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Inviato: mercoledì 17 maggio 2017, 11:24
da grafomane
Buongiorno a tutti
Come ho scritto nella mia presentazione da poco mi sono rimesso a frequentare la stilografica, e me ne vorrei procurare una che mi dia maggior soddisfazione nello scrivere. Non penso esattamente ad una penna per principianti perché alla scuola elementare, ai miei tempi, la stilografica era d'obbligo (chissà dove è finita la mia vecchia Pelikan...) e quindi "la mano" un po' ce l'ho, deve solo tornarmi l'abitudine. Quello che vorrei è una penna:
1) di tratto medio, adatta a scrivere a grandezza normale, da quaderno, diciamo;
2) che faccia un bel chiaroscuro, una bella differenza tra tratto più spesso quando si spinge un pochino e leggero negli altri tratti (se no che gusto c'è a usare una stilo?);
3) affidabile, robusta, che si possa usare tutti i giorni senza troppi inconvenienti;
4) possibilmente caricabile da calamaio, oppure anche a cartucce, ma con possibilità di usare un converter (ho letto che è meglio per la pulizia e la durata della penna... è vero?);
5) last but not least, che non costi un patrimonio... sono uno che vive di modesto stipendio...
6) un'estetica un po' retro mi piacerebbe.
Mi scuso se usio termini impropri, sono un niubbo...
Naturalmente potrebbe essere una penna attualmente in commercio ma anche una vintage, diciamo. Anzi, forse meglio se è vecchiotta, dovremmo capirci meglio io e lei.
Ringrazio in anticipo chi vorrà darmi qualche consiglio.
ciao a tutti
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Inviato: mercoledì 17 maggio 2017, 11:52
da Orlandoemme
grafomane ha scritto:Buongiorno a tutti
Come ho scritto nella mia presentazione da poco mi sono rimesso a frequentare la stilografica, e me ne vorrei procurare una che mi dia maggior soddisfazione nello scrivere. Non penso esattamente ad una penna per principianti perché alla scuola elementare, ai miei tempi, la stilografica era d'obbligo (chissà dove è finita la mia vecchia Pelikan...) e quindi "la mano" un po' ce l'ho, deve solo tornarmi l'abitudine. Quello che vorrei è una penna:
1) di tratto medio, adatta a scrivere a grandezza normale, da quaderno, diciamo;
2) che faccia un bel chiaroscuro, una bella differenza tra tratto più spesso quando si spinge un pochino e leggero negli altri tratti (se no che gusto c'è a usare una stilo?);
3) affidabile, robusta, che si possa usare tutti i giorni senza troppi inconvenienti;
4) possibilmente caricabile da calamaio, oppure anche a cartucce, ma con possibilità di usare un converter (ho letto che è meglio per la pulizia e la durata della penna... è vero?);
5) last but not least, che non costi un patrimonio... sono uno che vive di modesto stipendio...
6) un'estetica un po' retro mi piacerebbe.
Mi scuso se usio termini impropri, sono un niubbo...
Naturalmente potrebbe essere una penna attualmente in commercio ma anche una vintage, diciamo. Anzi, forse meglio se è vecchiotta, dovremmo capirci meglio io e lei.
Ringrazio in anticipo chi vorrà darmi qualche consiglio.
ciao a tutti
Al volo così mi verrebbe da suggerirti Reform 1745. Meno di 20 euro, penna a stantuffo, di certo di gusto vintage, tratto europeo.
Pennino flessibile assolutamente no, ma morbido si.
Per ciò che riguarda i chiaro scuri, direi che dipende più dall'inchiostro che dal pennino.
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Inviato: mercoledì 17 maggio 2017, 12:26
da Ottorino
Ciao e benvenuto
Intanto, se non sei troppo lontano,
qui ti potresti fare un'idea
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Inviato: giovedì 18 maggio 2017, 12:12
da rolex hunter
Il punto 1 e il punto 2 sono un po' in conflitto, data l'assenza di pennini "veramente" flessibili (no, i Noodler's NON lo sono).
Detto questo, Pelikan 151 o 200/205 con pennino F (che scrive con un tratto medio e corposo, un F "europeo"); salendo di prezzo, le redivive Conklin "crescent filler", che ora si chiamano "Mark Twain", in omaggio al loro storico testimonial; come estetica retro', non si battono; come comodità di trasporto..... beh, non si può avere tutto dalla vita....
Mi spiace, ma dal posto dove sto scrivendo non posso allegare immagini (dannati firewall aziendali....); le immagini delle Conklin le trovi in rete, "googlando" "Conklin Mark Twain"; secondo me le più belle sono la nera con particolari in oro rosa e la "Mocha".
Punto 4, la parentetica: non necessariamente, ma è più comodo del riempire le cartucce con la siringa.
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Inviato: giovedì 18 maggio 2017, 12:29
da zoniale
Cosa ne diresti di una Aurora 88 Nizzoli o 88K con pennino flessibile?
Si trovano a prezzi ragionevolissimi e rispondono ai tuoi sei criteri.
Unico difetto: occorre cercarla.
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Inviato: giovedì 18 maggio 2017, 21:38
da grafomane
Ringrazio tutti per i consigli. Ottorino: ringrazio per la segnalazione ma abitando a 50km dal confine svizzero direi che per me Roma è un po' fuori mano...
Provo a spiegare meglio cosa mi piacerebbe. Ho trovato una vecchia stilografica appartenuta ad una mia prozia classe 1908. Non è marchiata per cui non saprei dire di cosa si tratti. Dopo averla lasciata in ammollo in acqua per qualche giorno sono riuscito a smontarla e a rimontarla, e perfino ad alimentarla con una cartuccia Pelikan nera. Scrive ma a ogni tanto si blocca. Ha un pennino piuttosto piccolo (tutta la penna è piccola) e molto flessibile, credo in oro 14k, e quando scrive riesco ad avere una incredibile variazione nella larghezza del tratto, che le mie stilografiche "scolastiche" anni 60 e 70 non avevano assolutamente. Mi piacerebbe una penna di questo tipo, che considero una vera stilografica. Ne ho provate altre, ma hanno pennini in acciaio piuttosto rigidi che colano sempre la stessa quantità di inchiostro qualunque sia la pressione esercitata... tanto vale usare una roller a inchiostro molto fluido allora.
Dell' Aurora 88 ho già sentito parlare, e pare che sia una penna che comunque varrebbe la pena avere.
Rolex Hunter: secondo te per avere un pennino così flessibile dovrei cercare una penna di quelle di una volta, con pennino in oro, sperando di trovarne una ben funzionante? Non ci sono alternative "moderne" e affidabili a prezzi abbordabili?
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Inviato: giovedì 18 maggio 2017, 22:14
da Siberia
Per via del tuo gusto classico, e in riferimento alla variazione del tratto, ti consiglio una Pelikan M150 di misura F (anche semplice da trovare nei negozi) ma, nota bene, non sono pennini flessibili. Tuttavia, per esperienza personale, ti permettono un po' di molleggio. Non esistono i pennini flessibili di una volta. Altrimenti c'è la Pilot Falcon, la Marlen Aleph e le nuove edizioni Aurora 88 con pennini, si dice, flessibili ma costano molto.
Per le variazioni di tratto e, dato che sei Grafomane
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prendi una qualsiasi Lamy con pennino 1.5, sono sicuro che ti darà soddisfazione, anche se non è flessibile...
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Inviato: venerdì 19 maggio 2017, 12:43
da rolex hunter
grafomane ha scritto:
Dell' Aurora 88 ho già sentito parlare, e pare che sia una penna che comunque varrebbe la pena avere.
Assolutamente si
Sia la versione degli anni 50 che la moderna
grafomane ha scritto:Rolex Hunter: secondo te per avere un pennino così flessibile dovrei cercare una penna di quelle di una volta, con pennino in oro, sperando di trovarne una ben funzionante?
Una waterman serie 5 (caricamento a leva), diciamo una modello 52 e s.m.i.
o una qualsiasi delle serie 1x, 2x, 5x (la x indicherà la dimensione del pennino); da evitare come la peste Parker e Sheaffer (spettacolose penne, ma pennini rigidi).
Anche molte Wahl Eversharp erano famose per i loro pennini flessibili (ma tendono a costare molto più di una semplice Waterman 52);
In terra d'albione le "Esterbrook Relief" e quasi tutte le marche che hanno prodotto penne negli anni 20/40; anzi, andando a comprare una inglese vintage, le possibilità di imbattersi in un pennino flessibile sono statisticamente superiori rispetto alle americane od italiane
Ultime ma non ultime le 88 "Nizzoli" suggerite da Zoniale (vengono usualmente identificate come "88 Nizzoli" per distinguerle dalle loro reinterpretazioni moderne (la 88 big e simili) ed evitare confusione).
Il problema, in tutti questi casi, è che non puoi sapere a priori che il suddetto pennino della suddetta penna è flessibile o meno; occorre una prova pratica.
grafomane ha scritto:Non ci sono alternative "moderne" e affidabili a prezzi abbordabili?
L'arte della costruzione dei pennini flessibili si è persa nelle nebbie del tempo; alcuni "nibmeister" odierni (J. Mottishaw è il primo che mi viene in mente) offrono l'opzione "flex" per alcuni pennini/penne che vendono, o aggiungono flessibilità al pennino del cliente ma, a parte che costano un botto, sospetto che la flessibilità venga raggiunta mediante tagli ed incisioni al corpo pennino; è una strada praticabile ma a me non piace.
Vuoi un suggerimento?? (
vergognosa propaganda pro-forum): vai nella
Zona.
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e chiedi al G.M.
Oppure vai a Portobello un sabato mattina all'alba e fatti accompagnare (se è disponibile a svegliarsi) da Ciro.