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Salve, dopo le vacanze eccomi qua. Sono subito a chiedervi un consiglio per un regalo, ovviamente stilografica, leggera e rapida nella scrittura. Grazie

Quale è il budget? La persona in questione è già "iniziata" al mondo della stilografica?

Marioegnazio ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 16:59 Salve, dopo le vacanze eccomi qua. Sono subito a chiedervi un consiglio per un regalo, ovviamente stilografica, leggera e rapida nella scrittura. Grazie

Chissà perché la fra le tantissime opzioni mi è subito venuta in mente la Sailor 1911 Large.
Pennino giapponese precisissimo e scorrevole.
Una penna classica ma al contempo inusuale.
Se fornisci qualche elemento in più ci aiuti ad aiutarti.

Mightyspank ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 18:59

Marioegnazio ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 16:59 Salve, dopo le vacanze eccomi qua. Sono subito a chiedervi un consiglio per un regalo, ovviamente stilografica, leggera e rapida nella scrittura. Grazie

Chissà perché la fra le tantissime opzioni mi è subito venuta in mente la Sailor 1911 Large.
Pennino giapponese precisissimo e scorrevole.
Una penna classica ma al contempo inusuale.
Se fornisci qualche elemento in più ci aiuti ad aiutarti.

O la Sapporo per questioni di budget!

Orlandoemme ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 20:00

Mightyspank ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 18:59
Chissà perché la fra le tantissime opzioni mi è subito venuta in mente la Sailor 1911 Large.
Pennino giapponese precisissimo e scorrevole.
Una penna classica ma al contempo inusuale.
Se fornisci qualche elemento in più ci aiuti ad aiutarti.

O la Sapporo per questioni di budget!

Anche la 1911 Standard.

Se riesci a trovarla ci sarebbe la Delta Lex.
Alfredo

Non sono amante in modo particolare della MB, ci sono penne molto meglio, ma non so perchè notai ed avocati non perdono occasione di mostrare la loro o una delle loro MB.

D'accordo al 100%. Quindi, se il budget lo permette, classica 149 o in seconda istanza, 146.

Non è solo un problema di impegno di spesa ma anche di effettivo utilizzo.

A) Una cosa è usare la penna stilografica nel proprio studio per prendere appunti o sottoscrivere un atto.

B) Altra usarla in udienza.

E quando si usa in udienza:
B.1) una cosa è scrivere seduto (prevalentemente nel penale) quando l'avvocato prende appunti mentre parla la controparte;
B.2) altra ancora è scrivere un verbale in piedi, appoggiando il foglio sul banco del giudice (nel civile).

Nel secondo caso, è bene che il cappuccio si inserisca con sicurezza sul corpo della penna per evitare che, durante la redazione di un verbale e per la concitazione dell'udienza, cada per terra e finisca calpestato.

Non ho la 146 ma una 149 della fine degli anni 80 e il suo cappuccio si inserisce soltanto instabilmente e spesso cade.

La precauzione vuole che in caso di caduta il titolare della penna non si muova se non dopo aver individuato il punto di arresto del cappuccio per evitare di calpestarlo. Immaginate di farlo durante la calca di una udienza civile

La soluzione potrebbe essere quella di tenerlo nell'altra mano, ma risulta tutto più complicato.

O usare un cappuccio che si avvita anche di dietro.

Per non parlare della penna di scorta da porgere ai testimoni per la loro sottoscrizione.
"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi" - meglio "immaginare" ma la traduzione nel noto film usa proprio questo termine -
"Omas in fiamme al largo del banco judicis, spruzzi di Iroshizuku sulle candide camicie degli avvocati, pennini a 14 Kt piegarsi dignitosamente ma irrimediabilmente tra le mani di bruti. E tutte le vintage si perderanno nel tempo come lacrime nella pioggia"

I testimoni sono i peggiori nemici delle penne stilografiche.

Giorgio1955 ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2017, 7:02 D'accordo al 100%. Quindi, se il budget lo permette, classica 149 o in seconda istanza, 146.

E' la risposta più classica e scontata ma... scontata appunto. Un collezionista avvocato che conosco mi ha raccontato che era abbastanza stufo di ricevere sempre la stessa penna.

Simone

Secondo me Polemarco ha individuato perfettamente la questione, per quanto mi riguarda quando ci sono testimoni solo ed esclusivamente biro bic
I suoi sono consigli che condivido e che dovrebbero essere tenuti in considerazione al momento dell'acquisto (almeno che il cappuccio sia saldo una volta calzato sulla penna)

Concordo, come sempre, con la valutazione di Simone.
Le Montblanc (almeno quelle moderne - quelle di un tempo conviene non portarle in udienza) in mano ad un giovane avvocato sono scontate.
Da vecchio frequentatore di quegli uffici consiglierei ad un giovane avvocato di portare con sè qualcosa di distintivo ma non troppo impeganativo.
Penserei ad una Platinum 3776 Chartres Blue Gold Trim, magari con pennnino soft fine.
Il prezzo è abbordabile, la qualità di altissimo livello e sicuramente non si confonderebbe con l'imperante Montblancismo.
Suggerirei, poi, un inchiorstro adatto: anche in questo caso, vista la professione, sceglierei un blu non troppo intenso, serio ma fuori dal coro, resistente all'acqua ed indelebile nel tempo, come l'utilizzo forense richiederebbe (ho consultato verbali di solo qualche decina di anni fa assolutamente illeggibili).
La mia proposta è il Noodler's Monkey Hanger

Mi viene in mente un vecchio argomento dove un cameriere professionista chiedeva consigli.
Tutti dicemmo quasi all'unanimita': una sfera o un roller.

forse, (dico FORSE) una Pilot Capless potrebbe fare al caso in questione.

Ottorino ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2017, 23:13 Mi viene in mente un vecchio argomento dove un cameriere professionista chiedeva consigli.
Tutti dicemmo quasi all'unanimita': una sfera o un roller.
forse, (dico FORSE) una Pilot Capless potrebbe fare al caso in questione.

Praticissima ed allo stesso tempo raffinata ed elegante, può essere utilizzata sia in studio che fuori (a parte le udienze, oramai sempre più informatizzate, pensiamo anche a sopralluoghi, assistenze ad operazioni peritali, ecc.).
Volendo esagerare: Lamy Dialog 3 (il mio sogno proibito).

piccardi ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2017, 20:58

Giorgio1955 ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2017, 7:02 D'accordo al 100%. Quindi, se il budget lo permette, classica 149 o in seconda istanza, 146.

E' la risposta più classica e scontata ma... scontata appunto. Un collezionista avvocato che conosco mi ha raccontato che era abbastanza stufo di ricevere sempre la stessa penna.

Simone

Caro Simone è vero, ma avvocati ce ne sono tanti, avvocati collezionisti molti di meno...
In generale per chi sta dietro una scrivania la 149 è un'istituzione (ed anche uno status symbol)!