Aurora Marco Polo 8 kt
Inviato: giovedì 2 novembre 2017, 15:52
Aurora Marco Polo in oro 8 kt
E’ una penna che si pone nel solco della Hastil e che anticipa la Magellano alla quale che seguirà la Kona.
Si tornerà poi alle penne a sigaro (vedi la Aurora 88 big).
La caratteristica principale di queste quattro penne è il diametro così limitato del fusto da rendere pressoché necessaria la loro realizzazione in metallo per renderle sufficientemente resistenti. Tale esiguità esclude un sistema di caricamento a pistone e, semmai, indirizza verso converter proprietari (cfr. il "trick track" della Hastil, compatibile con la Marco Polo)
Il design della Marco Polo è minimale, ma a questo “minimalismo” si accompagna una citazione non da tutti avvertita: la realizzazione del pettine (o ferro) di prua, tipico delle gondole veneziane, all’estremo inferiore del cappuccio. I setti anelli (dove nel caso di specie, all’oro si alterna la lacca) simboleggiano i sestrieri di Venezia e la Giudecca. Ma si segnala che, in alcune varianti, il numero degli anelli si riduce.
Queste le misure:
Lunghezza totale mm. 139
Lunghezza cappuccio mm. 61
Lunghezza corpo mm. 81
Lunghezza sezione mm. 41
Lunghezza inastata mm. 154
Diametro mm. 8
Il pennino è in oro a 14kt (585). E’ rigido ma scorrevolissimo sul foglio.
Il cappuccio si inasta a pressione.
Nell’esemplare, le problematiche dovute all’esiguità del diametro (difficoltà di presa, stress delle dita con lunghe sezioni di scrittura) sono in parte ovviate dal maggior peso del metallo e della componente aurea (8 kt), nonché dalla lavorazione guilloche a linee verticali (in termini tecnici: millerighe).
Per aumentare ancor di più la resistenza della clip e per garantire la tenuta del cappuccio, la prima e il pettine sono realizzati in metallo dorato (per evitare confusioni, mentre sul cappuccio e sul fusto è impresso il punzone 333, sulla clip e sul pettine compaiono - rispettivamente - le scritte “Metal” e “M”).
Una piccola gioia (forse) in lacca chiude il fondello del corpo.
Come si comprende dall’immagine, la penna utilizza una cartuccia proprietaria “lunga”, probabilmente fuori commercio da ricaricare con siringa. Nel Forum ci sono varie indicazioni sulle compatibilità di cartucce e sull’uso di converter.
Ritengo che sia una bella penna, molto elegante ma sobria proprio per il disegno minimalista.
Aspetto che il Pelikan Edelstein Aventurine raggiunga bene l’alimentatore per una prova di scrittura.
Cordialità.
Polemarco
E’ una penna che si pone nel solco della Hastil e che anticipa la Magellano alla quale che seguirà la Kona.
Si tornerà poi alle penne a sigaro (vedi la Aurora 88 big).
La caratteristica principale di queste quattro penne è il diametro così limitato del fusto da rendere pressoché necessaria la loro realizzazione in metallo per renderle sufficientemente resistenti. Tale esiguità esclude un sistema di caricamento a pistone e, semmai, indirizza verso converter proprietari (cfr. il "trick track" della Hastil, compatibile con la Marco Polo)
Il design della Marco Polo è minimale, ma a questo “minimalismo” si accompagna una citazione non da tutti avvertita: la realizzazione del pettine (o ferro) di prua, tipico delle gondole veneziane, all’estremo inferiore del cappuccio. I setti anelli (dove nel caso di specie, all’oro si alterna la lacca) simboleggiano i sestrieri di Venezia e la Giudecca. Ma si segnala che, in alcune varianti, il numero degli anelli si riduce.
Queste le misure:
Lunghezza totale mm. 139
Lunghezza cappuccio mm. 61
Lunghezza corpo mm. 81
Lunghezza sezione mm. 41
Lunghezza inastata mm. 154
Diametro mm. 8
Il pennino è in oro a 14kt (585). E’ rigido ma scorrevolissimo sul foglio.
Il cappuccio si inasta a pressione.
Nell’esemplare, le problematiche dovute all’esiguità del diametro (difficoltà di presa, stress delle dita con lunghe sezioni di scrittura) sono in parte ovviate dal maggior peso del metallo e della componente aurea (8 kt), nonché dalla lavorazione guilloche a linee verticali (in termini tecnici: millerighe).
Per aumentare ancor di più la resistenza della clip e per garantire la tenuta del cappuccio, la prima e il pettine sono realizzati in metallo dorato (per evitare confusioni, mentre sul cappuccio e sul fusto è impresso il punzone 333, sulla clip e sul pettine compaiono - rispettivamente - le scritte “Metal” e “M”).
Una piccola gioia (forse) in lacca chiude il fondello del corpo.
Come si comprende dall’immagine, la penna utilizza una cartuccia proprietaria “lunga”, probabilmente fuori commercio da ricaricare con siringa. Nel Forum ci sono varie indicazioni sulle compatibilità di cartucce e sull’uso di converter.
Ritengo che sia una bella penna, molto elegante ma sobria proprio per il disegno minimalista.
Aspetto che il Pelikan Edelstein Aventurine raggiunga bene l’alimentatore per una prova di scrittura.
Cordialità.
Polemarco