Fra le due guerre: Summit H.75
Inviato: mercoledì 9 agosto 2017, 12:08
In Italia viene ultimata l’Autostrada dei Laghi, la prima a pedaggio nel mondo.
Walt Disney inventa Mickey Mouse.
Il 25 aprile viene rappresentata in prima assoluta la “Turandot” di Giacomo Puccini.
Il 9 maggio gli aviatori statunitensi Floyd Bennet e Richard Byrd sorvolano per la prima volta il Polo Nord con un aeroplano.
Il 18 novembre l’Impero Britannico si evolve in Commonwealth delle Nazioni.
Questo il quadro di alcuni degli avvenimenti salienti del periodo nel quale il gruppo Lang / Curzons introdusse il marchio Summit, destinato a diventare uno dei più conosciuti nel Regno Unito fra le due guerre. La prima serie che rese famoso il marchio fu la “H”, nell’ambito della quale spiccarono i modelli 75 e 100. Ed appunto una H.75 è la penna che vedete. Si tratta di una stilografica molto sobria ed elegante, in celluloide cesellata nera, con testa del cappuccio ed alimentatore in ebanite, pennino d’oro a 14 carati e finiture dorate.
Lo stile complessivo, austero e lineare, era senza dubbio in linea con i gusti dei professionisti del tempo e le dimensioni rilevanti contribuivano all’immagine. Non è un caso che il cappuccio non preveda l’inserimento di una clip. Penne di questo genere erano usualmente destinate agli scrittoi, mentre per il taschino venivano normalmente preferite stilografiche più corte. In più, a quel tempo era piuttosto fiorente il mercato delle clip da inserire sopra il cappuccio. Quest’ultimo è dotato di 4 fori d’aereazione in posizione simmetrica e si avvita in tre quarti di giro.
L’alimentazione a leva laterale, classica per il periodo, garantisce semplicità di funzionamento e di manutenzione.
Queste le caratteristiche morfologiche principali:
- Lunghezza chiusa: 138 mm
- Lunghezza aperta: 127 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 175 mm
- Lunghezza del cappuccio: 60 mm
- Diametro del fusto: 11 mm
- Diametro del cappuccio: 12,7 mm
- Diametro medio della sezione: 8,4 mm
- Peso complessivo: 15 gr
- Peso del cappuccio: 5 gr
Il pennino è un ottimo “warranted” di produzione Lang, molto utilizzato dal gruppo di Liverpool per un gran numero di modelli almeno fino alla metà degli anni Trenta, quando vennero introdotti pennini di maggiori dimensioni. L'alimentatore, senza alette, è dotato di due selle laterali, parzialmente nascoste dal pennino, che svolgo egregiamente la loro funzione compensatrice. La scrittura si rivela pronta, senza difetti, con un ottimo flusso e molto piacevole, grazie anche alla morbidezza del pennino. La penna è molto confortevole, grazie al bilanciamento, anche a cappuccio calzato, ed alle dimensioni. Il fusto reca l’iscrizione, su due livelli: “London Summit Liverpool – Curzons Ltd”, mentre l’identificazione del modello avviene per mezzo della sigla “H.75”, stampigliata sul fondello. La cesellatura, del classico tipo a chicco d’orzo, è ancora ben evidente anche se un po’ consumata in alcune parti, segno del lungo uso al quale la penna è stata senza dubbio sottoposta ma anche dimostrazione della sua affidabilità e dell’affetto del suo proprietario, confermati anche dalla mancanza di segni particolari che suggeriscano maltrattamenti od incuria.
Il modello H.75 è abbastanza raro, anche se non prezioso, e senza dubbio questa stilografica meritava di “risorgere” a nuova vita, motivo per il quale ho deciso di prendermene cura (https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=14727).
Un’altra testimone silenziosa del proprio tempo, che ci ricorda periodi nei quali la vita era senza dubbio più dura ma, sotto certi aspetti almeno, probabilmente più umana.