FountainPen.it Forum

Salve a tutti!

In questo periodo di rinnovata (per me) attenzione alle magnifiche penne Delta, vivo un certo conflitto di attrazione tra la Delta celebrativa del forum (che mi piace soprattutto per le sue caratteristiche tecniche, ossia pennino e sistema di caricamento) e una tra le mie preferite di sempre: la Delta Galassia (come da titolo) dall'estetica (secondo me) impeccabile e con il fantastico pennino flessibile in titanio.

C'è qualche felice possessore di quest'ultima che possa darmi la sua opinione a riguardo?

Oltretutto un venditore su ebay la venderebbe a circa 200 euro... Molto conveniente direi, forse troppo?

Francesco

Francesco ha scritto:Salve a tutti!

In questo periodo di rinnovata (per me) attenzione alle magnifiche penne Delta, vivo un certo conflitto di attrazione tra la Delta celebrativa del forum (che mi piace soprattutto per le sue caratteristiche tecniche, ossia pennino e sistema di caricamento) e una tra le mie preferite di sempre: la Delta Galassia (come da titolo) dall'estetica (secondo me) impeccabile e con il fantastico pennino flessibile in titanio.

C'è qualche felice possessore di quest'ultima che possa darmi la sua opinione a riguardo?

Oltretutto un venditore su ebay la venderebbe a circa 200 euro... Molto conveniente direi, forse troppo?

Francesco

Caro Francesco, la decisione spetta sempre a te....tuo è il gusto ; io , personalmente , non avrei il minimo dubbio e sceglierei la Penna Celebrativa per i motivi che hai detto tu ; l' ideale sarebbe prenderle tutte e due
Comunque per il prezzo, considera che in genere viene venduta a 250 euro .

facci sapere....siamo curiosissimi

stefano

La Delta Galassia è a cartuccia converter;ma il problema vero è il pennino in titanio che non scorre troppo bene sulla carta.Al tuo posto opterei per la penna celebrativa,che tra l'altro è anche a stantuffo.
Cordiali saluti

Convengo al 100% con i precedenti due commenti... Io odio le cartucce!

Grazie mille per le risposte, mi fa piacere che condividiate la mia difficoltà!!

Anch'io preferisco di gran lunga un caricamento a pistone, credevo comunque che un pennino molto flessibile fosse un vantaggio per la scrittura.
Mi pare di capire invece che riteniate quello in titanio più "calligrafico" e non adatto ad una scrittura più comoda e più frequente.
È così?

Francesco ha scritto:Grazie mille per le risposte, mi fa piacere che condividiate la mia difficoltà!!

Anch'io preferisco di gran lunga un caricamento a pistone, credevo comunque che un pennino molto flessibile fosse un vantaggio per la scrittura.
Mi pare di capire invece che riteniate quello in titanio più "calligrafico" e non adatto ad una scrittura più comoda e più frequente.
È così?

Francesco, considera che i veri flessibili ( attenzione a non confondere flessibile con molleggiato !)erano i pennini di una volta ; oggi, nelle penne moderne non se ne trovano più.
La mia convinzione è che prima, scrivendo tutti con la stilografica fin dalle elementari, erano abituati ad usare i flessibili e a non rovinarli ; oggi che moltissimi, ( Americani per primi), pigiano in maniera orrenda sui pennini, il flessibile durerebbe da Natale a Santo Stefano ( che sarei io ).
Ma su questo argomento sono sicuro che Simone Piccardi potrà essere molto più preciso di me.

Se poi vuoi cimentarti nella "Calligrafia",. esistono dei "set calligrafici" che costano poco e con i quali puoi fare pratica per capire se è un mondo che ti affascina o meno, senza "sacrificare" una penna . In alternativa puoi rivolgerti al vintage e comprare una Waterman 52 che si trova a cifre accettabili.

stefano

rembrandt54 ha scritto: Francesco, considera che i veri flessibili ( attenzione a non confondere flessibile con molleggiato !)erano i pennini di una volta ; oggi, nelle penne moderne non se ne trovano più.
La mia convinzione è che prima, scrivendo tutti con la stilografica fin dalle elementari, erano abituati ad usare i flessibili e a non rovinarli ; oggi che moltissimi, ( Americani per primi), pigiano in maniera orrenda sui pennini, il flessibile durerebbe da Natale a Santo Stefano ( che sarei io ).
Ma su questo argomento sono sicuro che Simone Piccardi potrà essere molto più preciso di me.

Se poi vuoi cimentarti nella "Calligrafia",. esistono dei "set calligrafici" che costano poco e con i quali puoi fare pratica per capire se è un mondo che ti affascina o meno, senza "sacrificare" una penna . In alternativa puoi rivolgerti al vintage e comprare una Waterman 52 che si trova a cifre accettabili.

uhm... quindi non lo considereresti uno strumento ottimale per la scrittura quotidiana oppure, sapendolo usare, il piacere di scrittura sarebbe pari ai pennini più avanzati?

Io ho provato il flessibile Delta solo una volta (su una 150° dell'unità italiana, se ricordo bene) ed era una via di mezzo fra quello che io chiamo un demiflex ed un flessibile all'antica, più vicino a questo secondo estremo che al primo.

Diciamo che comunque un po' di pressione per ottenere una variazione di tratto era comunque necessaria, ma in maniera inferiore a quella di altri pennini proclamati un po' troppo velocemente "flessibili".

Comunque i range di flessibilità sono molto vari, sul moderno il top l'ho trovato sul fine in palladio della homo sapiens, leggermente più flessibile del titanio Delta (non di molto comunque).

La variabilità la trovi anche sugli antichi, ma in questo caso hai un intervallo molto più ampio, fino ad arrivare ai cosiddetti wet noodle, che non sono neanche tanto facili da usare se non hai la mano leggera.

Simone
PS il campione dei test fatti sui pennini moderni è molto limitato (1 esemplare per tipo) e pertanto statisticamente irrilevante...

Francesco ha scritto: uhm... quindi non lo considereresti uno strumento ottimale per la scrittura quotidiana oppure, sapendolo usare, il piacere di scrittura sarebbe pari ai pennini più avanzati?

Perché non ottimale? Certo se premi troppo potrebbe darti fastidio, ma la capacità di rispondere alle variazioni di pressione rende, almeno per me, molto più gradevole un pennino flessibile, e più lo è più mi diverte.

Comunque ti conviene fare qualche prova, per capire se si adatta al tuo stile di scrittura.

Simone

Francesco ha scritto:Grazie mille per le risposte, mi fa piacere che condividiate la mia difficoltà!!

Anch'io preferisco di gran lunga un caricamento a pistone, credevo comunque che un pennino molto flessibile fosse un vantaggio per la scrittura.
Mi pare di capire invece che riteniate quello in titanio più "calligrafico" e non adatto ad una scrittura più comoda e più frequente.
È così?

In effetti ho provato il pennino in titanio sulle Stipula Modello T e mi sono accorto che oltre ad essere poco scorrevole (nonostante il flusso abbondante) ,non è adatto alla scrittura veloce.

Grazie a tutti per le risposte.
Mi sto convincendo che le due penne non siano "confrontabili" direttamente, e che la penna celebrativa (ma questo lo sapevo già!!! ) sia un'occasione più unica che rara.

La Delta Galassia è a cartuccia converter e ha il pennino in titanio, è molto bella, ma visto il prezzo tra le due prenderei senza dubbio la Penna Celebrativa (già da me prenotata!!! ) per i seguenti motivi:
• E' una penna prodotta sempre da Delta, quindi cmq non sbagli;
• Ha il sistema di caricamento a stantuffo;
• Ha la finestrella per il controllo dell’inchiostro (veramente utile);
• Ha prezzo che è veramente un affare, a occhio secondo me vale quanto la Dolcevita a Stantuffo;
• E' una penna solo NOSTRA, che in commercio non la troverai MAI, quindi le dà ancora più valore;

Quindi se non l'hai ancora fatto prenotala subito!!!

Fabry81 ha scritto:La Delta Galassia è a cartuccia converter e ha il pennino in titanio, è molto bella, ma visto il prezzo tra le due prenderei senza dubbio la Penna Celebrativa (già da me prenotata!!! ) per i seguenti motivi:
• E' una penna prodotta sempre da Delta, quindi cmq non sbagli;
• Ha il sistema di caricamento a stantuffo;
• Ha la finestrella per il controllo dell’inchiostro (veramente utile);
• Ha prezzo che è veramente un affare, a occhio secondo me vale quanto la Dolcevita a Stantuffo;
• E' una penna solo NOSTRA, che in commercio non la troverai MAI, quindi le dà ancora più valore;

Quindi se non l'hai ancora fatto prenotala subito!!!

Concordo pienamente !!!!!!!!!!!

Fabry81 ha scritto:La Delta Galassia è a cartuccia converter e ha il pennino in titanio, è molto bella, ma visto il prezzo tra le due prenderei senza dubbio la Penna Celebrativa (già da me prenotata!!! ) per i seguenti motivi:
• E' una penna prodotta sempre da Delta, quindi cmq non sbagli;
• Ha il sistema di caricamento a stantuffo;
• Ha la finestrella per il controllo dell’inchiostro (veramente utile);
• Ha prezzo che è veramente un affare, a occhio secondo me vale quanto la Dolcevita a Stantuffo;
• E' una penna solo NOSTRA, che in commercio non la troverai MAI, quindi le dà ancora più valore;

Quindi se non l'hai ancora fatto prenotala subito!!!

Aggiungerei anche un altro motivo:la Penna Celebrativa non ha il pennino in titanio,che sui modelli Delta e Stipula da me provati non mi ha mai soddisfatto.

Tra i pennini in Titanio che ho provato (Delta, Stipula ed Omas), il migliore mi è sembrato quello della Omas Emotica. In ogni caso non mi sembrano pennini adatti a chi scrive velocemente e con caratteri piccoli.

Genny