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A proposito di pennini fini, extrafini e finissimi che di più non si può... che ne dite di questo?

http://www.nadir.it/pandora/MANOSCRITTO ... efault.htm

Sarebbe stato simpatico vedere il foglio intero per capire bene la grandezza della piccola preghiera.

Beh, così a spanne si vede che il corpo della preghierina è circa un quinto di quello dei caratteri del testo del manoscritto.
Immaginando un'altezza del corpo dei caratteri attorno agli 8 millimetri possiamo pensare a un testo scritto con un corpo da un millimetro e mezzo circa e lenti e occhiali all'epoca, se esistevano, erano un'autentica rarità. E comunque anche con una lente di ingrandimento non sarebbe mica facile fare una cosa del genere. Vuol dire un tratto più fine di un decimo di millimetro, fatto immagino con una penna d'oca.

Wow bellissima storia!!!

FedericaA ha scritto: ↑giovedì 31 agosto 2017, 18:11 Wow bellissima storia!!!

Felice di sapere che non ha commosso soltanto me...

grafomane ha scritto: ↑giovedì 31 agosto 2017, 18:17

FedericaA ha scritto: ↑giovedì 31 agosto 2017, 18:11 Wow bellissima storia!!!

Felice di sapere che non ha commosso soltanto me...

Bellissima storia.
Anche il riferimento alla luce di Dio proprio da parte di un amanuense dà proprio l'idea della difficoltà di scrivere.
La piccolezza del carattere affida ai posteri una preghiera destinata a rimanere segreta.
Un commovente "ora et labora".
Polemarco

Non so dire se c'è più poesia nel racconto o nell'immagine, in ogni caso emozionante. Grazie per la segnalazione