FountainPen.it Forum

Ciao a tutti,

ieri al pen doctor day con Ugo ho portato una delle penne stilografiche ormai vintage di cui avevo scritto qui tempo fa. In particolare è marca Virca con fantasia di Missoni ( ).
Ha un pennino particolare perchè è stato creato piegando su se stesso l'acciaio del pennino. Scrive davvero bene, al momento è il mio pennino preferito. Ugo mi ha detto che è piuttosto particolare, quindi volevo raccontarvelo.

Mi piacerebbe trovare una penna sempre economica e con il pennino identico ma più sobria... questa non è proprio il tipo di stilografica da portare in riunione!
Chissà mai che qualcuno di voi possa aiutarmi!

che carina <3
quel genere di pennino l'ho trovato spesso sulle osmiroid e sulle platignum, purtroppo sempre in pessime condizioni vista l'età delle penne. Però come alternativa sobria ed economica immagino siano facilmente reperibili in buone condizioni

Anche a me piace moltissimo il tratto di questo pennino! Lo uso sin dalle elementari (la penna è una Walker scolastica rossa).
Il tratto più simile che ho trovato utilizzando un pennino "normale" è quello di una Parker 75 malachite green (tratto F).
Proprio poco tempo fa ho notato sulla baia diverse inserzioni di penne Walker identiche alla mia ma di colori diversi, e sono davvero tentata di farne scorta

Quel genere di pennino si trova tranquillamente su molte penne odierne economiche. So per certo che viene montato sulle Schneider Voyage da 3 euro, ma ne ho viste diverse.
Tempo fa ho anche trovato, in un mercatino, una scatoletta con questo genere di pennini, credo di aver messo anche una foto sul forum, ma non ricordo in che occasione.

Edit: Trovato.
viewtopic.php?p=106372#p106372

Ciao Federica, sono un poco "ot" riguardo la tua apertura di discussione, ma penso di rientrare un po' di più sul tuo secondo intervento.
L'anno scorso, dai cinesi, ho trovato delle stilo della Carioca che scrivono benissimo, la punta del pennino non è ripiegata come illustri
nel post di apertura, ma è rotonda, penso applicata (sul pennino, oltre un logo, c'è incisa la scritta iridium).

La scrittura dal lato secco è più sottile che non dal lato bagnato del pennino, il tratto è molto buono in entrambi i casi.
Dopo averne acquistata e provata una prima, sono tornato nel negozio e le ho riscattate tutte (erano solo una decina). Due sono ancora confezionate, le altre le ho provate e scrivono tutte molto bene, solo una presentava il cappuccio che pur producendo il "click"
di aggancio, poi si lasciava ruotare facilmente dando l'impressione di penna non chiusa ermeticamente. Le avevo pagate un euro e venti l'una
(ognuna con tre cartucce), purtroppo non ne hanno più rimesse in vendita, però in rete ho visto che si trovano.
Quindi se il pennino ripiegato è determinante, come non scritto, però non lo fosse, per le riunioni penso vadano benissimo. ciao, sandro

Mi verrebbe in mente di richiamare questo link: https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=14871
I pennini di cui parla Federica sono invece gli altri, la cui punta è ottenuta non con materiale di riporto ma ritorcendo l'acciaio su se stesso.
Come scritto da Monet sono piuttosto comuni sulle penne economiche, sia attuali che vintage. Il problema è che per trovarle (se solo questo è il criterio di ricerca) ci vuole la pazienza di Giobbe: esaminare i pennini ad uno ad uno e vedere se in punta hanno o meno la magica "pallina bianca".

Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 16 ottobre 2017, 8:11 ................................I pennini di cui parla Federica sono invece gli altri, la cui punta è ottenuta
non con materiale di riporto ma ritorcendo l'acciaio su se stesso...............

Non è che non avessi capito, l'ho anche scritto che stavo rispondendo ot riguardo il post di apertura della discussione.
Di penne con quel pennino ripiegato ne ho quattro (erano cinque ma a una l'ho sostituito), ma dato che sono penne (le mie) anonime,
non saprei in che modo poterle rintracciare per cui ho fornito, a Federica piacendo, un'alternativa credo più realizzabile. ciao,sandro

ooti ha scritto: ↑lunedì 16 ottobre 2017, 14:21

Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 16 ottobre 2017, 8:11 ................................I pennini di cui parla Federica sono invece gli altri, la cui punta è ottenuta
non con materiale di riporto ma ritorcendo l'acciaio su se stesso...............

Non è che non avessi capito, l'ho anche scritto che stavo rispondendo ot riguardo il post di apertura della discussione.
Di penne con quel pennino ripiegato ne ho quattro (erano cinque ma a una l'ho sostituito), ma dato che sono penne (le mie) anonime,
non saprei in che modo poterle rintracciare per cui ho fornito, a Federica piacendo, un'alternativa credo più realizzabile. ciao,sandro

Ti chiedo scusa, ho capito che tu avevi capito benissimo (bisticcio di parole), la risposta non era rivolta a te ma all'argomento in generale.
Stavo cercando anch'io di dare una risposta a Federica, ma non credo che esista: bisogna riconoscerli uno per uno, sono montati (o sostituiti) su una infinità di penne.
Personalmente poi trovo che un pennino con riporto di iridio (o quello che è) sia più scorrevole, e quindi lo prederisco. Le Carioca che hai indicato, a quel prezzo, sono sicvuramente una validissima alternativa come penne da battaglia (direi anzi da prima linea), anche meglio delle cinesi.
Ciao!

Ciao a tutti e grazie per le risposte! Ho guardato le penne che mi avete suggerito, soprattutto le Schneider Voyage, ma sono per la gran parte "da bambini" pure loro. A quel punto mi tengo la mia, tanto in riunione l'ho già sdoganata!
Mi chiedo se ho ancora il permesso di scrivere su questo forum visto che invece di cercare la perfezione giapponese nei pennini pare che io gradisca quelli qualitativamente più scarsi sul mercato!
Forse è perché sono mancina oppure per il tratto in effetti un po' spigoloso: mi piace sentire il pennino che scorre sulla carta! E ora che ho fatto outing se vorrete ostracizzarmi vi capirò!

FedericaA ha scritto: ↑lunedì 16 ottobre 2017, 22:37 Ciao a tutti e grazie per le risposte! Ho guardato le penne che mi avete suggerito, soprattutto le Schneider Voyage, ma sono per la gran parte "da bambini" pure loro. A quel punto mi tengo la mia, tanto in riunione l'ho già sdoganata!
Mi chiedo se ho ancora il permesso di scrivere su questo forum visto che invece di cercare la perfezione giapponese nei pennini pare che io gradisca quelli qualitativamente più scarsi sul mercato!
Forse è perché sono mancina oppure per il tratto in effetti un po' spigoloso: mi piace sentire il pennino che scorre sulla carta! E ora che ho fatto outing se vorrete ostracizzarmi vi capirò!

Non è bello ciò che bello, ma è bello ciò che piace.

Per quanto riguarda i pennini con la punta rigirata, ho una Vecchia Osmiroid 65 di plasticaccia, con caricamento a leva, che scrive benissimo.
Si trovano in rete anche pennini alternativi, anche calligrafici, a una ventina di euro l'uno. Se si bada più alla sostanza che all'apparenza, potrebbe essere una buona scelta.

Ciao. Gionni