Noodler's Bad Blue Heron
Inviato: domenica 18 febbraio 2018, 15:44
Finite le recensioni degli inchiostri verdi (e meno male, direte voi
), eccomi alle prese con alcuni inchiostri blu e blu/neri.
La mia ricerca è sempre ristretta agli inchiostri con una certa resistenza all'acqua.
Il primo della serie è uno strano blu/azzurro della Noodler's: il Bad Blue Heron, letteralmente "Airone blu cattivo".
Il nome dell'inchiostro e l'etichetta sono tutto un programma: sappiamo che Nathan Tardiff, "mister Noodler's", è quantomeno un tipo originale, con una particolare simpatia per i pesci-gatto (catfish) di cui il "noodling" è una tecnica di cattura a mani nude (che non danneggia l'animale).
Ma il senso complessivo del nome, del disegno dell'etichetta e delle varie frasi che la popolano mi sfugge totalmente!
Cominciamo proprio con qualche frettolosa foto della bottiglietta, che contiene circa 90 ml e come da tradizione è piena fino all'orlo:
Il Bad Blue Heron è un inchiostro della serie Warden; nelle dichiarazioni della Casa resiste praticamente a tutto (acqua compresa) ed è a pH neutro.
Caricato il convertitore di una Pilot MR con pennino M, vediamo subito come si comporta su carta economica da fotocopie:
Il colore è una sorta di azzurro cielo poco saturo, con qualche accenno di grigio, a mio avviso gradevole anche se non granché usabile in ambito lavorativo.
La resa è opaca, senza sfumature visibili; la saturazione è piuttosto bassa.
Ciò che salta subito all'occhio è l'estrema fluidità: l'inchiostro allarga moltissimo il tratto, trasformando l'M giapponese della Pilot MR in una sorta di Broad.
Inevitabilmente si presenta un significativo attraversamento, specie su questo tipo di carta:
In compenso, l'asciugatura è istantanea e la resistenza all'acqua è totale!
Vediamo come va su carta più spessa, da 120g/mq:
Non ho notato grandi differenze. L'asciugatura è appena più lenta, ma sempre rapidissima, e l'esposizione all'acqua comporta il formarsi di un leggero alone, dovuto agli strati superiori dell'inchiostro che, non essendo direttamente legato alla cellulosa, si scioglie. Il risultato di questa prova è comunque eccellente.
Ora, per apprezzare meglio il tremendo allargamento del tratto che questo inchiostro comporta, vediamo un confronto diretto su carta Pigna Quablock da 80g/mq.
E' importante notare che è stata usata la stessa penna, anche se pare incredibile!
I concorrenti sono due inchiostri noti per la loro parsimonia, specialmente il Salix: abbiamo quindi i due estremi dello spettro.
Molto significativo, a mio avviso, vedere direttamente come la scelta dell'inchiostro, a parità di tutto il resto, influenzi il tratto di una penna...!
Al termine di questa recensione, mi trovo in difficoltà a dare un giudizio.
E' un inchiostro che può essere completamente inusabile, e quindi pessimo, per chi ha penne dal flusso generoso e magari ha bisogno di scrivere su carte piuttosto assorbenti; di contro, può essere l'inchiostro ideale per altri, che magari ne apprezzano il colore e l'eccezionale resistenza all'acqua e possono sfruttarne l'estrema fluidità per "trattare" penne molto magre.
Personalmente rientro nella prima categoria, eppure trovo che questo Bad Blue Heron abbia un suo perché.
Fernando

La mia ricerca è sempre ristretta agli inchiostri con una certa resistenza all'acqua.
Il primo della serie è uno strano blu/azzurro della Noodler's: il Bad Blue Heron, letteralmente "Airone blu cattivo".
Il nome dell'inchiostro e l'etichetta sono tutto un programma: sappiamo che Nathan Tardiff, "mister Noodler's", è quantomeno un tipo originale, con una particolare simpatia per i pesci-gatto (catfish) di cui il "noodling" è una tecnica di cattura a mani nude (che non danneggia l'animale).
Ma il senso complessivo del nome, del disegno dell'etichetta e delle varie frasi che la popolano mi sfugge totalmente!

Cominciamo proprio con qualche frettolosa foto della bottiglietta, che contiene circa 90 ml e come da tradizione è piena fino all'orlo:
Il Bad Blue Heron è un inchiostro della serie Warden; nelle dichiarazioni della Casa resiste praticamente a tutto (acqua compresa) ed è a pH neutro.
Caricato il convertitore di una Pilot MR con pennino M, vediamo subito come si comporta su carta economica da fotocopie:
Il colore è una sorta di azzurro cielo poco saturo, con qualche accenno di grigio, a mio avviso gradevole anche se non granché usabile in ambito lavorativo.
La resa è opaca, senza sfumature visibili; la saturazione è piuttosto bassa.
Ciò che salta subito all'occhio è l'estrema fluidità: l'inchiostro allarga moltissimo il tratto, trasformando l'M giapponese della Pilot MR in una sorta di Broad.
Inevitabilmente si presenta un significativo attraversamento, specie su questo tipo di carta:
In compenso, l'asciugatura è istantanea e la resistenza all'acqua è totale!
Vediamo come va su carta più spessa, da 120g/mq:
Non ho notato grandi differenze. L'asciugatura è appena più lenta, ma sempre rapidissima, e l'esposizione all'acqua comporta il formarsi di un leggero alone, dovuto agli strati superiori dell'inchiostro che, non essendo direttamente legato alla cellulosa, si scioglie. Il risultato di questa prova è comunque eccellente.
Ora, per apprezzare meglio il tremendo allargamento del tratto che questo inchiostro comporta, vediamo un confronto diretto su carta Pigna Quablock da 80g/mq.
E' importante notare che è stata usata la stessa penna, anche se pare incredibile!
I concorrenti sono due inchiostri noti per la loro parsimonia, specialmente il Salix: abbiamo quindi i due estremi dello spettro.
Molto significativo, a mio avviso, vedere direttamente come la scelta dell'inchiostro, a parità di tutto il resto, influenzi il tratto di una penna...!
Al termine di questa recensione, mi trovo in difficoltà a dare un giudizio.
E' un inchiostro che può essere completamente inusabile, e quindi pessimo, per chi ha penne dal flusso generoso e magari ha bisogno di scrivere su carte piuttosto assorbenti; di contro, può essere l'inchiostro ideale per altri, che magari ne apprezzano il colore e l'eccezionale resistenza all'acqua e possono sfruttarne l'estrema fluidità per "trattare" penne molto magre.
Personalmente rientro nella prima categoria, eppure trovo che questo Bad Blue Heron abbia un suo perché.
Fernando