giorni dopo il corpo della recensione), l'inchiostro ha assorbito alcuni residui di nero della carica precedente, nonostante le 24 ore di lavaggi prima di caricare il Salix.
Il colore "giusto", insomma, è quello del corpo della recensione.
Chiudiamo riproponendo il confronto a tre su carta Pigna Quablock a quadretti da 4mm:
Insomma, per quanto mi riguarda un ottimo inchiostro, diverso dal solito.
Secondo me da avere, perché essendo magro e resistente all'acqua è uno strumento in più a disposizione del pennofilo.
Fernando
In questo periodo sto esaminando alcuni blu e blu-neri.
Così, dopo il deludente Noodler's Bad Blue Heron e l'interessante Lamy Blue Black, eccomi alle prese con il mio primo inchiostro ferro-gallico: il R&K Salix.
Gli inchiostri ferro-gallici sono antichissimi; questo però è un ferro-gallico moderno, per le penne dei nostri giorni.
Senza entrare in dettagli, i ferro-gallici tradizionali sono piuttosto corrosivi e possono rovinare i metalli: motivo dell'uso dell'oro nella produzione dei pennini nonostante il maggiore costo e l'intrinseca mancanza di flessibilità.
Questo R&K Salix, tuttavia, non dovrebbe creare problemi ai moderni pennini in acciaio.
Ho caricato l'inchiostro su una Pilot MR con pennino M, la stessa usata nelle recensioni precedenti, in modo da avere un confronto diretto.
Vediamo quindi il comportamento del R&K Salix su carta economica da fotocopie Prink da 75g/mq; una carta diffusa ma poco adatta alle stilografiche perché piuttosto assorbente e facile da attraversare.
Il Salix è un inchiostro "magro": cosa ottima per quanto mi riguarda, dato che ho troppe penne-annaffiatoio.
Non ha un grande potere lubrificante, per cui non è adatto a penne già magre e/o non molto scorrevoli.
Il suo colore è difficile da descrivere.
Appena esce dal pennino è di un bel blu/azzurro; dopo l'asciugatura inizia a scurirsi diventando blu opaco; via via che la tipica ossidazione di questa formulazione procede il tono si scurisce ancora, andando verso un blu-nero o blu-grigio.
Lo spiumaggio è praticamente assente, come l'attraversamento; la resistenza all'acqua è ottima purché si dia il tempo di progredire alla reazione ossidativa.
Vediamo cosa succede con una carta bianca spessa semi-patinata:
Qui le sfumature risaltano maggiormente, con un aspetto più gradevole.
In compenso, data la leggera patinatura superficiale che rende questa carta molto liscia, si possono avere alcune false partenze e salti.
La resistenza all'acqua rimane ottima, mentre l'asciugatura diventa un po' lenta: circa 20 secondi, che non sono pochi.
Una nota: nella sezione "Giudizio finale", si nota che il colore è diverso.
Questo è dovuto al fatto che, nel frattempo (ho scritto quella parte tre giorni dopo il corpo della recensione), l'inchiostro ha assorbito alcuni residui di nero della carica precedente, nonostante le 24 ore di lavaggi prima di caricare il Salix.
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Il colore "giusto", insomma, è quello del corpo della recensione.
Chiudiamo riproponendo il confronto a tre su carta Pigna Quablock a quadretti da 4mm:
Insomma, per quanto mi riguarda un ottimo inchiostro, diverso dal solito.
Secondo me da avere, perché essendo magro e resistente all'acqua è uno strumento in più a disposizione del pennofilo.
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Fernando