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Metto questa riparazione anche per far vedere i miei fallimenti oltre le micro bollicine che si creano, non saprei come lisciare tra gli anellini senza levarli
Lavoro
Almeno spero di aver fermato lo spacco

Leggo sempre con grande piacere i tuoi lavori, tecnicamente ottimi e di grande ispirazione

Mi piacerebbe provare assieme a risolvere il problema... Peccato che siamo lontani.

Si potrebbe applicare un po' più materiale, ed andare a risagomare con carta abrasiva. Vicino all'anello esterno con una 1000 per poi rifinire con le altre grane. Procedendo parallelamente alla veretta si dovrebbe riuscire con pazienza a recuperare la curvatura.

Tra le verette la cosa è più complessa, si potrebbe provare a mascherare i due anelli lasciando scoperta la parte da trattare e risagomare con una spugnetta da wrapping ricoperta con una 2000, agendo "di costa" sempre parallelamente alle verette...

Insomma, in lavoraccio di fino, ma molto interessante

Secondo me, ce la fai

Ciao Lorenzo, mi provochi?
Per ora mi fermo, ma non ho detto che la metto da parte, ci provo anche con il tuo supporto morale e ...una volta si diceva fisico, ora morale e in rete.
Grazie per avermi spronato.

Qualche coccinella dovrei ancora averla...

Vado a nascondermi nel mio buchetto



Volevo solo farti ridere un po'...

Le coccinelle le mettiamo tra gli anellini.

maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 18 settembre 2017, 20:40 Le coccinelle le mettiamo tra gli anellini.

Bene. Una mezza dozzina è sufficiente? Vado a preparare la spedizione.

Per levigare la parte al di sopra dell'anello devi - ma penso tu lo sappia già - fissare il cappuccio in modo che stia fermo: un modo potrebbe essere avvitarci un rottame di un corpo compatibile da poter stringere in una morsa o simili. A quel punto serve una striscia di carta abrasiva, bagnata, larga 2- 3 cm, con i lati lunghi diritti: devi parzialmente avvolgerla in modo che abbracci c.a 1/3 della circonferenza, prenderla tra pollice ed indice delle due mani e muoverla nei due sensi alternatamente: un po' come quando con l'asciugamano ti asciughi la schiena: in questo modo, facendo attenzione riesci a lavorare accostato all'anellino pur senza consumarne la doratura.
Levigare il sottile spazio tra gli anelli è più difficile e comporta una buona dose di pazienza: io piego in due un pezzetto di carta abrasiva e lavoro con lo spigolo della predetta.

Grazie Marcello,
ci vorrà molta pazienza, calma e tranquillità, appena ci sono questi elementi a disposizione proseguo i lavori.

maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 18 settembre 2017, 20:18 Ciao Lorenzo, mi provochi?
Per ora mi fermo, ma non ho detto che la metto da parte, ci provo anche con il tuo supporto morale e ...una volta si diceva fisico, ora morale e in rete.
Grazie per avermi spronato.

Hahaha certo che ti provoco, sono qui apposta

È che ti capisco, sono malato anch'io di restauri e riparazioni...

A volte serve una pausa riflessiva, ma sono sicuro che tornerai a lavorare su quella Omas, prima o poi

Buon lavoro Max

AinNithael ha scritto: ↑lunedì 18 settembre 2017, 20:29 Qualche coccinella dovrei ancora averla...

Vado a nascondermi nel mio buchetto



Volevo solo farti ridere un po'...

Stavo ancora ridendo per la Waterman. Questo è stato il colpo di grazia

Grandissima AinNithael

PeppePipes ha scritto: ↑lunedì 18 settembre 2017, 21:14 Per levigare la parte al di sopra dell'anello devi - ma penso tu lo sappia già - fissare il cappuccio in modo che stia fermo: un modo potrebbe essere avvitarci un rottame di un corpo compatibile da poter stringere in una morsa o simili. A quel punto serve una striscia di carta abrasiva, bagnata, larga 2- 3 cm, con i lati lunghi diritti: devi parzialmente avvolgerla in modo che abbracci c.a 1/3 della circonferenza, prenderla tra pollice ed indice delle due mani e muoverla nei due sensi alternatamente: un po' come quando con l'asciugamano ti asciughi la schiena: in questo modo, facendo attenzione riesci a lavorare accostato all'anellino pur senza consumarne la doratura.
Levigare il sottile spazio tra gli anelli è più difficile e comporta una buona dose di pazienza: io piego in due un pezzetto di carta abrasiva e lavoro con lo spigolo della predetta.

Tecnica perfetta Peppe, poi al max si può mascherare con nastro la veretta

Anche io spesso uso la carta piegata di costa se lo spazio è molto limitato, se poi hai un cuneo di spugna densa o una lama di gomma (tipo spatola da carrozzeria o lama per pulire i vetri) su cui avvolgere la carta... Ti da quel po' di supporto in più per dosare meglio la veligatura. Io almeno mi ci trovo bene

Lorenzo, sei un diavoletto che al posto delle corna ha due belle stilografiche, ma di quelle formato maxi.

PeppePipes ha scritto: ↑lunedì 18 settembre 2017, 21:14 Per levigare la parte al di sopra dell'anello devi - ma penso tu lo sappia già - fissare il cappuccio in modo che stia fermo: un modo potrebbe essere avvitarci un rottame di un corpo compatibile da poter stringere in una morsa o simili. A quel punto serve una striscia di carta abrasiva, bagnata, larga 2- 3 cm, con i lati lunghi diritti: devi parzialmente avvolgerla in modo che abbracci c.a 1/3 della circonferenza, prenderla tra pollice ed indice delle due mani e muoverla nei due sensi alternatamente: un po' come quando con l'asciugamano ti asciughi la schiena: in questo modo, facendo attenzione riesci a lavorare accostato all'anellino pur senza consumarne la doratura.
Levigare il sottile spazio tra gli anelli è più difficile e comporta una buona dose di pazienza: io piego in due un pezzetto di carta abrasiva e lavoro con lo spigolo della predetta.

Magari dico una scemenza, ma comunque ... se poi fosse una buona idea potrete sempre pagarmi da bere.
L'idea sarebbe che, dovendo andare a levigare vicino e tra gli anellini senza toccarli la cosa migliore sarebbe avere un tornio: si tornisce una spina sulla quale calzare il cappuccio e poi si va a levigare usando diverse barrette di legno della larghezza appropriata con incollate sopra carte abrasive di grane diverse, usandole come se fossero limette piatte. Più grandi per lavorare vicino agli anelli e piccoline per agire nello spazio tra di essi. Se non si dispone di un tornio probabilmente si può fare anche con un trapano fissato in una morsa. Invece di tornire una spina sagomata ad hoc per poterci calzare il cappuccio si può naturalmente fare come suggerisce PeppePipes, usare un corpo penna "a perdere". Tornire una spina da un tondino di legno sarebbe meglio perché girerebbe subito ben centrata, mentre il corpo penna non è detto, potrebbe essere più laborioso farlo girare ben in asse. Non servono attrezzi speciali, si può fare con volgarissime lime piatte di gradazione diversa, credo.
Se si riesce ad avere una rotazione centrata del cappuccio naturalmente la levigatura dovrebbe essere molto più semplice e rapida.
Poi magari c'è qualche ragione alla quale non ho pensato per cui la cosa non è fattibile, ma insomma a me è venuta questa idea e ve la butto lì...

Molto interessante e stimolante come sfida
mi trovo completamente d'accordo con Peppe e Lorenzo riguardo l'impiego della "carta abrasiva"
E' un lavoro molto di fine ma che certamente ti darà soddisfazione

Dai Max dacci dentro

Ho fatto la rifinitura e non era venuta male, purtroppo il materiale con cui è fatta è uno schifo.
Il cappuccio originariamente si era ristretto e con il fusto avvitato si è spaccato.
Poichè il lavoro è stato fatto col cappuccio non avvitato sulla penna, dopo averlo avvitato un paio di volte si è riaperta la fenditura.
Ho deciso di rifarla col cappuccio avvitato, in questo modo non si dovrebbe riaprire.