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SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:16
da Celluloide
Buongiorno a tutti,
Non potevo mancare alla promessa, fatta già qualche settimana fa, di descrivere la mia esperienza con la Sailor 1911 EF. Una penna che ha fatto molto parlare di se', sempre in positivo, per la lunga tradizione della Casa che la produce, e per l'indiscussa qualità dei suoi pennini.
Si dice che nel 1911 il signor Kyugoro Sakata abbia conosciuto un marinaio inglese che gli mostrò una stilografica; decise quindi di costruirle e fondò il marchio Sailor in onore di quel marinaio. Da allora la Casa si è distinta oltre che per la qualità dei suoi pennini, anche per le straordinarie creazioni artistiche delle decorazioni di alcune penne, dette "maki-e", realizzate con una tecnica complessa nata per la decorazione delle spade "katana". Non ho la fortuna di possedere una maki-e, anche se una Sailor decorata con un motivo simile, ma realizzato in modo più semplice l'ho trovata (vedi l'argomento "Sailor maki-e?").
Ma sono riuscito ad aggiudicarmi due Sailor con pennini EF ed F (la Sapporo); oggi vi presento la 1911 con pennino EF a 21 carati.
Grazie dell'attenzione
Dante

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:21
da Celluloide
1) PRIME IMPRESSIONI
Un acquisto su eBay Annunci. Un appuntamento all'uscita A4 di Brescia est. Una persona sale sulla mia auto e mi presenta la sua collezione che ha deciso di vendere. Basta questo per descrivere l'emozione dell'incontro con le (adesso) mie Sailor. L'aria dimessa, quasi monacale di penna e confezione contrasta con l'aura di mito che circonda i pennini. Faccio una breve prova e le punte del 1911 graffiano impietosamente la carta, rivelando la mia poca confidenza con i pennini così fini. A quel punto era nata la sfida, e non potevo più tirarmi indietro.
voto: 8,5/10

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:29
da Celluloide
2) ASPETTO E DIMENSIONI
Dicevo dell'aspetto dimesso, accentuato dalle finiture rodiate. Devo aggiungere che la resina del corpo è molto lucida e dura, ma ha un peso specifico inferiore a quella della rivale Montblanc, che sembra fatta di un materiale più solido: qui riferisco il confronto alla 144, che non ha il peso dello stantuffo, ed è anche più sottile, ma risulta comunque più pesante. Quanto al design, non resta molto da dire: è una replica quasi imbarazzante della Montblanc, una via di mezzo fra la 144 e la 146 a cui manca solo la stella sul cappuccio; non brutta, però le manca ogni originalità. Molto meglio la Sapporo, da questo punto di vista. Poco da dire anche sulle dimensioni, che sono ideali per un utilizzo lungo e frequente senza nessun affaticamento.
Voto: 6,5/10

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:38
da Celluloide
3) PENNINO
Il pennino della 1911 è un esempio incredibile, quasi miracoloso, di concentrazione di tutte le doti che si richiedono in un oggetto solo. In primo luogo la precisione del tratto: totale, senza incertezze o sbavature, pur nel tratto infinitesimale di questo pennino. Poi la scorrevolezza: un tratto così fine di solito impone traiettorie estremamente caute e se possibile lente, per non graffiare. Il 1911 invece si lascia perfino strapazzare in tutte le direzioni senza mai un'impuntatura. Certo che si deve prendere un po' la mano, e soprattutto necessita, almeno nelle prime 30 o 40 pagine, di un rodaggio "fisiologico". Fatto questo passaggio il 1911 diventa morbido e rotondo, flessibile mantenendo sempre un tratto sottile e preciso. Assolutamente unico. In più è anche bello! le incisioni profonde e la brillantezza dell'oro bianco lo rendono una vera opera d'arte.
voto: 10/10

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:47
da Celluloide
4) CONCLUSIONI
L'acquisto in se' è venuto via a buon mercato, e quindi non fa testo. In assoluto il prezzo che si paga per una 1911 è onesto, e il pennino vale da solo la cifra sborsata. Certo che la penna è un po' spoglia, elegante si, ma non certo originale. Adatta a chi si è talmente affezionato alla scrittura extra-fine che non vuole rinunciare ad averla con se' anche quando una maki-e risulterebbe un po' eccessiva e stravagante. Io la uso spesso quando porto le "fini" (1911, Sapporo, Capless EF, Sheaffer Targa EF), anche se la 1911 fra queste è la vera fuoriclasse!
voto 8,5/10

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:48
da Celluloide
LA PROVA DI SCRITTURA
a confronto con la Sapporo a 14 carati

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 17:49
da Celluloide
ANCORA UNA VEDUTA DEL PENNINO :P

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 18:12
da Alexander
Mi hai reso felice!! :D
Ce l'ho in programma come prossimo acquisto, ma per il momento non la trovo con le finiture rodiate.
Celluloide ha scritto:Faccio una breve prova e le punte del 1911 graffiano impietosamente la carta, rivelando la mia poca confidenza con i pennini così fini.
Avevi calcato un po' la mano, vero? :D

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 18:16
da vikingo60
Complimenti per la recensione,ottima ed accurata come sempre!

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 18:19
da Alexander
Scrivendo velocemente o firmando il tratto è sempre scorrevole?

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 19:03
da klapaucius
Celluloide ha scritto:LA PROVA DI SCRITTURA
a confronto con la Sapporo a 14 carati
La Sapporo mini è davvero bruttina, con quel cappuccio molto più lungo del corpo penna :) Ma più che dal punto di vista estetico è l'impossibilità di usare il converter che non mi piace.

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 19:13
da piccardi
Celluloide ha scritto:2) ASPETTO E DIMENSIONI
Dicevo dell'aspetto dimesso, accentuato dalle finiture rodiate. Devo aggiungere che la resina del corpo è molto lucida e dura, ma ha un peso specifico inferiore a quella della rivale Montblanc, che sembra fatta di un materiale più solido: qui riferisco il confronto alla 144, che non ha il peso dello stantuffo, ed è anche più sottile, ma risulta comunque più pesante. Quanto al design, non resta molto da dire: è una replica quasi imbarazzante della Montblanc, una via di mezzo fra la 144 e la 146 a cui manca solo la stella sul cappuccio; non brutta, però le manca ogni originalità. Molto meglio la Sapporo, da questo punto di vista. Poco da dire anche sulle dimensioni, che sono ideali per un utilizzo lungo e frequente senza nessun affaticamento.
Voto: 6,5/10
Argh, il solito demonietto della pignoleria storica si inalbera. Questa storia della replica della Montblanc è semplicente falsa. Basta col mito dei giapponesi capaci solo di copiare...

La serie 14x iniziale (di cui NON fa parte la 149 che arriverà solo nel 1952) è del 1948. Le prime penne con quella forma sono le Sheaffer Balance, come questa:
Immagine
introdotta nel 1929 e che è comunque abbastanza diversa (più appuntita).

Ma negli anni '30 anche la Pilot iniziò a fare penne a siluro. Purtroppo non ho foto disponibili di penne di quel periodo (ma si trovano su internet) e comunque sono totalmente identiche alle attuali Maki-E (e a questa), solo che han la levetta. Pero oggi quando si vedono le Pilot o le Sailor a siluro, si dice che non sono originali perché copie della Montblanc. Peccato che iniziarono almeno 15 anni prima di loro. Le penne MB di quel periodo erano queste:

Immagine

seguite dalle 13x nella seconda metà degli anni 30.

La Sailor e gli altri giapponesi seguirono la moda delle forme affusolate da subito. Una Sailor Maki-e simile a questa (prodotta negli anni '30) l' ho vista a Colonia ed ogni tanto rimergono nei pen show (a prezzi esorbitanti). Predatano qualunque 144 o 146. Per cui al più si può dire che negli anni '30 han copiato la Sheaffer, ed è stata poi la Montblanc a copiare loro, non viceversa...

Simone

PS complimenti comunque per la recensione, mi riconosco al 100 nell'apprezzamento del pennino, sono i migliori.

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 19:38
da Celluloide
Alexander ha scritto:Scrivendo velocemente o firmando il tratto è sempre scorrevole?
Eh già! In quella prima prova avevo affondato un po' troppo! :P
Ma è vero anche che il pennino deve lavorare qualche decina di pagine per diventare veramente scorrevole.
Adesso non è affatto un problema scrivere velocemente, né firmare, basta non premere troppo o far assumere posizioni strane al pennino, perché allora il graffio è assicurato!
Ciao
Dante

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 19:48
da Celluloide
Argh, il solito demonietto della pignoleria storica si inalbera. Questa storia della replica della Montblanc è semplicente falsa. Basta col mito dei giapponesi capaci solo di copiare...

Ciao Demonietto!
Grazie degli apprezzamenti prima di tutto :)
Questa volta però devo farmi capire meglio: non ho detto che la Sailor ha copiato la Montblanc! Infatti mi sono dimenticato di inserire le mie nozioni sulle forme delle prime Sailor, non certo complete e documentate come le tue. Ma sapevo che la forma della 1911 è radicata nella tradizione Sailor da più tempo che in quella Montblanc. Oggi però chiunque veda una 1911 e non sia un demonietto come te o un maniaco di extrafini come me, può pensare che è un'imitazione della 146, come ce ne sono molte in giro. Mi appaga di più la forma della Sapporo, che trovo discretamente più originale, anche se pure per lei le citazioni si sprecano (Duofold in testa...).
È stata un'emozione quella volta che ad una riunione di lavoro un partecipante scriveva con una 1911! Gliel'ho riconosciuta provocandogli un moto d'orgoglio! Non so quante altre volte gli sia capitato! Abbiamo fraternizzato sulla bellezza della scrittura fine!
Gioie della vita! :) :) :)
Dante

Re: SAILOR 1911 RODIO EF

Inviato: sabato 9 giugno 2012, 19:52
da Celluloide
klapaucius ha scritto:
Celluloide ha scritto:LA PROVA DI SCRITTURA
a confronto con la Sapporo a 14 carati
La Sapporo mini è davvero bruttina, con quel cappuccio molto più lungo del corpo penna :) Ma più che dal punto di vista estetico è l'impossibilità di usare il converter che non mi piace.
Lo so, è un altro brutto anatroccolo!
Però faceva parte dell'offerta e non avevo cuore di lasciarla li! E poi scrive talmente bene!