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Quello che mi batte ogni volta è lo spruzzo di goccioline nel togliere e rimettere il contro tappo di plastica (che immagino serva a garantire la tenuta della boccetta e a ridurre il rischio di contaminazioni/muffe).grafomane ha scritto: ↑domenica 10 settembre 2017, 17:24 Qualche possibilità di salvarsi c'è, lavorando con molta calma:
- coprire la zona delle operazioni sul tavolo un foglio di carta grande (giornale?) meglio se doppio e predisporre almeno un fazzolettino di carta (o strappo di asciugone o altra simile carta assorbente) prima di fare qualsiasi altra cosa;
- sedersi, inspirare profondamente, aprire la boccetta tenendola appoggiata sul tavolo;
- posare il tappo capovolto sul tavolo senza toccarlo vicino al bordo. Questo è secondo me il momento più critico. A questo punto anche i pennaioli con decenni di esperienza qualche volta subiscono una sbavatina di inchiostro sui polpastrelli ... c'est la vie...
- caricare senza mai toccare la sezione e tantomeno il pennino;
- pulire pennino e sezione col fazzoletto di carta;
- posare la penna (e qui si capisce l'utilità del giornale nel caso di sgocciolamenti, che non ci dovrebbero essere ma purtroppo non viviamo in un mondo perfetto).
- prendere il tappo senza toccarlo vicino al bordo e richiudere subito la boccetta. Qualsiasi altra azione richiederebbe di fare dei movimenti e una boccetta di inchiostro aperta è come una bomba inesplosa e non disinnescata: non si fanno movimenti non strettamente necessari in prossimità.
Non arrivo al punto di consigliare il grembiule ma In ogni caso sono sconsigliati abiti di un qualche valore e soprattutto le camicie bianche.
Forse è possibile fare tutto ciò senza macchiarsi, ma sappiamo che è una missione delicata e pericolosa. Chi non se la sente usi pure il caricamento a cartuccia: nessuno oserà biasimarlo.
Ecco, hai colto esattamente il punto! Io la ricordo l'ultima volta: due settimane fa, subito prima di quando ho ripreso a scrivere con la stilografica e ho caricato il converter per la prima voltaOrlandoemme ha scritto: ↑domenica 10 settembre 2017, 18:23 non ricordo più quando è stata l'ultima volta che ho avuto le mani pulite![]()
Forse non ho capito bene, ma che c'entra il contro tappo in plastica (se intendi quello bianco all'interno del tappo)?francescog ha scritto: ↑domenica 10 settembre 2017, 18:59 Quello che mi batte ogni volta è lo spruzzo di goccioline nel togliere e rimettere il contro tappo di plastica (che immagino serva a garantire la tenuta della boccetta e a ridurre il rischio di contaminazioni/muffe).
La candeggina funziona. Poca su uno straccetto.Pilot74 ha scritto: ↑domenica 10 settembre 2017, 19:21 Mi allaccio a questa discussione per chiedere: una volta sporcati, come ci si pulisce?
Ho provato con tutto: acqua, acqua e sapone, acqua e detersivo per piatti, alcool denaturato... niente, le macchie si sbiadiscono ma non si cancellano.
Che fare?
Figurati, anzi grazie del tentativo. Io mi riferisco a questo "controtappo":Pettirosso ha scritto: ↑domenica 10 settembre 2017, 19:31Forse non ho capito bene, ma che c'entra il contro tappo in plastica (se intendi quello bianco all'interno del tappo)?francescog ha scritto: ↑domenica 10 settembre 2017, 18:59 Quello che mi batte ogni volta è lo spruzzo di goccioline nel togliere e rimettere il contro tappo di plastica (che immagino serva a garantire la tenuta della boccetta e a ridurre il rischio di contaminazioni/muffe).
Quello dovrebbe stare, per l'appunto, incastrato all'interno del tappo, altrimenti peste lo colga, certo che ti sporchi, se ogni volta che chiudi la boccetta devi mettere prima lui e poi avvitare il tappo!
E' capitato anche a me un paio di volte, aprendo delle vecchie boccette (se ben ricordo Waterman), che il contro tappo rimanesse appiccicato al vetro, per via dei residui di inchiostro: con una goccia di attak l'ho definitivamente sposato al tappo.
Soluzione tombale.
Se poi ho capito male e sono andato fuori argomento ... Scusami!