Eridania Stilus Modello 25
Inviato: lunedì 14 agosto 2017, 23:12
La penna, di fattura italiana, torinese è una Stilus Modello 25, lunga 14 cm chiusa, 12 cm senza cappuccio e circa 15,5 cm calzata.
Credo risalga ai primi anni '30, dato che alla fine dello stesso decennio i pennini in oro venivano sostituiti con quelli in acciaio. Come riporta il prezioso wiki:
"La Stilus, fondata a Torino nel 1917 da Emilio Pecco, è una dei più antichi produttori di stilografiche italiani, antecedente come nascita a marchi assai più prestigiosi come Aurora e Omas. L'azienda è rimasta sul mercato fino agli anni '50, ma subì gli effetti del cambiamento del mercato e dell'introduzione dei nuovi materiali, e nel 1955 cessò la produzione cedendo il marchio alla Pagliero che lo mantenne attivo all'incirca fino a metà degli anni '60. "
http://www.fountainpen.it/Stilus/it
La penna è costruita con una magnifica celluloide verde oro cangiante con piccoli inserti rossi, che stupisce per la capacità di catturare la luce con un effetto madreperlaceo fuori del comune.
L'alimentatore a scaletta è in ebanite. La parte terminale, nera con il consueto svaso per appoggiare le dita è piccola -circa 1,5 cm- ma confortevole.
È presente una tripla veretta dorata sul cappuccio, quella centrale più larga. La clip è dorata, con elegante gioco di volumi e smussi, a punta triangolare, perfettamente funzionale.
Il caricamento è a pulsante di fondo.
Stilus viene considerato un marchio minore, anche se la qualità della celluloide e la bella fattura, meriterebbero sicuramente una maggiora attenzione.
Purtroppo il pennino, originale, è un po' fuori fase e il pulsante di fondo mostra segni di ossidazione. Alla prova di scrittura dimostra una notevole, godibile flessibilità.
Un minimo di revisione credo sia necessaria, anche se per ora non oso aprirla. Vedremo, con calma.
Intanto mi godo gli infiniti giochi di luce creati dalle cromie di questa meravigliosa celluloide d'epoca.
Credo risalga ai primi anni '30, dato che alla fine dello stesso decennio i pennini in oro venivano sostituiti con quelli in acciaio. Come riporta il prezioso wiki:
"La Stilus, fondata a Torino nel 1917 da Emilio Pecco, è una dei più antichi produttori di stilografiche italiani, antecedente come nascita a marchi assai più prestigiosi come Aurora e Omas. L'azienda è rimasta sul mercato fino agli anni '50, ma subì gli effetti del cambiamento del mercato e dell'introduzione dei nuovi materiali, e nel 1955 cessò la produzione cedendo il marchio alla Pagliero che lo mantenne attivo all'incirca fino a metà degli anni '60. "
http://www.fountainpen.it/Stilus/it
La penna è costruita con una magnifica celluloide verde oro cangiante con piccoli inserti rossi, che stupisce per la capacità di catturare la luce con un effetto madreperlaceo fuori del comune.
L'alimentatore a scaletta è in ebanite. La parte terminale, nera con il consueto svaso per appoggiare le dita è piccola -circa 1,5 cm- ma confortevole.
È presente una tripla veretta dorata sul cappuccio, quella centrale più larga. La clip è dorata, con elegante gioco di volumi e smussi, a punta triangolare, perfettamente funzionale.
Il caricamento è a pulsante di fondo.
Stilus viene considerato un marchio minore, anche se la qualità della celluloide e la bella fattura, meriterebbero sicuramente una maggiora attenzione.
Purtroppo il pennino, originale, è un po' fuori fase e il pulsante di fondo mostra segni di ossidazione. Alla prova di scrittura dimostra una notevole, godibile flessibilità.
Un minimo di revisione credo sia necessaria, anche se per ora non oso aprirla. Vedremo, con calma.
Intanto mi godo gli infiniti giochi di luce creati dalle cromie di questa meravigliosa celluloide d'epoca.