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Domanda tecnica
Inviato: venerdì 2 febbraio 2018, 14:37
da Saphur
Mi sembra di averlo già chiesto in qualche thread ma non ho avuto ancora risposta così visto che mi è venuta altra domanda da porvi ho pensato di creare questo thread a parte.
Dovesse essere sbagliato per posizione o altro, chiedo umilmente scusa.
1) come vi comportate con il calamaio? Ho un bel calamaio di vetro col tappo argentato. Una volta messo all'interno l'inchiostro, non si rischia che possa seccare o ossidarsi? Ogni volta quindi riversate nella boccetta originale l'inchiostro avanzato? e come ? con imbuto?
Poi pulite dall'inchiostro per riporlo da parte? con che cosa?
2) ho una boccetta di inchiostro nero "campo di marte" che mi sembra un poco denso e comunque costoso e non vale la pena per esercitarmi col pennino e vedere le differenze dei pennini che ho. Ho inchiostro per ricaricare la stampante a getto ma credo sia troppo denso, per poter sopperire al momento e fare qualche prova, se usassi l'ìnchiostro delle cartucce per la stilografica? romperei la parte superiore e ne verserei 2-3 nel calamaio per poter così bagnare il pennino e fare qualche scarabocchio... dovesse avanzare poi potrei sempre raccoglierlo con una siringa e conservarlo in qualche flacone col tappo a vite. Che vene pare della mia idea? Eresia?
Domanda tecnica
Inviato: venerdì 2 febbraio 2018, 16:02
da Silemar
Saphur ha scritto: ↑venerdì 2 febbraio 2018, 14:37
1) come vi comportate con il calamaio? Ho un bel calamaio di vetro col tappo argentato. Una volta messo all'interno l'inchiostro, non si rischia che possa seccare o ossidarsi? Ogni volta quindi riversate nella boccetta originale l'inchiostro avanzato? e come ? con imbuto?
Poi pulite dall'inchiostro per riporlo da parte? con che cosa?
2) ho una boccetta di inchiostro nero "campo di marte" che mi sembra un poco denso e comunque costoso e non vale la pena per esercitarmi col pennino e vedere le differenze dei pennini che ho. Ho inchiostro per ricaricare la stampante a getto ma credo sia troppo denso, per poter sopperire al momento e fare qualche prova, se usassi l'ìnchiostro delle cartucce per la stilografica? romperei la parte superiore e ne verserei 2-3 nel calamaio per poter così bagnare il pennino e fare qualche scarabocchio... dovesse avanzare poi potrei sempre raccoglierlo con una siringa e conservarlo in qualche flacone col tappo a vite. Che vene pare della mia idea? Eresia?
Ciao Saphur, intanto ti rispondo io.
Non so dirti se il tappo del tuo calamaio sia a tenuta, soprattutto se non è a vite. Di certo se è trasparente dovresti comunque metterlo a riparo dalla luce quando non lo utilizzi. Andrebbe valutata poi anche la comodità della forma per l'intinzione.
La scelta di come utilizzare un calamaio (diciamo una boccetta di inchiostro per calligrafia) è a tua discrezione. Potresti intingervi direttamente il pennino, togliendo l'eccesso di inchiostro strusciandolo sul bordo dello stesso. In genere, si consiglia però di non farlo per non contaminare l'inchiostro con eventuali residui di carta o altro. L'inchiostro può essere versato in piccoli contenitori (tipo quelli delle lenti a contatto) nella quantità minima che ti serve. Oppure se usi pennini con serbatoio (cancelleresca, ad es.), ricarichi quest'ultimo usano un pennello o un contagocce.
Per i pennini servono inchiostri calligrafici e non stilografici. Un'eccezione è il Pelikan Brilliant Black 4001 che risulta abbastanza denso per lo scopo. Ti suggerisco l'uso di gommini adesivi (tipo patafix) per attaccare la boccetta ad un supporto di cartone o legno. Questo ti eviterà qualche spiacevole incidente!
Domanda tecnica
Inviato: venerdì 2 febbraio 2018, 16:22
da riccardo92
ciao saphur! allora, per prima cosa volevo chiederti, usi pennini e cannuccia? che stile di grafia pratichi? perche anche questo può influire sull'inchiostro e sulla sua densita.... comunque per dirti: fino ad ora non c'è stato un inchiostro che non abbia dovuto fare delle modifiche per portarlo ad avere la densita adeguata per il tipo di grafia che faccio... premessa: tutti i consiglio sono per pennini da intinzione e non stilografica... di stilo ci capisco ben poco e la uso solo per esercitazioni di grafia nello spencerian o american business coursive... un inchiostro si addensa con gomma arabica sciolta in acqua (o quella gia prparata e ottima comuqnuqe) per info metto 1 parte di gomma arabica in polvere e una di acqua, mischio finche non ci sono più grumi e metto 2 gocce di grappa (questa cosa non lho sentita da nessuna parte, lo faccio io per conservala bene ma sinceramente non so se vada bene o no, so solo che non mi ha mai dato problemi, metto anche una goccia di grappa in ogni 10 ml del mio inchiostro ferrogallico fatto da me per conservarlo, e non ha mai fatto muffe ne nussun problema ed è dal 2 di ottobre che è pronto! )
se invece un inchiostro è troppo denso perchè per vari motivi è avaporato si può aggiungere acqua, e qui ci sono molte discussioni se usare acqua distillata o bottiglia o rubinetto, io personalmente uso quella distillata poichè quella del rubinetto contiene comunque batteri naturali e col tempo possono proliferare... l'acqua distillata la ritengo una scelta più "igienica" diciamo poiche dvrebbe avere una bassa carica microbica.... ma questo dovrebbe succedere solo in inchiostri naturali come linchiostro ferrogallico formato da componenti organiche che non è il caso di inchiostri a base di pigmenti incorganici... detto cioè, e dopo aver divagato un po ahah credo che il pelikan 4001 è un ottimo inchiostro sia per stilo che per pennini! gia così com'è dal calamaio senza diluirlo o addensarlo.. anche io uso dei calamai per tenere linchosro che uso per scrivere e per vari motivi, per mantenere l'inchiostro nella confezione origilale il più possibile integro e inalterato e senza esporlo all'ossigeno molte volte.. verso il tanto che basta nel mio barattolino e lo tengo aperto solo quando scrivo e a fine scrittura, quando metto a posto diciamo che aggiungo una goccia per ogni ora che la boccetta è rimasta aperta per compensare la naturale evaporazione dell'acqua (in estate ne metto anche 2 o 3 per ogni ora poichè evapora più in fretta) dico questo dopo aver fatto varie prove tenendo un inchiostro aperto per 24 ore e pesandolo con una bilancia di precisione dopo un giorno e più o meno si tratta di circa una goccia ad ora (24h ha perso un ml circa, un ml è composto da 21 gocce di acqua, su 24 ore quindi circa 1 gtt a giorno, ma levaporazione aumenta a 2/3 ml a giorno d'estate) spero di esserti stato utile, se ho saltato qualcosa o se hai bisogno di altro chiedi pure!
Riccardo.
Domanda tecnica
Inviato: venerdì 2 febbraio 2018, 18:07
da courthand
Mihhhh, che camurria!
Domanda tecnica
Inviato: venerdì 2 febbraio 2018, 20:10
da Saphur
Silemar ha scritto: ↑venerdì 2 febbraio 2018, 16:02
Ciao Saphur, intanto ti rispondo io.
Non so dirti se il tappo del tuo calamaio sia a tenuta, soprattutto se non è a vite. Di certo se è trasparente dovresti comunque metterlo a riparo dalla luce quando non lo utilizzi. Andrebbe valutata poi anche la comodità della forma per l'intinzione.
Salve Silemar,
Il tappo non è a vite, chiude ma non in modo ermetico per questo avevo paura si ossidasse o seccasse. carico una immagine per far capire qualcosa di più della confezione
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Silemar ha scritto:
La scelta di come utilizzare un calamaio (diciamo una boccetta di inchiostro per calligrafia) è a tua discrezione. Potresti intingervi direttamente il pennino, togliendo l'eccesso di inchiostro strusciandolo sul bordo dello stesso. In genere, si consiglia però di non farlo per non contaminare l'inchiostro con eventuali residui di carta o altro. L'inchiostro può essere versato in piccoli contenitori (tipo quelli delle lenti a contatto) nella quantità minima che ti serve. Oppure se usi pennini con serbatoio (cancelleresca, ad es.), ricarichi quest'ultimo usano un pennello o un contagocce.
Queste info le avevo in parte lette tra i vari commenti, quello che intendevo io è se ogni volta lasciate l'inchiostro dentro o se lo rimettete nella boccetta originale e nel caso anche come fate senza sporcare tutto e se ogni volta che svuotate il calamaio lo pulite.
Silemar ha scritto:
Per i pennini servono inchiostri calligrafici e non stilografici. Un'eccezione è il Pelikan Brilliant Black 4001 che risulta abbastanza denso per lo scopo. Ti suggerisco l'uso di gommini adesivi (tipo patafix) per attaccare la boccetta ad un supporto di cartone o legno. Questo ti eviterà qualche spiacevole incidente!
Ecco quindi la differenza è la densità.. questo è interessante perché non avevo ancora compreso questa differenza.
Utilissimo il suggerimento del patafix perché la mia paura era appunto spostando o intingendo poi si potesse rovesciare tutto.
Domanda tecnica
Inviato: venerdì 2 febbraio 2018, 20:17
da Saphur
riccardo92 ha scritto: ↑venerdì 2 febbraio 2018, 16:22
ciao saphur! allora, per prima cosa volevo chiederti, usi pennini e cannuccia? che stile di grafia pratichi? perche anche questo può influire sull'inchiostro e sulla sua densita.... comunque per dirti: fino ad ora non c'è stato un inchiostro che non abbia dovuto fare delle modifiche per portarlo ad avere la densita adeguata per il tipo di grafia che faccio... premessa: tutti i consiglio sono per pennini da intinzione e non stilografica... di stilo ci capisco ben poco e la uso solo per esercitazioni di grafia nello spencerian o american business coursive... un inchiostro si addensa con gomma arabica sciolta in acqua (o quella gia prparata e ottima comuqnuqe) per info metto 1 parte di gomma arabica in polvere e una di acqua, mischio finche non ci sono più grumi e metto 2 gocce di grappa (questa cosa non lho sentita da nessuna parte, lo faccio io per conservala bene ma sinceramente non so se vada bene o no, so solo che non mi ha mai dato problemi, metto anche una goccia di grappa in ogni 10 ml del mio inchiostro ferrogallico fatto da me per conservarlo, e non ha mai fatto muffe ne nussun problema ed è dal 2 di ottobre che è pronto! )
Hahahahah questa cosa della grappa sembra geniale!
Scherzi a parte al momento possiedo quanto vedi in foto alla risposta di prima, più un pennino in legno con punta sottile senza nessuna identificazione. Ma tutto ancora da usare, non mi fido ancora tanto del metodo e nemmeno so usare correttamente le punte! Possiedo però 5 stilografiche diverse per questo mi trovavo più comodo ad usare quelle.
riccardo92 ha scritto:
anche io uso dei calamai per tenere linchosro che uso per scrivere e per vari motivi, per mantenere l'inchiostro nella confezione origilale il più possibile integro e inalterato e senza esporlo all'ossigeno molte volte.. verso il tanto che basta nel mio barattolino e lo tengo aperto solo quando scrivo e a fine scrittura, quando metto a posto diciamo che aggiungo una goccia per ogni ora che la boccetta è rimasta aperta per compensare la naturale evaporazione dell'acqua (in estate ne metto anche 2 o 3 per ogni ora poichè evapora più in fretta) dico questo dopo aver fatto varie prove tenendo un inchiostro aperto per 24 ore e pesandolo con una bilancia di precisione dopo un giorno e più o meno si tratta di circa una goccia ad ora (24h ha perso un ml circa, un ml è composto da 21 gocce di acqua, su 24 ore quindi circa 1 gtt a giorno, ma levaporazione aumenta a 2/3 ml a giorno d'estate) spero di esserti stato utile, se ho saltato qualcosa o se hai bisogno di altro chiedi pure!
Riccardo.
quì sono rimasto senza parole.. provvederò ad allungare l'inchiostro che ho dopo averlo usato per fare pratica allora. Complimenti per la pazienza e per l'impegno nel cercare di renderti utile e di spiegarti il più chiaramente possibile.
Resta però qualche chiarimento, se leggi il messaggio precedente forse capirai.
Grazie intanto anche a te.
Domanda tecnica
Inviato: sabato 3 febbraio 2018, 2:23
da riccardo92
ah si vero scusa! beh il calamaio sicuramente deve essere a tenua stagna e se è un inchiostr organico credo che i problemi siano due, ossidazione ed evaporazione se inorganico credo solo evaporazione... l'idea di base è quella di tenere il più possibile inalterato l'inchiostro nella sua confezione! io di solito tengo l'inchiostro nella confezione originale e metto nel calamaio o nelle varie boccettine il tanto che basta di inchiostro per intingere il pennino e quando il livello inizia a calare rabbocco il calamaio con nuovo inchiostro e aggiusto, se necessario, la densità come detto prima, o con acqua o con gomma arabica diluita... e si, una volta inziato ad usare un barattolo non lo mai cambiato ne pulito ne altro, lo tengo bene non lo inclino mai se non per necessità e vado benissimo! a volte inclinando spesso la boccetta l,inchiostro si deposita tra tappo e coperchio, si secca e quando apri il vaso, cadono dentro l'inchiostro delle parti di inchiostro secco, che alla fine galleggiano in superficie e rendono molto fastidioso l'inchiostro... se poi usi una stilo potrebbe essere un disastro (ma non ci capisco nulla di stilo quindi non saprei proprio ma bene credo che comuqnue non faccia ahah) l'unica cosa che ho notato ma lo dico più per curiosità poichè non penso che sia il tuo caso, ma mi è capitato con una varieta di inchiostro sumi in stick (solido) una volta diluito e imbottigliato, non l'ho usato per 10 giorni, quando l'ho aperto ha fatto un rumore tipo bottiglia di acqua frizzante e aveva un puzzo allucinante, anche se chiuso ermeticamente, quindi molto dipende anche dalla qualità, ma a parte questo piccolo inconveniente non ho mai avuto problemi..
l'idea del patafix è buona! mi è apitato anche a me due volte di rovesciare il calamaio sul tavolo
non è piacevole ahah
spero di aver risposto a tutto! su queste cose, inchiostri e calligrafia potrei stare a parlare ore senza annoiarmi un solo secondo ahah
Riccardo.
Domanda tecnica
Inviato: sabato 3 febbraio 2018, 8:16
da Silemar
riccardo92 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 2:23l'idea del patafix è buona! mi è apitato anche a me due volte di rovesciare il calamaio sul tavolo
Ci tengo a precisare che tale idea non è mia. Io quello che so l'ho appreso qui, leggendo tutta la sezione Calligrafia e ponendo attenzione a ciò che suggeriscono i bravi Calligrafi di questo sito.
Personalmente Saphur io lascerei stare i pennini da intinzione all'inizio e sceglierei uno strumento più semplice, come la parallel pen. Comunque per i travasi di inchiostro in contenitori più piccoli si può usare una pipetta. Trovi tutto ciò che serve nei negozi online di calligrafia.
Domanda tecnica
Inviato: sabato 3 febbraio 2018, 12:18
da riccardo92
Silemar grazie molte lo stesso, è comunque un ottimo consiglio!!! una sola domanda: il patafix si secca o rimane morbido nel tempo? perchè se non fosse una cosa definitiva sarebbe anche meglio
non ho mai provato ne ho avuto mai una di pilot paralell ma sarà uno dei prossimi acquisti quando mi sposterò dal pennino a punta fine a punta tronca, credo che sia un ottimo strumento per iniziare ed essendo della pilot credo prorpio che sia di ottima qualità!! mi collego all'inervento di silemar della pippetta, può essere un buon strumento per travasi, lunica cosa che mi permetterei di dire è che col tempo (ma dipende anche da quanto la usi) le pippette si rompono nella parte che va "spremuta" quindi ti consiglio, se vuoi usare le pippette che sono buone, di prenderne 3 o 4 alla volta (tanto credo che costino circa 60 centesimi l'una) così ne hai in più per queste eventualità...
Domanda tecnica
Inviato: sabato 3 febbraio 2018, 13:15
da Silemar
riccardo92 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 12:18il patafix si secca o rimane morbido nel tempo? perchè se non fosse una cosa definitiva sarebbe anche meglio
Il patafix si secca dopo un po' ma parliamo di diversi giorni (almeno nel modo in cui lo uso io). Ho un cartoncino spesso su cui lo lascio incollato. Quando mi serve, vi appoggio sopra il contenitore con l'inchiostro. Terminata la sessione, stacco il contenitore e ripongo tutto in un armadio. Per problemi di spazio non posso lasciare il kit fisso sulla scrivania.
Sono riuscita a ritrovare la discussione a cui mi riferivo:
viewtopic.php?t=6533
Buona lettura e scrittura!
Domanda tecnica
Inviato: sabato 3 febbraio 2018, 14:03
da riccardo92
grazie molte Silemar! molto gentile!
buona scrittura anche a te!
Riccardo
Domanda tecnica
Inviato: lunedì 5 febbraio 2018, 18:14
da Saphur
riccardo92 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 2:23
ah si vero scusa! beh il calamaio sicuramente deve essere a tenua stagna e se è un inchiostr organico credo che i problemi siano due, ossidazione ed evaporazione se inorganico credo solo evaporazione... l'idea di base è quella di tenere il più possibile inalterato l'inchiostro nella sua confezione!
ecco come sospettavo, quindi in questo calamaio che ho io che non mi pare chiuda proprio ermeticamente non posso mettere molto inchiostro ma giusto per esercitarmi.
riccardo92 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 2:23
spero di aver risposto a tutto! su queste cose, inchiostri e calligrafia potrei stare a parlare ore senza annoiarmi un solo secondo ahah
Riccardo.
Credo di si, devo rileggere un poco perché ho perso il filo...però parla/scrivi pure quanto vuoi tanto a me piace leggere ed apprendere! Intanto grazie per le risposte.
Silemar ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 8:16
riccardo92 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 2:23l'idea del patafix è buona! mi è apitato anche a me due volte di rovesciare il calamaio sul tavolo
Ci tengo a precisare che tale idea non è mia. Io quello che so l'ho appreso qui, leggendo tutta la sezione Calligrafia e ponendo attenzione a ciò che suggeriscono i bravi Calligrafi di questo sito.
Personalmente Saphur io lascerei stare i pennini da intinzione all'inizio e sceglierei uno strumento più semplice, come la parallel pen. Comunque per i travasi di inchiostro in contenitori più piccoli si può usare una pipetta. Trovi tutto ciò che serve nei negozi online di calligrafia.
Ancora grazie per la dritta del patafix. Al momento mi sto esercitando con una stilografica almeno per sciogliere i muscoli.
Ma ... la voglia di prendere il pennino ed usare il kit è veramente tanta anche perché con quello posso fare cose diverse (se sono a punta o se sono tronchi, se sono rigidi o morbidi...) ed ogni tanto per divertirmi un poco vorrei proprio mettermi a sporcare in giro! hahaha
Per le pipette ci avevo già pensato per evitare sprechi e macchie involontarie.
Domanda tecnica
Inviato: lunedì 5 febbraio 2018, 19:33
da Saphur
Ah dimenticavo,
siccome per qualche altro giorno un ambulante vicino casa avrà a disposizione dei pennini, quale converrebbe scegliere?
E' anche vero che li ha tutti mischiati in uno scatolone, magari con qualche ammaccatura, forse qualcuno arrugginito o impolverato... ma era uno scatolo di scarpe quasi pieno.
Mi pare facesse anche offerta tipo "10 pennini 2€" ma non ricordo ora precisamente.
Secondo voi come potrei procedere? per marca? per grandezza? per tipologia?
Va a finire che venerdi cambi zona e perderei questa occasione.
Domanda tecnica
Inviato: martedì 6 febbraio 2018, 3:00
da riccardo92
ciao saphur! beh limportante è che ci sia sufficiante inchiostro affinche l'occhiello del pennino sia immers nell'inchiostro e non arrivare a sbattere sul fondo con la punta (per non rovinarla) , non c'è bisogno di grandi quantità di inchiostro alla fine.... poi è anche un aquestione personale
per i pennini potrei anche fare una lista immesna di quelli che potrei consiglarti ma credo (anche per iniziare a prenderci la mano con i pennini a punta fine) che la cosa migliore da fare sia la prova di flessibilità sull'unghia del pollice, allego una foto presa dal sito della IAMPHET.com su come dovresti fare.. credo che questo sia il metodo migliore pe scoprire se un pennino a punta fine va bene o no per i tuoi gusti e/o alla grafia che intendi affrontare... se andiamo sulle marche, parlando di pennini, uno dei primi paesi che mi viene in mente ovviamente è l'inghilterra! Gillott, perry, mitchell (sono i tre capostipiti dei produttori di pennini fin dai primi del 1820) sommerville ecc... purtoppo ho una bassa considerazione dei pennini made in italy... siamo stati bravi in molto altro, ma non a fare pennini metallici.. per il prezzo, dipende da pennino, ma se trovi quelli buoni, 20 centesimi a pennino va bene!
per quelli a punta tronca purtroppo non ci capisco molto, da quando ho iniziato mi sono dedicato anima e corpo ai punta fine.... se ti interessa tra un po dovrei pubblicare una grande recensione di pennini vintage con quelli che sono riuscito ad accumulare nel tempo che sono quelli un po più usati, ma volevo aspettare che mi arrivasse il nuovo ordine di pennini che sta arrivando dall'america, come dei palmer method n9, degli spencerian n5 e altri, quindi volevo aspettare questi così li mettevo tutti in una volta ma sono partiti 4 giorni fa da francoforte e non so quanto ci mettano
speriamo che presto che non vedo l'ora di pubblicare la recensione!
a presto
P.S. il pennino che vedi in foto molto probabilmente è o un perry n27 elastic pen o il brause 27 elastic pen (il clone del 27 della perry) ottimi pennini entrambi, una scatola con 20 massimo 30 euro si prende in internet
Riccardo
Domanda tecnica
Inviato: martedì 6 febbraio 2018, 10:55
da Saphur
Grazie mille riccardo!
Ho scoperto di avere un pennino a punta fine 304 F lancier (o almeno questo riesco a capire dall'incisione perchè la parte finale è ossidata) mai usato, soltanto passato sulla fiamma per togliere la patina iniziale.
Non ne so assolutamente nulla di pennini e spero sia buono, almeno sembra "morbido" nello scrivere ma l'ho provato una sola volta.
Gli altri tre che ho non hanno nessuna indicazione quindi ..boh? dovrei andarmi a ricercare la forma.
Passerò a controllare quel negozietto che ha e magari prenderò qualche forma assortita