FountainPen.it Forum

Il mondo degli appassionati di stilografiche è indubbiamente un mondo di nicchia, come si suol dire. Al giorno d'oggi tutti scrivono, ma usando le tastiere dei pc o degli smartphone... Già è raro trovare chi scrive abitualmente spesso con una penna a sfera, figuriamoci quanto è raro trovare chi scrive sempre con una stilografica. Proprio per questo esiste questo bellissimo forum, per potersi scambiare opinioni e consigli, e io ho ad esempio imparato molto, frequentandolo.

Mi è capitato spesso di mostrare a degli amici quelle che a mio avviso sono le meraviglie della scrittura con la stilografica. Ho spiegato con pazienza i motivi per cui è bello farlo, gli aspetti tecnici, storici, culturali, ho descritto il sottile piacere di sentire i pennini che frusciano sulla carta, la bellezza e l'eleganza della scrittura, l'ampio ventaglio di soluzioni disponibili che offre la scelta di pennini, inchiostri, tipo di carte, eccetera. Ho anche regalato qualche penna. Risultati: zero. Mi stanno a sentire, con rispetto e interesse, ma percepisco che mi considerano come un tipo un po' strano che ha un hobby bislacco. Quando poi vedono cosa significa caricare una penna, controllare il livello di inchiostro, scegliere le combinazioni pennino/inchiostro/carta, sento che sono già scoraggiati: troppa fatica, sembra che dicano. Eppure spiego tutto con leggerezza, come fosse un gioco, e mi rivolgo a persone dotate di cultura ed esperienza, ma tant'è: non convinco nessuno. Coloro ai quali ho donato una penna la tengono come una reliquia invece di usarla, con il risultato che gli inchiostri si seccano e le penne non scrivono più... Mi dicono : " la tengo per occasioni speciali". Chissà quali: magari per la firma della ricevuta del premio Nobel?

Mi domandavo quindi se anche a voi capita questo non esaltante fatto.

Un saluto a tutti.

Claudio

Purtroppo si.

Io alla tenera età di 46 anni ho capito una cosa: certe cose non serve spiegarle.
O si sentono o no.
Orlando.

Orlandoemme ha scritto: ↑venerdì 19 gennaio 2018, 11:43 Io alla tenera età di 46 anni ho capito una cosa: certe cose non serve spiegarle.
O si sentono o no.
Orlando.

Non essere così pessimista, qualcuno prima o poi vedrai che sarà interessato a questi magnifici oggetti da scrittura.

Sì, mi è capitato, sebbene io non sia esperto come la maggior parte di voi e le mie conoscenze siano assai limitate. Però, quando ti ritrovi a parlare di penne col medico che ti visita, è una soddisfazione.

Io uso le stilo da un anno e la mia unica (ma grande) soddisfazione è vedere mio figlio (quinta elementare) che di sua iniziativa mi ha "rubato" una Safari e la sta usando regolarmente a scuola.

Davvero molto soddisfacente ...

Io non mi pongo il problema. Vado avanti per la mia strada.

Il proselitismo stilografico si autoalimenta; io posso "accendere la miccia", ma un nuovo adepto diventa tale per conto suo. A me è capitato di portare qualcuno "da questa parte", ma in realtà è successo perché il soggetto ha fatto tutto da solo. Anni fa un amico in particolare passò inizialmente alle stilografiche per motivi legati al suo mestiere (è un collega più spostato verso il disegno che la pittura, sostanzialmente è un vignettista/illustratore, ma lavora con le gallerie); mi confessò di non averci proprio pensato, alla stilografica, e quando gli ho detto che esistono inchiostri adatti aqueste penne ma specifici da disegno (mi riferivo al nero indiano Pelikan) volle subito provare, perché la cosa gli consentiva di lavorare molto più comodamente e più velocemente. Gli regalai non ricordo più cosa, ma una penna da una ventina di euro con pennino molto fine: gli si aprì un mondo, impazzì letteralmente. Poi iniziò a usare la stilo anche per scrivere, poi la portò sempre con se', poi...
D'altra parte mi è anche capitato di regalare una stilografica che poi il beneficiario ha perso o rotto per incuria. Io, per conto mio, tengo sempre una certa quantità di penne (roba di poco valore, non oltre i 15/20 euro, ma che scrivono benissimo) in una scatola di latta, destinate a essere regalate a futuri utilizzatori.

No, e non ci provo se qualcuno non fa il primo passo o se almeno ci sia qualche affinità col soggetto (esempio: so che non usa biro ma roller, o gli interessa la calligrafia etc).

Però mi capitato ovviamente di ricevere i complimenti da parte di chi ha utilizzato la penna che gli ho prestato (mi è successo con la Kaweco Sport), o di riceverli solo per l'estetica dell'oggetto (Kaweco e Delike sport brass che stavo usando insieme) o ancora di ricevere apprezzamenti per la resa della scrittura con la stilo (esempio: un foglietto con gli orari di apertura di un negozio scritto con un pennino italico e che era appeso al frigo ). Però in questi casi l'entusiasmo del soggetto si ferma lì

Un pizzico di invidia lo serbo per chi, come voi, riesce a cogliere questi aspetti.
Per me non c'è nessuna magia dietro, nessun piacere. C'è solo una penna cinese con pennino EF, un inchiostro ferrogallico da 100mL o un Pelikan 4001 nero: entrambi degni sostituti della penna a gel, ma ad un prezzo infinitamente più conveniente.

È successo poche volte, ma io insisto

No, ho regalato diverse penne anche importanti al mio miglior amico, ma alla fine usa solo la prima reform perchè ha paura di romperle..... sto seriamente pensando di chiedergli indietro il set parker 51 con scatola inusato
Anche su lavoro niente ad fare (e siamo in tanti.....), peccato perchè lì avrei potuto rifilare tante ciofeche .....

io ne ho un paio a cui regalo i miei "scarti"
per scarti intendo penne acquistate per curiosità, come certe cinesine molto economiche, ma anche roba molto più costosa.
chiaramente loro sono super contenti e alla fine li ho convinti e le usano regolarmente
in realtà fa più piacere a me regalare delle penne, anche di pregio, sapendo che verranno usate e non ammuffiranno in qualche cassetto

sciumbasci ha scritto: ↑venerdì 19 gennaio 2018, 14:14 Un pizzico di invidia lo serbo per chi, come voi, riesce a cogliere questi aspetti.
Per me non c'è nessuna magia dietro, nessun piacere. C'è solo una penna cinese con pennino EF, un inchiostro ferrogallico da 100mL o un Pelikan 4001 nero: entrambi degni sostituti della penna a gel, ma ad un prezzo infinitamente più conveniente.

Io trovo grande dignità anche in questo. Ho sempre avuto una situazione analoga con gli orologi, anche quando mi sono ritrovato al polso un pezzo pregiato; per me era, e restava, uno strumento che semplicemente mi diceva a che punto della giornata mi trovassi. Non necessariamente si avverte il "sacro fuoco".

Anche a me non capita di fare proseliti .Sonon medico e quando scrivo talvolta il paziente esclama:"scrive col pennino !!". Qualcuno ricorda di avere una stilografica piu' o meno blasonata nel cassetto da anni. Il massimo dello stupore e' quando scrivo con uno stiloforo della Wahl eversharp, ma proseliti proprio non ne faccio . Umberto