WING SUNG 590
Inviato: giovedì 25 maggio 2017, 20:39
La penna è stata acquista al prezzo complessivo di € 3,21 (compresa la spedizione) tramite il “noto” sito in data 05.04.2017 ed è arrivata il 22.05,.2017.
La penna è gigantesca ma relativamente leggera.
Misure:
1) Lunghezza totale 15,8
2) Lunghezza aperta 14,4
3) Lunghezza con cappuccio inastato 17,4
4) Peso 25 grammi (circa)
Sistema di caricamento: gigantesco aerometric con il suo bravo sfiatatoio; si carica agevolmente e completamente;
Il materiale di cui è composta è plastica, probabilmente (così nel sito “anglofono”) si tratta di acetato butirrato di cellulosa (per gli amici cab) che ha la caratteristica di pesare poco ed è stato utilizzato per le montature degli occhiali.
Il pennino ha un tratto particolarmente largo, non ha false partenze o interruzioni di flusso, riparte se messo a riposo, non gratta ma non scivola neanche come il burro. Ritengo possibile che necessiti di un rodaggio.
Allego una prova di scrittura, su carta dozzinale, con un inchiostro autoprodotto (11 parti Rosso Pelikan, 1 parte Blu Aurora) per ottenere un matrimonio “vintage” tra penna e scritto.
Conclusioni
Ho letto di questa penna che trovarne una che funzioni perfettamente avvenga con un rapporto di 1 su 2.
Io, per adesso, non mi posso lamentare.
Di aspetto piacevolmente retrò. Ricorda una Parker Duofold.
Difficile, per la grandezza, da portare con sé in difetto di un porta penne da collocare in borsa.
P.S. sulla “lettera di vettura” il valore indicato è circa la metà di quello dell’acquisto; ho notato pure che la penna proviene da un indirizzo che è il medesimo di quello da cui è partita una Jinhao 159 (anche questa con valore indicato inferiore).
Non credo che osino indicare un valore inferiore e la medesima provenienza mi lascia pensare ad un unico grossista che le ha spedite.
Se penso che ci ha guadagnato il venditore ed il grossista mi stupisco a pensare quanto costi la penna al produttore.
Ma ho appena letto che, nel 2004, il costo giornaliero di un lavoratore cinese in una Zona franca di esportazione era di $ 1,5 (ripeto: un dollaro e mezzo al giorno).
Saluti
La penna è gigantesca ma relativamente leggera.
Misure:
1) Lunghezza totale 15,8
2) Lunghezza aperta 14,4
3) Lunghezza con cappuccio inastato 17,4
4) Peso 25 grammi (circa)
Sistema di caricamento: gigantesco aerometric con il suo bravo sfiatatoio; si carica agevolmente e completamente;
Il materiale di cui è composta è plastica, probabilmente (così nel sito “anglofono”) si tratta di acetato butirrato di cellulosa (per gli amici cab) che ha la caratteristica di pesare poco ed è stato utilizzato per le montature degli occhiali.
Il pennino ha un tratto particolarmente largo, non ha false partenze o interruzioni di flusso, riparte se messo a riposo, non gratta ma non scivola neanche come il burro. Ritengo possibile che necessiti di un rodaggio.
Allego una prova di scrittura, su carta dozzinale, con un inchiostro autoprodotto (11 parti Rosso Pelikan, 1 parte Blu Aurora) per ottenere un matrimonio “vintage” tra penna e scritto.
Conclusioni
Ho letto di questa penna che trovarne una che funzioni perfettamente avvenga con un rapporto di 1 su 2.
Io, per adesso, non mi posso lamentare.
Di aspetto piacevolmente retrò. Ricorda una Parker Duofold.
Difficile, per la grandezza, da portare con sé in difetto di un porta penne da collocare in borsa.
P.S. sulla “lettera di vettura” il valore indicato è circa la metà di quello dell’acquisto; ho notato pure che la penna proviene da un indirizzo che è il medesimo di quello da cui è partita una Jinhao 159 (anche questa con valore indicato inferiore).
Non credo che osino indicare un valore inferiore e la medesima provenienza mi lascia pensare ad un unico grossista che le ha spedite.
Se penso che ci ha guadagnato il venditore ed il grossista mi stupisco a pensare quanto costi la penna al produttore.
Ma ho appena letto che, nel 2004, il costo giornaliero di un lavoratore cinese in una Zona franca di esportazione era di $ 1,5 (ripeto: un dollaro e mezzo al giorno).
Saluti