Pineider Avatar
Inviato: venerdì 29 dicembre 2017, 9:53
Buongiorno,
oggi vi presento la Pineider Avatar di cui ne avrei ignorato l' esistenza se non mi fosse stata recentemente regalata. È una penna di dimensioni generose, attorno ai 14 centimetri in resina rossa effetto pietra, la carica è a cartuccia o converter. Il pennino è in acciaio, il mio, di misura media è stata una piacevolissima sorpresa per la sua scorrevolezza e precisione. Il flusso è sempre ben calibrato e anche dopo giorni di inutilizzo la penna riparte senza alcun problema. Il pennino medio tende leggermente verso il fine. La clip è molto bella, fissata al cappuccio da un perno passante; la veretta riporta il nome Pineider e lo skyline di Firenze. Questa veretta contiene un magnete con cui si chiude comodamente la penna senza dover avvitare e l' ho apprezzato molto. Al contrario non mi piace molto l' incisione che appare sulla stessa veretta, che è anche molto sottile e trasmette un senso di "lavoro fatto in economia". A mio parere questo è l' unico punto debole della penna che trovo estremamente bella nel suo colore e nella comodità durante l' uso. La sezione è in metallo ma le dita non scivolano e in fin dei conti la apprezzo.
Caricata con una cartuccia di inchiostro Visconti Sepia il mio pennino medio si è trasformato in fine, passato tramite converter al Private Reserve Electric dc Blue il tratto è diventato leggermente più corposo assecondando il mio gusto.
Non ho voluto indagare sul costo della penna, credo comunque che si inserisca in una fascia "abbordabile" di prezzo e la consiglio vivamente, considerando la bella confezione in cui si trova e la presenza di carta da lettera Pineider.
oggi vi presento la Pineider Avatar di cui ne avrei ignorato l' esistenza se non mi fosse stata recentemente regalata. È una penna di dimensioni generose, attorno ai 14 centimetri in resina rossa effetto pietra, la carica è a cartuccia o converter. Il pennino è in acciaio, il mio, di misura media è stata una piacevolissima sorpresa per la sua scorrevolezza e precisione. Il flusso è sempre ben calibrato e anche dopo giorni di inutilizzo la penna riparte senza alcun problema. Il pennino medio tende leggermente verso il fine. La clip è molto bella, fissata al cappuccio da un perno passante; la veretta riporta il nome Pineider e lo skyline di Firenze. Questa veretta contiene un magnete con cui si chiude comodamente la penna senza dover avvitare e l' ho apprezzato molto. Al contrario non mi piace molto l' incisione che appare sulla stessa veretta, che è anche molto sottile e trasmette un senso di "lavoro fatto in economia". A mio parere questo è l' unico punto debole della penna che trovo estremamente bella nel suo colore e nella comodità durante l' uso. La sezione è in metallo ma le dita non scivolano e in fin dei conti la apprezzo.
Caricata con una cartuccia di inchiostro Visconti Sepia il mio pennino medio si è trasformato in fine, passato tramite converter al Private Reserve Electric dc Blue il tratto è diventato leggermente più corposo assecondando il mio gusto.
Non ho voluto indagare sul costo della penna, credo comunque che si inserisca in una fascia "abbordabile" di prezzo e la consiglio vivamente, considerando la bella confezione in cui si trova e la presenza di carta da lettera Pineider.