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Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 20:13
da Kokosko
Nella fascia 50-100€ ci sono delle penne vintage che possono reggere la vita quotidiana di uno studente? Magari qualcuna con una certa autonomia, con un buon serbatoio.. sto pensando al meccanismo "riserva magica" di Aurora, lo ammetto, ma i pennini hooded proprio non mi piacciono a dire il vero :oops:

Avete nomi da sottopormi?

Grazie in anticipo per il tempo e l'esperienza che mi dedicherete :D

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 20:43
da Andrea_R
Certo che sì, sono comunque penne che non butti nell'astuccio insieme a biro evidenziatori e compagnia bella, ma comunque possono essere usate tutti i giorni, ne butto un po' lì dato che non hai dato preferenze sui design:
-Lamy 2000 (più che vintage eterna)
-Parker 51
-Aurora 88 (nelle varie sue declinazioni ma non sono un esperto, invoco Ciro che ne sa di più)
-Pilot Capless la versione sfaccettata ( seun oggetto vintage deve essere più vecchio di te :D )
-Parker Vacumatic (io attualmente uso una grigia cedutami da un altro membro del forum)
-Esterbrooks, di Esties ne trovi in tutti i colori
-Eversharp Skyline
-Pelikan 140
-Montblanc Monterosa


P.S.ho notato solo dopo niente pennini carenati whoops.

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 20:51
da Corvogiallo
E anche qualche sheaffer tipo le conoisseur, le targa, le imperiale o anche una bella PFM

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 21:48
da Kokosko
Andrea_R ha scritto: -Pilot Capless la versione sfaccettata ( seun oggetto vintage deve essere più vecchio di te :D )
E quale sarebbe? Per ora sono indeciso tra la Vacumatic e la capless perché questa seconda mi ha sempre affascinato dopo averne provata una moderna.. hai una foto o un link che puoi mandarmi in privato per vederla di qualche store?
Corvogiallo ha scritto:E anche qualche sheaffer tipo le conoisseur, le targa, le imperiale o anche una bella PFM
Non mi convince il design 'ad artiglio', sembra anzi molto.. fragile. Oltre alla indiscutibile bellezza e particolarità del pennino, questa forma così unica garantisce anche altri vantaggi/svantaggi, magari più flessibilità?

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 22:08
da TheodoreT
Qualsiasi penna che non sia un eyedropper dovrebbe riuscire a reggere, piu' che altro e' la condizione in cui riesci a trovarle, per 50-100 euro e' difficile trovarne uno in condizioni buone. I Parker 51 non dovrebbero costare molto, forse uno a meno di 100 su eBay in buone condizioni si trova, per il Vacumatic credo sia gia' piu' difficile.

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 22:48
da Corvogiallo
Kokosko ha scritto: Non mi convince il design 'ad artiglio', sembra anzi molto.. fragile. Oltre alla indiscutibile bellezza e particolarità del pennino, questa forma così unica garantisce anche altri vantaggi/svantaggi, magari più flessibilità?
Eppure sulle lunghe sessioni di scrittura quel pennino fa la differenza sulla mano...scrivi sul burro e se prendi una targa, una delle stilo più sottovalutate di sempre, la solidità e la consistenza nella mano maschile è assicurata.

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 23:03
da piccardi
TheodoreT ha scritto:Qualsiasi penna che non sia un eyedropper dovrebbe riuscire a reggere
In condizioni di "calma" reggono, ma ad essere strapazzate sulle buche dell'asfalto se vai in motorino (e stai in una città media italiana) in genere qualche problemino di accumuli di inchiostro sul cappuccio li porta. Almeno nella mia esperienza. Inoltre quelle prima degli anni '40, con rare eccezioni, compensano molto meno e tutte nascono per inchiostri molto più "densi". Quindi nell'uso comune (che per me comprende anche lo scorrazzarmele a giro) andrei dai '40 in su. Poi io mi porto anche delle vecchiette più vecchie, ma non mi preoccupo delle dita inchiostrate e di dover pulire un po' ogni tanto l'inchiostro residuo.

Simone

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 23:09
da Andrea_R
Kokosko ha scritto:
Andrea_R ha scritto: -Pilot Capless la versione sfaccettata ( seun oggetto vintage deve essere più vecchio di te :D )
E quale sarebbe? Per ora sono indeciso tra la Vacumatic e la capless perché questa seconda mi ha sempre affascinato dopo averne provata una moderna.. hai una foto o un link che puoi mandarmi in privato per vederla di qualche store?
Corvogiallo ha scritto:E anche qualche sheaffer tipo le conoisseur, le targa, le imperiale o anche una bella PFM
Non mi convince il design 'ad artiglio', sembra anzi molto.. fragile. Oltre alla indiscutibile bellezza e particolarità del pennino, questa forma così unica garantisce anche altri vantaggi/svantaggi, magari più flessibilità?
la versione sfaccettata preanni 90, rispetto a quelle moderne ha il corpo in plastica e la filettatura metallo-plastica che si usura più facilmente.

il pennino delle sheaffer è inlaid/ a coda di rondine è una scelta di design e no non è fragile e non è più flessibile rispetto ad altri anzi direi che sono rigidi

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 23:33
da kircher
Di penne molto più economiche della fascia di prezzo indicata che risalgano a prima degli anni settanta se ne trovano a bizzeffe. Dai vari modelli italiani a pulsante di fondo più o meno anonimi (che spesso hanno pennini simpatici) alle pelikan silvexa. Per una cifra modestissima ho comprato sul banchino del gran maestro sampei una silvexa in metallo col pennino in oro bianco che amo moltissimo, ad esempio.

Una vintage per ogni giorno

Inviato: lunedì 10 luglio 2017, 23:40
da ciro
Andrea_R ha scritto: -Aurora 88 (nelle varie sue declinazioni ma non sono un esperto, invoco Ciro che ne sa di più).
Io vado richiamato, non invocato. Si fa così:
https://youtu.be/2ad7biFq5N4

Comunque scusate , non avevo letto l'argomento. :lol:

In effetti l'aurora 88 potrebbe fare al caso suo.
Era stata pensata per i soldati al fronte - o almeno lo era 51 dalla quale deriva la 88 - quindi è robusta ed affidabile.
Se non si restringe il fusto tutto il resto si ripara e si trovano anche i ricambi.
Le misure dei pennini tendono ad essere più fini dei moderni europei e... si, fa colpo sulle ragazze.

Fra le 3 consiglio le ultime due, la P o la K, la prima è più ciccia, la seconda più sottile. Puoi scegliere in base alla tua mano.

La riserva è fantastica, una volta caricata io ci scrivevo quasi un quaderno all'università.

Una vintage per ogni giorno

Inviato: martedì 11 luglio 2017, 1:23
da piccardi
ciro ha scritto: Era stata pensata per i soldati al fronte - o almeno lo era 51 dalla quale deriva la 88 - quindi è robusta ed affidabile.
Hem... direi proprio di no. Nessuna delle due.

La 51 nasce nel 1939, e gli USA ancora non erano in guerra e non ci sarebbero stati per un altro bel po' di tempo. E la 88 è del 1946 e la guerra era già finita.

Poi se ad una penna a stantuffo dicessero che deriva da una a depressione, fossi in lei mi offenderei quasi... Sul piano realizzativo sono penne diversissime (le accomunano uno stile affusolato ed il pennino coperto ma questa è solo apparenza) che di più sarebbe difficile: caricamento completamente diverso, materiali completamente diversi (plastica e lustraloy contro celluloide, ebanite e nikargenta). Diamo credito all'Aurora di aver creato una penna che stilisticamente è in debito certo, ma che su tutto il resto non ha niente da invidiare a nessuno.

Simone

Una vintage per ogni giorno

Inviato: martedì 11 luglio 2017, 8:31
da Pettirosso
Direi anch'io sicuramente, per l'uso che intendi farne, una penna post WWII.
Nella fascia di prezzo che hai indicato Aurora 88, oppure anche 98 (successiva e che ha la "riserva magica" di cui hai parlato): devi però accettare il pennino carenato.
Altrimenti Pelikan 120 o 140 (la seconda ha il pennino in oro ed il serbatoio con una splendida trasparenza): entrambe affidabilissime.
Se poi ti spingi fin verso gli anni '60 trovi una infinità di marchi minori, per lo più tedeschi (Senator, Bohler, Kreuzer, i primi che mi vengono in mente, ma ce n'è veramente una infinità): pennino in acciaio e caricamento a pistone, spendi poche decine di € e vanno comunque bene.
Da non trascurare produzioni vintage di marchi famosi (Lamy, Osmia, Geha): anche qui puoi trovare ottime occasioni.
Le Sheaffer sono validissime, ma l'autonomia delle versioni vacumatic (particolarmente se snorkel) non è un gran che, se paragonata a quella di una 88/98 o di una 120/140.
Insomma, hai veramente centinaia di possibili scelte!

Una vintage per ogni giorno

Inviato: martedì 11 luglio 2017, 8:58
da Corvogiallo
Leggevo la diatriba su 51 e 88 e sulle perplessità circa il pennino carenato...allora mi è venuto in mente che in quegli anni 40/50 la produzione columbus era ottima e se non sbaglio c'erano ancora pennini scoperti

Una vintage per ogni giorno

Inviato: martedì 11 luglio 2017, 9:12
da ciro
piccardi ha scritto: Hem... direi proprio di no. [...]
Io non ho proprio ne l'autorità ne l'esperienza per voler insegnare qualcosa a qualcuno, però se sono stato menzionato ci sarà un motivo.

Ho spiegato diverse volte e a diverse riprese il rapporto fra la 88 e la 51, di come a Torino gli accusati di copiare abbiano tirato fuori il coniglio dal cilindro, e il perché ritengo le penne di cui sopra fatte per la guerra.
Semplicemente alle volte uno si scoccia di (ri-)scrivere le cantiche.
Ha chiesto un consiglio su una penna da acquistare, mica la storia della mia vita!

In ogni caso non so se ho detto che fra le tre 88 consiglio le seconde perché hanno il pennino leggermente più rigido, cosa che all'università potrebbe risultare comoda.

Una vintage per ogni giorno

Inviato: martedì 11 luglio 2017, 9:51
da Kokosko
Corvogiallo ha scritto:Leggevo la diatriba su 51 e 88 e sulle perplessità circa il pennino carenato...allora mi è venuto in mente che in quegli anni 40/50 la produzione columbus era ottima e se non sbaglio c'erano ancora pennini scoperti
Domanda molto sciocca: passare al pennino coperto è stata una decisione stilistica o una innovazione tecnica? Cosa ha catalizzato questa "evoluzione"?
Andrea_R ha scritto: la versione sfaccettata preanni 90, rispetto a quelle moderne ha il corpo in plastica e la filettatura metallo-plastica che si usura più facilmente.
Ma conserva sempre il nome "capless" o ha una denominazione diversa? Cercando sulla baia con il suffisso "vintage" ottengo ben poco, solo la versione moderna dal €190+