Scusa per la risposta che si è fatta attendere, fai conto che non torno a casa da 3 giorni e non ho nessuno strumento con me per fare uno schemino.
Ieri gli auguri per la mia amica Giorgia li ho fatti con una matita di fortuna e un foglio strappato dalla mia Paperblanc.
Tra l'altro delle linee che meglio che lasciamo perdere...
Insomma, il Palmer è come sappiamo una semplificazione dello Spencerian, lo scheletro, dunque, possiamo parlare per lo Spencerian ma il discorso cake per entrambi.
Essendo pensato come scrittura per il business doveva essere allo stesso tempo elegante, chiara e
veloce.
Per essere veloce era importante fare in modo che la mano scorresse più veloce possibile sulla riga. Fare una scrittura dritta voleva dire che la mano restasse ferma mentre le dita facevano il tratto verticale il che era una perdita di tempo, dunque l'inclinazione.
Da prima si è pensato a 45°, però, oltre a dare un risultato poco apprezzabile, ricadeva nello stesso problema della scrittura raddrizzata, anzi, lo peggiorava, ogni volta bisognava tornare indietro di un ammontare non indifferente di spazio.
Dunque si è andato per il compromesso drizzando un po' e la cosa si è stabilita sui 52°, dato che la diagonale della carta americana è proprio di 52° era anche più facile rendersi conto della correttezza o meno dell'inclinazione.